Trieste, nasce il match internazionale U23
18 Settembre 2023Trieste si prepara a vivere una nuova avventura grazie agli atleti delle nazionali U23 di Francia, Grecia, Israele, Norvegia e Svizzera, oltre all’Italia padrona di casa. È stata presentata oggi nel Salotto Azzurro del Municipio di Trieste la 1° International Road Race Running Match U23 10k, tappa ufficiale di avvicinamento ai Campionati Europei di Roma 2024, inserita nel calendario di World Athletics e organizzata in collaborazione con la Federazione Italiana di Atletica Leggera. La partenza è prevista alle 10 di domenica 15 ottobre sul percorso che pochi minuti dopo vedrà partire anche gli atleti della 7^ Joma Corsa dei Castelli, corsa di 10 km su strada nata da un’idea dell’assessore allo sport del Comune di Trieste Giorgio Rossi e dell’ex atleta azzurro Michele Gamba e organizzata da ASD Promorun con la collaborazione del Comune di Trieste e della Regione Friuli-Venezia Giulia. Sarà spettacolo, adrenalina e alto livello tecnico per una nuovissima e imperdibile battaglia tutto cuore e polmoni sul tradizionale percorso della Corsa dei Castelli.
LE ISTITUZIONI - Alla presentazione è intervenuto il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza: “È un momento straordinario per la città con tanti eventi, ringrazio Promorun Asd per questa iniziativa che porta il nome della città ancora più in alto. Grazie della collaborazione, dell’impegno e della presenza. Il 15 ottobre per Trieste sarà una storica giornata”. Tra gli ospiti il presidente della FIDAL Stefano Mei: “È un momento straordinario dell’atletica italiana, l’abbiamo trasformata in questi 2 anni e mezzo, togliendole quell’aura negativa e rimettendola al centro dello sport italiano. Volevamo qualcosa di importante su Trieste e il cammino verso i Campionati Europei 2024 di Roma del giugno prossimo passa attraverso queste tappe. Amo Trieste, sono affezionato a questa città e con l’amico Michele Gamba abbiamo pensato e voluto questo evento. La città vivrà un’altra giornata di sport e di grande atletica”. Michele Gamba, ex azzurro e ideatore della manifestazione, ha rivolto “un forte ringraziamento a tutte le istituzioni e gli sponsor oggi presenti. Un grazie particolare anche alla FIDAL Nazionale, oggi qui con il suo presidente Mei, per aver sposato subito questa idea. Avere così tante Nazioni al via è straordinario, rappresentiamo oggi una eccellenza per Trieste e per lo sport, siamo fieri di questo”. Tra i presenti anche Massimo Tognolli, assessore alle politiche sociali del Comune di Trieste, Fabio Scoccimarro, assessore regionale Friuli Venezia Giulia alla difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile, Pierpaolo Roberti, assessore regionale alle autonomie locali, funzione pubblica, sicurezza e immigrazione, Silvia Gianardi presidente Promorun Asd, Francesco Panetta campione mondiale dei 3000 siepi a Roma 1987 e testimonial dell’evento.
LA GARA - Sono già cinque le Federazioni estere coinvolte ufficialmente, oltre all’Italia, e che faranno gareggiare più di 50 atleti under 23 delle proprie squadre nazionali, e i numeri potrebbero crescere nelle prossime settimane. Sabato 14 ottobre alle 16.30 si svolgerà la cerimonia di apertura con il saluto delle autorità e la presentazione dei team. Per la premiazione, verrà assegnato un numero di punti pari al numero totale di atleti, la classifica a squadre sarà definita sommando i punteggi dei primi tre atleti giunti al traguardo per ciascuna rappresentativa. Inoltre, saranno premiati i primi tre uomini e le prime tre donne con classifica individuale e le prime tre nazioni.
IL PERCORSO - Trieste si svelerà agli atleti in tutta la sua bellezza: partenza dal Castello di Miramare per raggiungere quello di San Giusto, patrono della città, lungo su un percorso che la mostra nella sua ricchezza architettonica, paesaggistica e culturale. Veloce e filante il primo tratto fino all’ingresso al cospetto della sbalorditiva Piazza Unità. Da qui ci si addentra nel cuore della città, tra i vicoli che si inerpicano per condurre al Castello di San Giusto. Un chilometro finale impegnativo, che gli è valso l’appellativo de “Il Muro” ma la cui fatica viene ripagata dal traguardo tra i bastioni della fortezza austriaca.
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