U18: Valensin e Nappi avanti senza problemi

19 Luglio 2024

Nelle batterie dei 200 a Banska Bystrica miglior crono per la lombarda (23.60), il sardo con il secondo tempo (21.32). Out il britannico Odey-Jordan, capolista stagionale. Cinque azzurri in finale tra 400 e siepi

Altri cinque azzurri qualificati per la finale e otto per le semifinali nella mattina della seconda giornata agli Europei under 18 di Banska Bystrica, in Slovacchia. Tra i risultati più interessanti, spicca il crono più veloce nelle batterie dei 200 per Elisa Valensin con 23.60 (vento contrario di -0.6) senza forzare ma la lombarda, primatista italiana U20 con il 23.15 di quest’anno, riesce comunque a siglare ampiamente il miglior risultato nel primo dei tre turni. Promossa anche la quindicenne umbra Margherita Castellani, per il momento quarta in 24.05 (-0.6). Al maschile sulla stessa distanza si comporta bene un altro neo-recordman tra gli allievi, Diego Nappi, che in scioltezza chiude con 21.32 (-0.7) a un centesimo dal 21.31 (+0.4) del portoghese Pedro Afonso. Lo sprinter sardo, dopo il recente 20.79 con cui ha tolto il limite nazionale di categoria a Filippo Tortu, conferma la sua ottima condizione in vista del doppio impegno (semifinale e finale) di sabato mentre passa al turno intermedio anche Fabrizio Caporusso con 21.57 (-0.2). Fa scalpore l’uscita di scena del britannico Jake Odey-Jordan, capolista europeo stagionale con 20.55, vittima di una clamorosa leggerezza: quando è in netto vantaggio, rallenta troppo fino a essere superato dagli avversari, arriva quarto in 22.12 (+0.5) e perciò eliminato. In evidenza gli specialisti dei 400 metri con tre finali conquistate: Riccardo Fumagalli al personale di 47.32 (quarto allievo italiano di sempre), Giulia Macchi che scende a 54.20 (quinta alltime) e Laura Frattaroli (54.62), nei 2000 siepi qualificati Riccardo Ambrosio (5:54.90) e Luca Coppola (5:57.58). Entrano in semifinale tutti gli azzurri nei 400 ostacoli: Sofia Copiello (1:00.26) e Benedetta Falleti (1:01.49), Tommaso Ardizzone (52.77) e Diego Mancini (52.86). Nel pomeriggio in gara altri 17 azzurri tra i quali Daniele Inzoli nella finale del lungo alle 17.10, diretta streaming su Eurovision Sport.

FOTOGALLERY (di Francesca Grana/FIDAL)

RISULTATI LIVE

START LIST E RISULTATI - GLI ORARI DEGLI AZZURRI - LA PAGINA EA DELLA MANIFESTAZIONE

AZZURRE OK NEI 200 - La corsia non è ideale, l’ottava e quindi la più esterna, né il vento contrario di -0.6 aiuta a viaggiare forte, ma il 23.60 nel primo round di Elisa Valensin è un bel biglietto da visita per i prossimi due turni dei 200 metri in programma sabato (semifinali ore 18.27, finale alle 20.20). Pur controllando nella seconda parte del rettilineo, la lombarda ribadisce il suo rango di capolista europea dell’anno. Tra le migliori anche la quindicenne umbra Margherita Castellani, al successo in batteria con 24.05 (-0.6) che è il quarto tempo in totale.

NAPPI CON IL SECONDO TEMPO - Accade l’incredibile nelle batterie dei 200 metri. Il britannico Jake Odey-Jordan, principale candidato al titolo dopo il roboante 20.55 di quest’anno, a metà rettilineo ha un vantaggio abissale ma all’improvviso accorcia le falcate, rallenta e viene infilato dagli avversari: quarto in 22.12 (+0.5) che non basta per il ripescaggio visto che passano direttamente i primi tre. Non è un infortunio, semplicemente un’enorme sciocchezza. In pratica si auto-elimina il leader europeo stagionale e allora tutto è possibile per le medaglie. Chi invece non delude è Diego Nappi, fluido nell’azione di corsa senza spingere negli ultimi metri, per chiudere in un comunque significativo 21.32 (-0.7) nonostante la poco agevole seconda corsia. Per il primatista italiano di categoria (20.79 ai Tricolori) c’è il secondo crono del turno, a un soffio dal 21.31 (+0.4) del portoghese Pedro Afonso. All’arrivo lo sprinter sardo fa segno con le mani, come a dire: “calma, calma”. E infatti non c’è fretta: un giorno per riposare, poi sabato in pista per semifinale (ore 18.46) e finale (alle 20.30).

Tornerà sui blocchi anche Fabrizio Caporusso, secondo in 21.57 (-0.2) nella sua batteria: con una partenza aggressiva è al comando all’uscita dalla curva, poi viene sorpassato soltanto dal polacco Jakub Foremny (21.46).

400 - Tre pass conquistati per la finale e uno sfiorato nei 400 metri, con una serie di progressi cronometrici davvero notevoli. Al maschile cresce ancora Riccardo Fumagalli, protagonista di una brillante chiusura di gara: 47.32 per il brianzolo che riscrive di nuovo il personale, dopo il 47.68 vincente dei Tricolori di Molfetta, e diventa il quarto under 18 italiano di sempre dietro a Lorenzo Benati (46.85), Edoardo Scotti (46.87) e Marco Lorenzi (47.05), davanti al compianto Donato Sabia (47.36). L’azzurro si piazza terzo al traguardo, con il crono più veloce dei ripescati ma anche il quarto complessivo e quindi sabato (ore 19.10) non è vietato sognare. Peccato per il siciliano Daniele Salemi, fuori di appena quattro centesimi, autore però di un ottimo 47.58 (quarto nella sua semifinale) che aggiorna il proprio limite di quasi mezzo secondo. Ci saranno due azzurre nella finale femminile, entrambe al terzo posto e con i tempi di recupero, ma anche con pieno merito. La migliore stavolta è Giulia Macchi che continua la sua ascesa correndo in un 54.20 di gran valore per la categoria, quinta allieva di ogni epoca a livello nazionale: non era certo un caso il 54.53 della varesina alla rassegna tricolore. Corre in finale anche la sarda Laura Frattaroli che non riesce ad agguantare la seconda posizione, ma il 54.62 della campionessa italiana (54.23 a Molfetta) si rivela sufficiente per andare avanti.

SIEPI - Prosegue il buon momento del mezzofondo maschile: i due azzurri timbrano il biglietto per la finale dei 2000 siepi in apertura della mattinata di gare, dopo l’accoppiata di giovedì nei 1500 metri. Il primo a cogliere l’obiettivo è Riccardo Ambrosio che cerca di rimanere intorno al quarto posto, poi all’inizio dell’ultimo giro il varesino perde un paio di posizioni quando si accende la bagarre, ma chiude quinto in 5:54.90 nella batteria vinta dal ceco Adam Cervinka (5:53.00). Missione compiuta anche per il siciliano Luca Coppola: in testa nella prima parte, si ritrova sesto quando va in fuga il norvegese Haakon Sorstad (al successo in 5:54.97) e difende in volata il settimo posto con 5:57.58, l’ultimo che premia con la finale.

400HS - Pollice in su per gli specialisti dei 400 ostacoli, tutti qualificati per le semifinali. Al femminile Sofia Copiello vince la propria batteria in 1:00.26 e realizza il secondo crono del turno, perché soltanto la ceca Nina Radova fa meglio della vicentina con 59.82. Promossa anche Benedetta Falleti: terzo posto per la piemontese nella sua gara in 1:01.49. Al maschile Tommaso Ardizzone dopo una partenza cauta, dall’ottava corsia, emerge nell’ultimo tratto per aggiudicarsi il successo parziale. Non ci sta a perdere l’azzurro, al via con il pettorale blu del leader europeo stagionale, e in 52.77 sorpassa lo spagnolo Alex Ibanez (52.89). Deve lottare fino in fondo l’altro romano Diego Mancini che al fotofinish acciuffa il terzo posto con 52.86 ai danni del tedesco Liam Atwani, quarto con lo stesso tempo, dopo aver subito la rimonta del serbo Nebojsa Ilic (52.80) e alle spalle dell’irlandese Ethan Dewhirst (52.65).

MARTELLO - Nel gruppo A entra in gara Tommaso Mondello. Il martellista genovese, classe 2008, comincia con 63,51 al primo tentativo, seguito da un lancio a 59,00 per concludere con un nullo. Alla fine è quindicesimo, a un paio di metri dallo spartiacque del dodicesimo posto (il 65,36 dello spagnolo Aaron Corcoles) e quindi per andare avanti sarebbe servito un miglioramento del personale di 64,59. In tre sopra i settanta metri, comanda il greco Sotirios Gentekos con 71,55.

ASTA - Non superano lo scoglio della qualificazione le astiste. Per la trentina Ludovica Duchi c’è la misura di 3,60 ottenuta alla prima prova, come il 3,40 di ingresso, ma poi sono fatali gli errori a 3,75 mentre la veneta Sofia Gorgosalice valica 3,40 alla seconda e sbaglia tre volte a 3,65.

MULTIPLE - La seconda giornata dell’eptathlon si apre con Rita Manfredini che atterra a 5,79 (-0.7) nel lungo e spedisce il giavellotto a 38,40, Isabella Pastore salta 5,59 (-1.0) e lancia a 36,18 per migliorarsi di quasi quattro metri. In classifica, quando mancano soltanto gli 800 metri, tredicesima Manfredini con 4579 punti e diciannovesima Pastore a quota 4322.

SEGUICI SU: Instagram @atleticaitaliana | Facebook www.facebook.com/fidal.it | X @atleticaitalia



Condividi con
Seguici su:

Pagine correlate

 CAMPIONATI EUROPEI U18