Torun: Bocchi quarto, tre ostacolisti in finale

07 Marzo 2021

L'azzurro del triplo ai piedi del podio (16,65), nei 60hs avanti Dal Molin (7.64) e la sorpresa Koua (7.70), al femminile Bogliolo promossa con il PB di 7.99. Fontana fuori di un soffio: 7.28 nei 60

Nella mattinata del day 4 agli Euroindoor di Torun, oltre all'argento di Gianmarco Tamberi, anche la quarta piazza per Tobia Bocchi nel triplo con 16,65. Due azzurri accedono alla finale nei 60hs (alle 17): Paolo Dal Molin con 7.64, il non ancora ventenne Franck Brice Koua con 7.70, migliore prestazione italiana under 23. Tra le donne, promossa Luminosa Bogliolo che centra la finale nei 60hs (alle 17.15) con il personale di 7.99 (Elisa Di Lazzaro con 8.12 si migliora ma non basta). Non si qualifica per un solo centesimo Vittoria Fontana, fuori di un soffio dal turno decisivo dei 60 metri, ma con il personale di 7.28 (quinta italiana di sempre). Nel pomeriggio un'altra maglia azzurra in finale nell’alto, stavolta al femminile: quella di Alessia Trost, in gara dalle ore 17.45. Chiusura con le staffette 4x400 metri e in entrambe le finali dirette ci sarà l’Italia: uomini alle 18.57 e donne alle 19.10.

Triplo uomini - Finale - La medaglia di legno, quella che si assegna ai quarti classificati, di solito non fa piacere. Ma forse, questa volta, colui che l'ha conquistata, ovvero Tobia Bocchi, potrà anche abbozzare un sorriso. L'azzurro finisce ai piedi del podio, con una miglior misura di 16,65, ma con il bronzo abbastanza lontano, ai 17,01 del tedesco Max Hess (oro al portoghese Pedro Pablo Pichardo, con 17,30, davanti all'azero Alexis Copello, 17,04). Un piazzamento importante per questo ragazzo dalla struttura notevole, non ancora 24enne, il primo da "grande", dopo una scintillante carriera giovanile, e diversi problemi successivi che ne avevano minato la crescita. Si può ripartire da qui, da una finale mattutina, a porte chiuse, in un Europeo indoor, per tornare a crescere. Film della gara. Bocchi inizia con un discreto 16,45, misura che lo mette al quarto posto dal termine del primo turno di salti. In testa, il portoghese Pedro Pablo Pichardo, superstar della gara, opziona una medaglia con una prova d'apertura a 17,30. L'azero Copello supera al secondo salto (16,98) il tedesco Hess (16,96), a completare il primo abbozzo di podio. L'azzurro aggiunge venti centrimetri secchi nel suo secondo salto (16,65), riportandosi al quarto posto dopo un parziale sorpasso dell'armeno Aghasyan (16,55). E' il momento di spingere, di cercare il tutto per tutto: Bocchi ci prova, ma "pizzica" la plastilina, ed è nullo (come lui non ottengono misure altri cinque atleti). Classifica immutata anche nel quarto turno (Bocchi non trova l'asse di battuta e fa segnare, in una prova parzialmente incompleta, 15,82), e nel quinto (nullo per il parmense). Nel sesto e ultimo salto, l'azzurro si sbilancia nello step e chiude con 16,06, per il quarto posto finale.

“Per me è una grande soddisfazione - esclama Tobia Bocchi - presentarmi a una gara di questo livello e uscire a testa alta. Un po’ di rammarico c’è per la misura, perché quest’anno mi ero confermato su risultati leggermente superiori, ma per qualche problema fisico è stato difficile allenarsi nelle ultime settimane e voglio ringraziare chi mi ha aiutato ad arrivare qui. Sono contento per un’altra gara chiusa nella seconda metà dei sedici metri, che mi fa ben sperare per la stagione estiva e per avvicinare i diciassette”.

VIDEO | BOCCHI: "E ORA OBIETTIVO 17 METRI PER L'ESTATE" (m.s.)


60hs uomini - semifinali -
Due azzurri (su tre) in finale nei 60hs al maschile. E se il pass per Paolo Dal Molin era prevedibile, più sorprendente è certamente la qualificazione tra i migliori otto d’Europa per il non ancora ventenne Franck Brice Koua, classe 2001, alla prima presenza in Nazionale assoluta: con 7.70 strappa anche la migliore prestazione italiana under 23 (due centesimi meglio di Mattia Montini, 7.72 nel 2020) e afferra l’ultimo tempo di recupero, correndo la semifinale con estrema maturità, battuto soltanto dal campione del mondo indoor Andy Pozzi (7.53) e da Aurel Manga (7.62). Una finale in cui sbarca da possibile protagonista Paolo Dal Molin con il quinto tempo del riepilogo complessivo: in semifinale (7.64), con il polacco Damian Czykier di fianco (7.59), ruba l’occhio meno che in batteria ma si prepara a sprigionare tutte le proprie energie nella sfida decisiva alle 17. Imprendibile il francese Wilhem Belocian (7.49), e probabilmente anche Pozzi: per il terzo posto sul podio si balla. Fuori il terzo degli azzurri, Hassane Fofana, con 7.75.

