Trapletti, un quinto posto tutto grinta
20 Agosto 2022Un piazzamento che Vale. Una forza di volontà che sposta le montagne e un entusiasmo che straripa. Valentina Trapletti è quinta nella 20 km degli Europei di Monaco: è il miglior piazzamento di sempre per l’inesauribile marciatrice azzurra, un esempio per tutti. Sotto la pioggia, Trapletti si esprime in 1h29:56, a nove secondi dal primato personale di 1h29:47 (Alberobello il primo maggio), a due secondi dal tempo con cui cinque settimane fa a Eugene si è piazzata all’ottavo posto mondiale, e a trentuno secondi dal podio continentale. La greca Antigoni Ntrismpioti bissa il titolo conquistato martedì nella 35 km: il secondo oro in pochi giorni si materializza grazie all’azione con cui al diciottesimo chilometro si libera della polacca Katarzyna Zdzieblo (1h29:20) e della tedesca Saskia Feige (1h29:25). Curiosità: anche ai Mondiali in Oregon era accaduto che una stessa atleta vincesse sia la ‘trentacinque’ sia la ‘venti’ (la peruviana Kimberly Garcia). “Ce l’ho messa tutta! Ero molto concentrata e determinata, ci ho provato fino in fondo - è il commento di Trapletti - Speravo di fare un po’ meglio: sinceramente non sono del tutto soddisfatta, ma non lo sarò mai. In gara sono rimasta sempre molto lucida, però le gambe non hanno ascoltato quello che diceva la testa e non ho avuto buone sensazioni, ho sofferto tanto. Ma devo dire che ho ancora un sacco di voglia di lavorare”.
Valentina c’è. È a lungo nel gruppo delle più forti, sotto le gocce sempre più insistenti, tra cui la polacca doppio argento dei Mondiali in Oregon (20+35) Katarzyna Zdzieblo, la spagnola campionessa in carica Maria Perez, unica a movimentare la sfida nei primissimi chilometri, imitata al nono dall’ucraina Lyudmila Olyanovska. È un’azione più decisa, quest’ultima, un attacco che sfilaccia il gruppo e che costringe Perez alla risposta: per farlo, l’iberica rimbalza troppo e incappa in altri due rossi in successione, in aggiunta al primo che le era già stato sventolato. Tradotto: penalty zone per due minuti e gara sostanzialmente finita. Al decimo chilometro la lombarda allenata a Milano da Alessandro Gandellini accusa dieci secondi di ritardo (45:12) da un gruppetto di cinque. È proprio l’azzurra a incaricarsi di ricucire il gap e riportarsi con le leader insieme alla greca Ntrismpioti.
Passano tre chilometri e attacca la tedesca Saskia Feige (km 15), operazione che mette di nuovo alle corde Trapletti e con lei la portoghese Ana Cabecinha. È la miccia che innesca la fuga a tre: Zdzieblo, Feige, Ntrismpioti, con un momentaccio per entrambe le ucraine, la Olyanovska che si stacca e Hanna Shevchuk costretta a due minuti di sosta. Al diciottesimo, sotto il diluvio, la greca Ntrismpioti (già conosciuta come Drisbioti) piazza il colpo del k.o.: saluta la polacca e la tedesca e se ne va, mentre Trapletti duella per il quinto posto con la Cabecinha, poi fermata in penalty zone. A 37 anni, dopo l’ottavo posto di Eugene, e a quattro anni dal nono posto di Berlino, merita soltanto applausi una Valentina Trapletti encomiabile.
naz.orl. - l.c.
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