Tricolori Rieti: Lombardia e Veneto in testa

06 Ottobre 2018

Nel day-1 della rassegna cadetti la martellista toscana Mori diventa la seconda all-time (60,89). Gosio e Ferrari ok tra gli ostacoli. Rignanese e Muraro (80) volano in finale al Festival Europeo della Velocità Giovanile

di Nazareno Orlandi e Luca Cassai

Assegnati 20 titoli nella prima giornata dei Campionati Italiani Individuali e per Regioni Cadetti allo stadio Guidobaldi di Rieti, manifestazione arricchita dal primo Festival Europeo della Velocità Giovanile. In un day-1 caratterizzato dalla pioggia, spicca la prestazione della livornese Rachele Mori, nipote del primatista italiano dei 400hs Fabrizio: 60,89 nel martello e seconda prestazione nazionale all-time, non lontana dalla MPI di Lucia Prinetti del 2012 (61,74). Si va forte negli ostacoli con i successi del lombardo Paolo Gosio, 8° cadetto di sempre con 13.22 (+0.7), e dell’emiliana Sandra Milena Ferrari (11.31/-0.9). I padroni dello sprint sono il lombardo Samuele Rignanese (9.32/-1.1) e la veneta Desiree Muraro che hanno ricevuto dall'olimpionica Gabriella Dorio la maglia azzurra e domani correranno per l’Italia nella finale della manifestazione riservata ai migliori prospetti dello sprint continentale, organizzata da FIDAL con il supporto di Regione Lazio. È la grande novità di questa edizione tricolore, hanno partecipato 25 nazioni e domani si gareggerà per il titolo, nell’augurio che sia un arrivederci al 2020 quando a Rieti si terranno gli Europei Allievi, di cui saranno protagonisti proprio i nati nel 2003-2004. I tempi più veloci nelle batterie degli 80 animate dagli sprinter internazionali sono del francese Jeff Erius (9.13/-0.9) e della greca Polyniki Emmanouilidou (9.90/-0.6). Tra gli altri risultati della prima giornata, da segnalare il progresso di oltre un metro nel peso per il lombardo, portiere di calcio di origini congolesi Emmanuel Segond Musumary (17,90) e la rincorsa della veneta Greta Brugnolo alla sua MPI del pentathlon: con 2861 punti è virtualmente in vantaggio, a metà gara, sul suo score da primato di 4667. Al termine della prima giornata la classifica cadetti è guidata dalla Lombardia con 177 punti, su Lazio (173) ed Emilia Romagna (167), mentre al comando della graduatoria cadette svetta il Veneto con 188 punti davanti alla Lombardia e al Lazio, entrambe a 168. Domani, domenica 7 ottobre, il day-2 dalle 9.20 in diretta streaming su atletica.tv.

TV E STREAMING: La manifestazione verrà trasmessa in differita su RaiSport giovedì 11 ottobre dalle 12.00 alle 13.30 e venerdì 12 ottobre sempre dalle 12.00 alle 13.30. La due giorni di gare sarà visibile interamente in diretta streaming su www.atletica.tv.

RISULTATI/Results - PROGRAMMA/Timetable - FOTO/Photos

MARTELLO: MORI SECONDA DI SEMPRE - Sfiora la migliore prestazione italiana del martello cadette Rachele Mori, livornese, di nuovo tricolore dopo il titolo di Cles 2017, sempre sostenuta dal suo coach Riccardo Ceccarini. Con 60,89 la lanciatrice dell’Atl. Livorno aggiunge mezzo metro esatto al PB e scavalca Laura Gibilisco (60,60 nel 2001) al secondo posto delle liste italiane under 16 all-time. Mori, nipote di Fabrizio, saluta la categoria cadette a meno di un metro dalla MPI di Lucia Prinetti del 2012 (61,74). Sul podio, con lei, salgono anche l’umbra Elisabetta Barreca (Atl. Winner Foligno), 52,12 e quasi quattro metri di PB, e la laziale Cleo Rocchi (Fiamme Gialle Simoni), 50,12.

100HS: GOSIO 8° ALL-TIME - Sei centesimi di personale. Paolo Gosio (Atl. Vallecamonica) regala alla Lombardia il primo posto nei 100hs con 13.22 (+0.7), tempo che gli permette di sbarcare nella top ten della specialità in ottava piazza. Bresciano di Cividate Camuno, per una decina d'anni è stato uno specialista dello sci alpino prima di innamorarsi dell'atletica agli Studenteschi meno di due anni fa, passione coltivata tra Breno e Darfo Boario sotto la guida tecnica di Innocente Agostini. Se il lombardo era atteso, la sorpresa è invece il secondo posto del piemontese della Sisport Mattia Jason Ndongala, un 13.27 che a sua volta bussa alle porte dei primi dieci cadetti italiani di sempre e che impensierisce Gosio fin sul traguardo. Sul podio c’è anche un altro lombardo: è Edoardo Corti (Abc Lombardia) con 13.60.

80HS: ROMBO FERRARI - Prime due “false”, poi la terza partenza degli 80hs cadette è quella buona. Sandra Milena Ferrari dimostra nervi saldi in una finale complicata e si aggiudica il titolo con 11.31 e un vento in faccia di 0.9, quattro centesimi più lenta dell’11.27 corso in mattinata in batteria, complice anche il penultimo ostacolo colpito con il ginocchio. La reggiana di Codemondo dell’Atl. Reggio, originaria della Colombia, adottata da una famiglia italiana sette anni fa e avvicinatasi all’atletica soltanto nelle ultime due stagioni con Giampaolo Cellario, completa così un 2018 che l’ha vista in ascesa su varie specialità, dallo sprint, al lungo, agli ostacoli (seconda all-time con 11.10), ma fuori dal campo è anche appassionata di disegno e un giorno vorrebbe diventare architetto. L’altoatesina Anastasia Veronesi Vedovelli (Suedtirol Team Club) la segue con 11.60, la marchigiana Martina Cuccù (Atl. Sangiorgiese Rocchetti) è terza con 11.80.

80: RIGNANESE E MURARO - La storia di tanti. Ex calciatore che si fa stregare dall’atletica ai giochi studenteschi. È successo anche al lombardo dell’Atl.

Curno Samuele Rignanese, campione italiano degli 80 (9.32/-1.1) che rimonta e beffa il laziale Angelo Ulisse (9.34) nei centimetri finali, nella specialità che di mattina aveva perso uno dei possibili protagonisti, l’abruzzese Lorenzo Gaetani, fuori per infortunio muscolare. Il re dello sprint cadetti abita a Medolago (Bergamo), si allena a Curno con Ivan Perico. La pista bagnata toglie qualche grammo di prestigio alle prestazioni cronometriche ma il pathos non manca. Sicilia terza con Francesco Milani (Siracusatletica, 9.39), sesto, invece, si classifica il toscano Gabriele Mori: cognome illustre, è il figlio di Fabrizio, primatista italiano dei 400hs e campione del mondo a Siviglia 1999. Un altro cognome di richiamo anche nella finale femminile degli 80: Caterina Camossi, figlia dell'ex primatista nazionale del triplo e campione del mondo indoor 2001 Paolo Camossi (a Rieti come fiduciario tecnico regionale del Friuli) e dell'ex sprinter azzurra Giada Gallina. Il titolo, però, è veneto: Desiree Muraro (10.17/-1.2) è un altro prodotto del serbatoio vicentino, allenata da Diego Zocca, origini ghanesi da parte di mamma. La sprinter che vive a Montecchio Maggiore ed è sbocciata nell’Atl. Ovest Vicentino stacca la lombarda Giulia Maria De Paoli (Pro Patria Arc Busto Arsizio), 10.33, e la 2004 laziale Swami Menichelli (Lib. Roma XV), 10.34. Rignanese e Muraro hanno ricevuto dall'olimpionica Gabriella Dorio la maglia azzurra e domani correranno la finale del Festival Europeo della Velocità Giovanile: migliori tempi delle batterie per il francese Jeff Erius (9.13/-0.9) e per la greca Polyniki Emmanouilidou (9.90/-0.6).

BRUGNOLO, CHE PARTENZA - Sull’onda dei primati personali negli 80hs (11.79/+0.8) e nel giavellotto (36,39), e del PB sfiorato nell’alto (1,62), Greta Brugnolo si candida seriamente a diventare uno dei volti copertina di questi Campionati italiani cadetti viaggiando verso la MPI del pentathlon che già le appartiene. Nella prima giornata è in testa con 2861 punti e alla 14enne veneziana (Atl. Riviera del Brenta), di Spinea, allenata a Mira da Giuseppe Orofino, restano due fatiche domani (lungo e 600) per arrotondare i 4667 punti centrati a giugno. La seguono la trentina Giulia Riccardi (2687) e la laziale Giulia Ginulfi (2539).

IL PESO? VINCE UN PORTIERE - 191 centimetri per 112 kg: è un gigante Emmanuel Segond Musumary (Atl. Estrada). Veste la maglia della Lombardia il nuovo tricolore del peso cadetti, nato in Italia, a Crema, da genitori che si sono trasferiti dal Congo. Soltanto cinque mesi fa si era rotto una tibia giocando a calcio: è un portiere. Oggi capitalizza oltre un metro di upgrade (17,90, aveva 16,47) e se è vero che non ha ancora deciso se lasciare il “pallone”, l’atletica gli piace a tal punto da fare 45 minuti di macchina per raggiungere Treviglio (Bergamo) e allenarsi con Andrea Cacopardo. Oggi mette pressione alla top 10 di sempre, diventando l’undicesimo pesista italiano under 16. Almeno due metri più indietro i concorrenti, il campano Gabriele Sessa (Ideatletica Aurora), 15,56, e l’altro lombardo Francesco Mazzoccato (Atl. Gavirate), 15,35.

TRIPLO&VIOLONCELLO - È l’unico sopra i 14 metri nel triplo cadetti. Il romano dell'Ardeatina Federico Morseletto (Romatletica Footworks) guadagna il titolo italiano con un hop-step-jump da 14,09 (-0.4), già al primo turno, tanto per mettere le cose in chiaro. Famiglia di atleti da generazioni, insieme ai fratelli Filippo e Paolo ha raccolto la dedizione per i salti, e nel tempo libero, quando non si allena nell’impianto romano di Caracalla con Giovanni Longo, suona il violoncello e ascolta musica classica. Sinfonia vincente, al Guidobaldi, contro il toscano Emmanuel Ahuosal Atamah (Atl. Sestini Fiamme Verdi), 13,72 (-0.8) e l’emiliano Milo Garau (Pontevecchio Bologna), 13,36.

BERGAMO, DISCO CON VOCE BLACK - PB e titolo italiano per Tarè Miriam Bergamo, discobola veneta di 1.81, nigeriana da parte di mamma (papà è italiano). Si allena a Rovigo con Vito Quaranta la nuova campionessa (37,17) ispirata dal nonno Vittorio. Da piccola si dedicava al pattinaggio artistico e adesso frequenta anche scuola di canto per valorizzare la sua voce black. Quasi cinque i metri di vantaggio sulla marchigiana Eva Joao Polo (Collection Atl. Sambenedettese) che all’ultimo lancio, con 32,68, supera per il secondo posto la laziale Veronica Gentili (Studentesca Milardi Rieti) cresciuta a 31,44.

PESO: BENEDETTI, SONO DUE - Benedetta Benedetti si ripete. Di venerdì la romana di Genzano legge il giuramento degli atleti nella cerimonia inaugurale e di sabato lo onora alla perfezione vincendo il suo secondo titolo italiano consecutivo nel peso cadette (14,73). La pesista della Lib. Atl. Castel Gandolfo Albano seguita da Rodolfo Silvestri precede l’altoatesina Beltina Kallaba (13,58) del Suedtirol Team Club e la sorella d’arte Anna Musci (13,03), pugliese dell’Euratletica, stesso dna del vicecampione europeo U18 Carmelo. 

MARCIA: BRIGANTE OUT, C’È LOMUSCIO - Colpo di scena nei 5000 di marcia. Il favorito Emiliano Brigante (Fincantieri Atl. Monfalcone), neoprimatista di categoria dei 3000 e dei 5000, esce di scena all’ultima curva per una squalifica e lascia campo libero al pugliese Nicola Lomuscio (22:06.00) dell’Atl. Giovanile Acquaviva, di Andria, nuovo prodotto del ricco vivaio pugliese, allenato da Pino Tortora: ruolo decisivo nel passaggio dal mezzofondo alla marcia ce l’ha avuto l’ex azzurro Vito Di Bari. Sarebbero toscane le altre due medaglie, per Jacopo Farnesi (Atl. Livorno), 23:51.51, e Claudio De Santis (Libertas Runners Livorno), 23:59.37, ma dopo il ricorso viene riammesso il pugliese Pietro Pio Notaristefano (Atl. Don Milani) che torna al secondo posto in 22:18.82.

LOMBARDIA: 2000x2 - Solo Lombardia nei 2000, al maschile e al femminile. Mattia Zen è di Varese, si allena con Tina Rizzo nella società di Malnate e possiede un discreto background di specialista della corsa in montagna, oltre alla passione per i romanzi storici.

Su pista irrompe con questo titolo italiano in 5:47.26 (è il suo primo sub 5:50) dopo un bel duello con il ligure Andrea Azzarini (5:48.11) e a ridosso finisce il veneto Thomas D’Este (Aristide Coin Venezia) 5:50.73. Susanna Dossi, invece, è milanese di Vaprio d’Adda, studia il cinese e a Cernusco sul Naviglio con Vincenzo Leggieri ha costruito il successo tricolore: 6:29.76, PB di quasi due secondi e battute la toscana dell’Atl. Calenzano Greta Settino (6:31.10) e la laziale delle Fiamme Gialle Simoni Sofia Terrinoni (6:33.29).

MARTELLO: UNO-DUE FRIULI - È un dominio del Friuli Venezia Giulia nel martello cadetti. Può gioire Mario Vecchiato per la banda di lanciatori che sta tirando su. Alessandro Feruglio (Atletica Malignani Libertas) rispetta i pronostici (61,83) e si veste di tricolore, ma all’ultimo lancio è il compagno di squadra, l’altro udinese Davide Vattolo (61,35) ad avvicinarsi e superare per la prima volta i sessanta metri con un progresso di quasi due metri rispetto al 59,53 di Udine del 18 agosto. Si fa avanti, eccome, anche il romano Gino Gioia (Fiamme Gialle Simoni), ottavo dodici mesi fa, oggi terzo con il primo blitz +60 (60,10).

MARCIA: TRAINA SOTTO LA PIOGGIA - Nel momento di pioggia più battente del pomeriggio di Rieti, la toscana Giada Traina si prende il titolo italiano cadette nei 3000 di marcia (14:45.96), bissando il successo su scala nazionale ottenuto a Caracalla nei 4 km su strada a marzo. Ed è soltanto al primo anno di categoria. Livornese, portacolori della società di casa Atl. Livorno, allenata da Giorgio Favati da poco più di un anno, ha già le idee chiare: sarà una designer di interni. È un’altra 2004 la seconda d’Italia, la laziale Verdiana Casciotti (Lib. Atl. Caste Gandolfo Albano), 14:50.12, terza la campana Eleonora Massa (Partenope Atletica), 14:56.67.

TRIPLO E ALTO EMILIA - Tutto come da copione. Il titolo del triplo va all’emiliana Francesca Orsatti (Atl. Parma Sprint) che si toglie anche la soddisfazione di migliorare di un centimetro il personal best fino a 12,01. La segue a Parma Renato Conte che sogna di farle ripercorrere la carriera giovanile di Tobia Bocchi. Alle sue spalle la laziale della Poligolfo Claudia Tessitore (11,34) e la lombarda Beatrice Bulla (Atl. Gallaratese) con 11,20. Sempre in pedana, ma nell’alto, un’altra vittoria dell’Emilia Romagna per merito di Andrea Celeste Lolli (Atl. Ravenna) che incrementa di un centimetro il suo standard (1,66). La futura maestra d'asilo di Ravenna che ascolta i consigli della sua coach Valeria Stella si impone sulla lombarda Federica Stella (Atl. Monza) e la marchigiana Chiara Raccosta (Atl. Civitanova), in tandem a 1,64. 

ASTA: FRIULI BIS - Quella dell’asta cadetti è una conferma per il Friuli Venezia Giulia, che festeggiò lo scorso anno con Tommaso Sciannimanica. Stesso club (Nuova Pol. Libertas Sacile), stesso allenatore (Claudio Agnolet), stavolta a brindare è Alessandro Padovan, pordenonese di Fontanafredda, secondo a Cles. La svolta a quota 4,10. Il lombardo Edoardo Cavicchia (Atl. Rigoletto) la supera al primo colpo, il friulano la sbaglia e decide di passare la misura per aggredire i 4,15, agguantati all’ultimo tentativo a disposizione e mancati dal rivale diretto. Padovan, che poi si concede tre assalti a 4,21 (il primo non è da buttare) fattura un miglioramento di quindici centimetri rispetto al PB di 4,00 del 30 giugno sulla “sua” pedana di Sacile (Pordenone). Il terzo posto è appaltato al veneto Emanuele Cecere (Assindustria Sport Padova) con 3,95.

LUNGO ALL'EX GINNASTA - Le prime quattro dell’anno nel lungo cadette scelgono altre specialità e semplificano la mattinata della savonese di Pietra Ligure, l'ex ginnasta Anabel Vitale (Atl. Run Finale Ligure) che conduce dal primo turno di salti e si merita il primo dei titoli italiani con 5,48 (-0.6) a sei centimetri dal PB. Per la 15enne che si allena a Boissano con l’ostacolista Samuele De Varti e Carlo Galiano è un successo che segue il terzo posto di un anno fa a Cles 2017. Anche Lombardia e Veneto sul podio grazie a Marta Amouhin Amani (5,34/+0.4) e Silvia Sciurba (5,25/+0.4).

DISCO SARDO - Il disco cadetti vola in Sardegna. Nessuna sorpresa: Francesco Piras (Dinamica Sardegna) sfiora il primato personale di 45,59 e tiene fede al ruolo di favorito (45,50). È di Uras (Oristano) e si allena al campo locale con Gianni Frau e Francesca Mastino da un paio d'anni. Gli altri due posti d’onore se li spartiscono il piemontese Luca Miglio (Libertas Oleggio), 42,89, e il veneto Matteo Zordan (Atl. Breganze), 39,98.

HOWE PREMIA MONDINI - Tocca a Andrew Howe, ancora primatista under 16 con il 7,52 di Fano al criterium del 2000, premiare il nuovo campione italiano del lungo Luca Mondini (Lombardia, Atl. I Gonzaga 2011). Mantovano di Curtatone, seguito dall’ex sprinter azzurro Giovanni Grazioli, in passato si è divertito anche con la break dance: oggi per ballare sul podio gli basta un 6,60 (+0.6) al secondo turno di salti. Confermate le gerarchie stagionali anche per il secondo posto, andato a Nicolas Cecchet (6,46/+0.8), dell'Athletic Club Firex Belluno, fratello minore di Cristopher, azzurrino ai mondiali studenteschi del 2017 a Nancy, e terzo il toscano Samuele Baldi (Atl. Alta Toscana) con 6,41 (+0.7).

ESATHLON: AVANTI CAIANI - Le prime tre prove dell’esathlon spediscono al comando il capofila 2018, il lombardo Andrea Caiani, secondo delle liste under 16 sotto l’Alessandro Sion di un anno fa ai Tricolori di Cles. Dopo i 100hs (13.57/-0.9 sotto la pioggia), l’alto (1,89) e il giavellotto (34,89) il 15enne brianzolo dell’Athletic Club Villasanta è in testa con 2430 punti con un vantaggio di oltre cento punti su veneto Davide Pierobon (2314) e sul campano Andrea Tafuri (2234).

LE BATTERIE - Passeggia nei 300hs l’autore della migliore prestazione italiana under 16 Riccardo Ganz (Veneto), in pieno controllo con 39.70, terzo crono del primo turno dopo il 39.55 del friulano Marco Ghergolet e il 39.64 del toscano Andrea Vanchetti. Non forza neanche la capolista cadette, la veneta Giulia Dani (45.57), tempo superiore soltanto a quello della piemontese Ludovica Cavo (44.75). I più veloci nelle batterie dei 300 sono il lucano Savino Strazza (36.61) e la veneta Zoe Tessarolo (40.55).

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Il francese Jeff Erius miglior tempo negli 80 del Festival (foto De Marco/FIDAL)


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