“L’obiettivo era entrare in finale - le parole di Paolo Dal Molin - ma non ho fatto la mia gara con tanti errori, e uno veramente grosso, ma meglio adesso che dopo. Quando ho visto di essere qualificato, mi sono detto che va bene così, anche perché in semifinale mi sento sempre poco reattivo. Tutti i remi sono ancora dentro la barca, devo tirarli fuori e sono pronto. Voglio recuperare tutto quello che ho perso negli ultimi sette anni. Sono felicissimo per l’altro azzurro Franck Koua, che sarà in finale con me: se lo merita tutto e sicuramente può fare ancora meglio”.

VIDEO | DAL MOLIN: "VOGLIO RECUPERARE QUELLO CHE HO PERSO" (m.s.)


60hs donne - semifinali -
Il muro è abbattuto. Luminosa Bogliolo scende sotto gli otto secondi in semifinale a Torun nei 60hs, prendendo il volo per la finale delle 17.15: 7.99 è la cifra del suo miglioramento nel secondo turno degli Euroindoor, un centesimo in meno di quanto corso su questa stessa pista nel meeting del World Indoor Tour poco più di due settimane fa. La questione per le medaglie, sulla carta, è piuttosto lontana, e lo confermano anche le semifinali con il 7.86 dell’olandese Nadine Visser, l’exploit della polacca Pia Skrzyszowska a 7.88, il 7.89 della britannica Cynthia Sember. Però la ligure, combattente nata, in finale col settimo tempo complessivo, non è certamente tipa da farsi abbattere. Ci proverà. Magari per avvicinarsi ancora di più al record italiano di Veronica Borsi, 7.94 nel 2013. Da sottolineare anche l’8.12 di Elisa Di Lazzaro che a sua volta toglie un centesimo al personale: alla triestina che si allena a Formia non basta per la finale (quindicesima del riepilogo generale) ma conclude una stagione indoor che l’ha vista migliorarsi di un decimo dopo quattro anni.

“Intanto si può essere felici così - sorride Luminosa Bogliolo - per aver conquistato la finale e abbattuto il muro degli otto secondi. Ho fatto una gara molto ragionata, perché ero nell’ultima semifinale e ho potuto vedere i possibili tempi di ripescaggio. Conoscevo le avversarie e ho deciso di correre con la testa, senza lasciarmi andare, per evitare errori. Sono contenta di aver raggiunto questa maturità e di poter ragionare, anche in una gara breve come quella indoor. Non pensavo neppure io che fosse possibile. Ma in finale giuro che non mi tengo niente, potrebbe uscire un disastro o anche tutt’altra cosa. Questa finale per me vuol dire tantissimo, è la mia prima finale a un Europeo e spero che sia un inizio. Non vedevo l’ora già ieri sera e mi dicevo: ‘Perché devo andare a dormire, che voglio fare la semifinale?’... ora dico lo stesso per la finale!”.

VIDEO | BOGLIOLO: "HO CORSO CON LA TESTA, IN FINALE DARO' TUTTO" (m.s.)


60 m donne - semifinali -
Soltanto un centesimo: è quanto manca a Vittoria Fontana per la finale dei 60 metri. La ventenne lombarda offre comunque una prestazione di ottima fattura, che dimostra il suo balzo in avanti anche sulla distanza più veloce: con 7.28 si migliora di 6 centesimi in un colpo solo, dopo il progresso a 7.34 della batteria, e diventa la quinta italiana di ogni epoca su questa specialità. In semifinale con la finlandese Kemppinen (7.24), la francese Ombissa-Dzangue (7.26) e la svedese Claudia Payton (7.26) è quarta, risultando alla fine la seconda delle escluse.

Asta - Eptathlon - Brutto tonfo per Dario Dester. Il bresciano non ottiene punti preziosi nell'asta, terminando la prova piuttosto presto, con una miglior misura di 4,40 (quota d'apertura della gara). I successivi tre tentativi a 4,60 purtroppo non producono effetti. Dester termina con 731 punti di parziale, per complessivi 5008 nell'Eptathlon, prima dell'ultima prova in programma, i 1000 metri, in programma alle 17:30 di oggi pomeriggio. 

60m donne - batterie -
Una promozione ed una eliminazione per le spinter azzurre nelle batterie del mattino. Passa la 20enne esordiente Vittoria Fontana (la campionessa europea Under 20 dei 100 metri del 2019), che firma il primato personale con 7.34 e si assicura un posto tra le ripescate per le semifinali. Beffa, al contrario, per Irene Siragusa, prima delle escluse, con 7.37 (out per un centesimo di secondo), dalla promozione al secondo round dello sprint. Nel dettaglio, sesto posto, nella terza batteria, per la Siragusa (7.37). Per lei, notevole reazione allo sparo (0.125) e consueta accelerazione di livello, seguita però da una fase lanciata meno brillante del solito. La Fontana è settima (7.34) nella quinta e ultima delle batterie, probabilmente la più equilibrata, visto che promuove ben tre delle quattro ripescate. La più veloce del lotto è la francese Carole Zahi, con 7.22. Di nuovo in pista alle 12:40. 

60m hs - Eptathlon - La prima fatica della seconda giornata dell'Eptathlon vede Dario Dester battersi bene contro avversari molto più esperti, fino ad un 8.25 che peggiora leggermente il crono della tabella di marcia del recente campionato italiano assoluto di Ancona (dove corse in 8.13, suo PB), ma lo tiene in corsa per un piazzamento nella classifica generale. Prime due barriere da rivedere, ma poi buona entrata in ritmo fino al traguardo. Il francese Mayer consolida la leadership con un ottimo 7.78 (4609 punti complessivi), Dester è settimo (4277). 

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