Trials: missili tra Eugene e Kingston

27 Giugno 2015

Botta e risposta tra USA e Giamaica: Gay 9.87 e Powell 9.84 nei 100 metri. Al femminile Bowie 10.72 ventoso e Fraser-Pryce 10.79. A Eugene, Nelvis scintilla in batteria con 12.34 nei 100hs, settima dei sempre. Out l'olimpionica dei 400 Richards-Ro

di Giorgio Cimbrico

A Eugene, in uno dei rarissimi momenti di caduta totale del vento (0,00), Tyson Gay, che avrà anche perso un po’ di capelli ma non il vizio, lancia il suo ululato: 9”87. A qualche fuso orario più vicino a noi, Kingston, Asafa Powell risponde con 9”84, il suo secondo dell’anno dopo quello primaverile, sempre sul rettilineo di casa. Lo sprint breve è diventato un paese per vecchi e i tre attempati (Gatlin, 9”74 e 33 anni e quasi 5 mesi, Gay 33 meno 40 giorni e Powell 32 e mezzo) hanno in questo momento dai quattro ai due metri e mezzo di vantaggio su Usain Bolt, che ai Trials giamaicani non ha corso perchè non ne aveva bisogno (è campione del mondo in carica) e soprattutto perché ha capito sia meglio continuare a lavorare, per constatare a Parigi e a Losanna, tra il 4 e il 9 luglio, quale sia il suo stato delle cose. Per il momento, è fermo al 10”12 di Rio de Janeiro, peggior tempo della sua vita da scattista che lo colloca al 54° posto nella lista di stagione. Sui 200 è nono, ma non è che le cose siano esaltanti: 20”13 a Ostrava e il bruttissimo 20”29 di New York. Qui il vantaggio di Gatlin, che a Eugene sta per scendere in pista proprio su questa distanza, è siderale: tra 19”68 e il pessimo crono di Usain corrono a palmi cinque metri.

Nella Tracktown dell’Oregon il vento ha battuto le semifinali e ha portato Trayvon Bromell a 9”76 (+3,7) e Gay (+3,0) a 9”79. In finale, non si muoveva foglia, e Tyson ha assestato un diretto al ragazzino che diventerà ventenne tra una decina di giorni: secondo in 9”96, con una grossa consolazione: da 35 anni nessuno della sua età si qualificava per una squadra Usa destinata a grandi rassegne. Rimane il fatto che su quel rettilineo Trayvon non riesce ad avere la meglio: un anno fa, secondo ai Mondiali juniores, due settimane fa secondo ai campionati Ncaa. Il terzo uomo per Pechino è il regolare e costante Michael Rodgers, 9”97. Di Isiah Young, quarto in 10”00, si terrà conto per la staffetta.

Stesso copione nelle semi donne: Tori Bowie spara uno spaventoso 10”72 (+3,2) con la veterana Carmelita Jeter a 10”79. In finale, con vento legale (+1,2) Bowie 10”81, a un centesimo dal record personale, davanti a English Gardner 10”86 e Jasmine Todd 10”92. La “speranza bianca” Jenna Prandini, californiana con radici bresciane, è sesta in 10”96 e ora giocherà le sue speranze pechinesi sulla distanza doppia.

In Giamaica, risposta a cura del razzo tascabile Shelly Ann Fraser maritata Pryce: 10”79, con margine molto netto sul resto della compagnia. Più vicini i piazzati di sesso maschile: Nickel Ashmeade 9”91 e Kemar Bailey Cole 9”97. Aspettando Bolt, Nesta Carter, 9”98, è destinato alla 4x100.
Sferzate da Trials nei 400 donne: Sanya Richards-Ross chiude in 50”95, quinta nella sua semifinale e va fuori, non solo dal turno decisivo. La campionessa olimpica non ha wild card né legata al Mondiale né alla Diamond League. Il miglior tempo è della massiccia Francena McCorory, 49”85, miglior tempo mondiale dell’anno limato di un centesimo.

Il vertice dalle batterie dei 100hs: con vento appena dentro la legalità (+1,9), 12”34 di Sharika Nelvis che prende la testa nelle lista mondiale di stagione e diventa la settima di tutti i tempi a conferma della formidabile vena delle americane, sette tra le prime dieci. Alle sue spalle, 12”49 della veterana e pluridecorata Dawn Harper. Meglio di Jasmine Stowers e di Brianna Rollins (12”47 e 12”72 ventosi), Keni Harrison, 12”46 con spinta illegale. La conferma che in Usa è stata scoperta una miniera senza fondo. Dalle pedane il top viene da Erik Kynard che, con il suo stile molto personale, stacca il volo per Pechino eguagliando il personale a 2,37.

TRIALS USA (Eugene) - RISULTATI/Results

TRIALS GIAMAICA (Kingston) - START-LIST / LIVE RESULTS



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