Tisi, a Napoli un tricolore inaspettato



E’ davvero un anno d’oro, questo, per Patrizia Tisi. La mezzofondista lombarda continua ad inanellare risultati a sensazione. L’ultima perla è il titolo nazionale di mezza maratona, conquistato a Napoli alle spalle della keniana Jeptoo, compagna di club nell’Atletica Cover Verbania. Finora la Tisi aveva già portato a casa il titolo italiano di cross, il miglior piazzamento azzurro (18°, sesta fra le europee) ai Mondiali di cross, e un’ottima prestazione all’Eurochallenge di Maribor sui 10000 (quinta con il nuovo personale di 32’24”), ma la conquista della maglia tricolore nella mezza maratona è sicuramente il risultato che l’ha più sorpresa e resa felice: “Non me l’aspettavo proprio, ero andata a Napoli a disputare questa gara per esigenze di squadra, senza averla specificamente preparata. D’altronde la mia esperienza nelle prove su strada di 21,097 km è molto relativa, il mio personale era dello scorso anno, quando avevo corso a Torino in 1h12’16”. Devo dire che mi sono trovata bene, una prova digerita senza problemi”. Il tricolore partenopeo è forse la miglior espressione della “nuova” Tisi, una ragazza profondamente cambiata dopo un inverno dai mille cambiamenti, ultimo quello della squadra: “E’ stato importante potermi dedicare all’atletica senza dover fare i salti mortali con il lavoro. Devo dire che è stata una scelta un po’ forzata, nel senso che vorrei trovare comunque un’occupazione part-time, ma finora tutte le opportunità che mi sono capitate prevedono impegni anche al sabato e alla domenica, ed io alle trasferte per l’atletica non ci rinuncio”. Il maggior tempo a disposizione ha comunque prodotto subito risultati: “Posso allenarmi di più e meglio, con maggiore concentrazione. Rispetto alle passate stagioni, ho potuto mettere da parte molti più chilometri di allenamento. La preparazione invernale è stata davvero molto intensa, e i frutti si sono visti anche in presenza di qualche acciacco. Dopo l’Eurochallenge, ad esempio, ho accusato un risentimento al bicipite femorale sinistro, mi sono allenata poco, prima di partire per Napoli non ero per nulla ottimista, ma i risultati mi hanno smentito”. E a proposito di mancanza di ottimismo, quando si prova a parlare con Patrizia di un possibile inseguimento a una convocazione olimpica, la lombarda mette subito le mani avanti: “Non credo proprio sia nelle mie possibilità. Sono troppo realista: sicuramente affronterò la stagione su pista con l’obiettivo di migliorare i miei personali sui 10 e sui 5 mila metri. Quest’ultimo mi fa vergognare, 16’42”, anche se risale a quattro anni fa, davvero una vita. Ma non mi sembra proprio di poter crescere a tal punto da raggiungere il minimo (stabilito dalla Fidal in 31’35”, ndr)”. Questa scarsa fiducia in se stessa, deriva anche da una sorta di rifiuto verso l’attività su pista che la Tisi spiega così: “Probabilmente deriva dal fatto che ho iniziato la mia attività molto tardi, poi vivendo in un ambiente collinare, mi alleno sempre su sentieri sterrati, quindi gareggiare su ovali monotoni incide psicologicamente, mi toglie entusiasmo e concentrazione. Devo però ammettere che quando ho gareggiato all’Eurochallenge ho cominciato a crederci di più, non ho sofferto così tanto, ero mentalmente più fresca, ma andare in pista per preparare un 10000 di alto livello è un’altra cosa. Il mio grande amore rimane il cross, quella è la mia dimensione”. Messi da parte i sogni olimpici, l’obiettivo della Tisi è ora testarsi meglio su una mezza maratona: “Vorrei affrontare la stagione estiva su pista pensandola come propedeutica per un nuovo tentativo sulla mezza, in una gara importante, dove legittimare il mio titolo tricolore. Sarei già contenta così”. Gabriele Gentili


Condividi con
Seguici su: