U20 e U23. Il Piemonte cresce ad Agropoli
03 Giugno 2018Piemonte in crescita rispetto all'edizione 2017 dei tricolori u20 e u23. Buoni risultati in attesa delle convocazioni per Jesolo (Campionati del Mediterrano u23) e Tampere (Mondiali u20).
23 le medaglie conquistate complessivamente dagli atleti piemontesi ai Campionati Italiani Juniores e Promesse ad Agropoli (SA) nel fine settimana: sette ori (doppietta di Arese, Osakue nel disco, Capello, Sottile, Curtabbi, Olivieri), dieci argenti (Osakue nel peso, Cesarò, Zabarino, Prinetti Anzalapaya, Chiesa, Palmero, Chirilà, Travar, Ansaldi) e sette bronzi (Cerrato, Grandis, Nicolò, Chirivì, Riva, Boasso, Borello).
Un bottino positivo che migliora il risultato del 2017 quando la nostra regione tornò da Firenze con un totale di 15 medaglie di cui sei titoli italiani (doppietta di Osakue, Zabarino, Capello, Curtabbi, Arese).
Prossimi appuntamenti internazionali i Campionati del Mediterraneo U23 a Jesolo (9-10 giugno) e i Campionati Mondiali Juniores a Tampere (10-15 luglio). E proprio le prossime convocazioni sono l'obiettivo degli atleti. Soddisfazione nelle parole del FTR proprio in quest'ottica. "La nostra regione si conferma e, anzi, cresce rispetto allo scorso anno. Molti dei nostri atleti vestiranno la maglia azzurra già nel prossimo fine settimana a Jesolo. Sono categorie che si affacciano all'attività assoluta quindi aspettiamo molti dei protagonisti sia negli appuntamenti internazionali di categoria, sia nei prossimi appuntamenti nazionali istituzioniali."
JUNIORES. UOMINI. Ottimo risultato per Pietro Arese (S.A.F.Atletica Piemonte), unico piemontese autore di una doppietta ad Agropoli. Il torinese conquista infatti il titolo italiano sui 1500 metri in 3:53.18 e sui 3000 siepi in 9:09.10, crono quest’ultimo che migliora il suo primato stagionale (aveva 9:13.23) e avvicina il primato personale (9:08.67). Se sui 1500 il torinese ha già centrato il minimo per i Mondiali U20 di Tampere correndo a Ferrara in 3:45.96 (crono richiesto 3:48.00) sulle siepi ancora manca il pass, fissato a 9:02.00.
Dal mezzofondo arrivano poi altre due medaglie, entrambe di bronzo: quella di Andrea Grandis (Atl. Susa Adriano Aschieris) sugli 800 e quella di Nicolò Daniele (Atl. Canavesana) sui 1500. Grandis, al primo anno di categoria, si presentava ad Agropoli da campione italiano allievi in carica sul doppio giro di pista. Bella gara la sua, anche cronometricamente valida visto che lima il primato personale di circa 2 secondi fermando il cronometro a 1:51.35 (aveva 1:53.09); vicino il minimo per Tampere, fissato a 1:50.00. Dopo aver vinto l’argento sui 1500 nella categoria allievi, Daniele si conferma su un podio tricolore. Questa volta la medaglia è di bronzo, ma buono anche in questo caso il tempo, 3:54.12, primato personale di mezzo secondo (aveva 3:54.77).
Podio nella marcia per l’azzurrino Diego Chirivì (CUS Torino); l’allievo di Federico Tontodonati è terzo sui 10.000 metri in pista in 44:35.94, migliorando seppure di poco il primato personale (aveva 44:47.20).
Manca di poco la doppia medaglia Andrea Cerrato (Atl. Fossano ’75). Il campione italiano del decathlon conquista il bronzo sui 400 metri correndo in 48.87, dopo aver fatto segnare 48.57 in batteria ma nel lungo resta al quarto posto con un pur ottimo 7,37 (+1.2); rimandato quindi l’appuntamento con il 7,55 che vale il pass per Tampere che il cuneese aveva avvicinato a Torino lo scorso 20 maggio saltando 7,46 con vento contrario (-1.7).
ALTRI RISULTATI. Nono posto per Amanuel Falci (CUS Torino) sui 5000 metri in 15:31.95 mentre, sempre per il mezzofondo, sesta piazza per Marco Tagliente (S.A.F.Atletica Piemonte) sui 3000 siepi in 9:41.05.
Dalla marcia, oltre al bronzo di Chirivì, arriva il 10mo posto di Ettore Bertolini (CUS Torino) in 48:05.74 mentre il suo compagno di club Giorgio Giuliani è squalificato. Davide Sola (UGB) nel giavellotto chiude ottavo con un lancio da 51,03.
JUNIORES. DONNE. La medaglia forse più inattesa è quella di Milica Travar (Zegna). La biellese si migliora di 25 centimetri in un colpo solo e atterra a 6,15 metri: peccato per il vento, +3.7, che non consente di omologare il risultato. Ma Travar mette comunque a segno il primo balzo, regolare, sopra i 6 metri in carriera atterrando a 6,09 con vento entro i limiti (+1.9) e 6,01 (+1.0).
Sale sul podio anche un’altra biellese, Sara Zabarino (ACSI Italia Atletica), seconda nel giavellotto alle spalle della primatista italiana Carolina Visca. 51,35 metri la misura di Zabarino.
Un’altra medaglia dai lanci grazie a Claudia Andreea Chirilà (Atl. Strambino) che migliora di due posizioni il risultato del 2017 di Firenze dove fu quarta. 43,53 metri la sua misura che le vale anche il primato personale e il secondo posto.
Due medaglie, sempre d’argento, arrivano dal mezzofondo. Sui 5000 metri Michela Cesarò (CUS Torino) si arrende solo a Nadia Battocletti: 16:37.76 per la campionessa italiana, 16:42.13 per la torinese che ci crede fino alla fine. Ottimo risultato per lei che scende sotto il muro dei 17 minuti per la prima volta in carriera e migliora il proprio primato di circa 30 secondi. Dai 1500 metri arriva poi la medaglia di Elisa Palmero (Atl. Pinerolo), seconda in 4:26.58, suo secondo miglior tempo in carriera. Palmero con 4:25.85 ha già ottenuto il pass per i mondiali Juniores di Tampere (minimo fissato a 4:26.00).
Come per il compagno di club e di classe Cerrato, anche Alice Boasso (Atl. Fossano ’75) manca le due medaglie in due gare di pochissimo. La cuneese campionessa italiana di eptathlon è bronzo sui 400hs con 1:01.24 mentre sui 100hs è quarta in 14.23 (+3.0) dopo aver corso in batteria in 14.19 con vento regolare (+1.5), suo nuovo primato personale.
ALTRI RISULTATI. Resta ai piedi del podio sui 400 metri la vercellese portacolori della Bracco Atletica Letizia Tiso: 56.41 per lei in finale dopo aver corso 55.84 in batteria. Quarto posto anche per Anna Arnaudo (Atl. Saluzzo) sui 5000 metri in 17:41.34 e per Federica Pregnolato (S.A.F.Atletica Piemonte) nell’asta con 3,40; nella stessa gara è nona Gaia Bonessa (CUS Torino) con 3,20. Nello sprint finisce in pareggio il duello tra Martina Stanchi (S.A.F.Atletica Piemonte) e Virginia Schieda (Atl. Pinerolo). La prima si aggiudica la sfida sui 100 metri con 12.18 (-0.1) che le vale l’11mo posto mentre Schieda è 14ma in 12.26 (-1.0). Sui 200 metri invece meglio la pinerolese, 12ma in 25.09 (+3.1), davanti a Stanchi 17ma in 25.44 (+3.1). Sui 1500 metri Francesca Marangi Agostino (CUS Torino) è 10ma in 4:43.98, nona Marta Griglio (Atl. Saluzzo) sui 3000 siepi in 11:48.52. Sesta nell’alto Chiara Sala (Zegna) con 1,65, misura superata alla prima prova, poi fallisce i tre tentativi a 1,68. Dai lanci ottavo posto nel disco per Oghomwontiti Omozusi (Sisport) con 37,06 metri mentre nel martello Francesca Schena (CUS Torino) è nona con 46,27 (fuori classifica la compagna di club Elisa Foresta che fa tre nulli dopo aver conquistato agevolmente la finale con il primo lancio di qualificazione a 50,87).
PROMESSE. UOMINI. Non tradiscono i due azzurri campioni in carica, Matteo Capello (S.A.F.Atletica Piemonte) e Stefano Sottile (Fiamme Azzurre).
Il torinese Capello si aggiudica il titolo italiano dell’asta dopo aver vinto quello indoor, bissando così il tricolore di un anno fa a Firenze. Entra in gara a 5 metri, misura che supera al primo tentativo così come le successive 5,20 e 5,25. Il titolo è già suo ma l’obiettivo è la misura: tre tentativi a 5,45, misura che già ottenuta in sala quest’anno e che varrebbe il primato personale all’aperto, ma falliscono tutti e tre. Lo rivedremo con ogni probabilità ai Giochi del Mediterraneo U23 di Jesolo dove potrà nuovamente andare in cerca del risultato. Prenota un posto per Jesolo anche Stefano Sottile, campione italiano u23 di salto in alto; anche per lui una conferma dopo il titolo indoor. Il vercellese è autore di una gara lineare nella quale, anche nel suo caso, l’importante sembra la misura: ingresso a 2,06 superato agevolmente alla prima prova, così come 2,12 e 2,16, poi arrivano tre errori a 2,23 che gli sarebbe valso il primato personale outdoor (indoor vanta 2,24 saltato quest’anno).
Altra medaglia nella marcia grazie all’ossolano Stefano Chiesa (Atl. Cento Torri Pavia); specialista delle distanze più lunghe (20km e soprattutto 50km), conquista l’argento in 40:34.56 (pb migliorato di circa un minuto).
Sui 1500 metri bronzo per il cuneese Pietro Riva (Fiamme Oro) in 3:48.29.
ALTRI RISULTATI. Sfiora il podio nel giavellotto Luca Scaparone (Atl. Fossano ’75) con 63,28 metri. Doppio settimo posto per Gabriele Zani (S.A.F.Atletica Piemonte) nel lungo con 7,18 (-0.6) e nel triplo con 14,54 (+0.2). Settimo anche Brayan Lopez (Athletic Club 96 Alperia) che non interpreta bene la finale (50.22) dopo aver corso 47.42 in batteria. Nel mezzofondo ottavo Francesco Breusa (CUS Torino) sui 5000 metri in 14:30.95, sesto Riccardo Rabino (Atl. Saluzzo) sui 3000 siepi in 9:34.95. Sui 100 metri Alessandro Falcetto (S.A.F.Atletica Piemonte) è 12mo in 10.80 (-0.2).
PROMESSE. DONNE. Dopo il Golden Gala torna in pedana Daisy Osakue (Sisport) che, rientrata dagli States lo scorso martedì, già si porta a casa due medaglie tricolori. Nel disco, di cui è primatista italiana, regola facilmente le avversarie lanciando facile 56,10 metri; maggiore concorrenza nel peso dove è seconda con 14,59 metri. La rivedremo il prossimo fino settimana ai Giochi del Mediterraneo u23 a Jesolo.
Sulle siepi conferma il titolo di un anno fa Eleonora Curtabbi (CUS Torino); non trova concorrenza la torinese che chiude con 10:40.27. Sul podio anche Sara Borello (Atl. Canavesana), terza con il nuovo pb di 11:07.15.
Sui 400hs successo, come da pronostico, per la novarese Linda Olivieri (Atl. Monza) che chiude in 57.71, suo terzo tempo in carriera.
Argento nel martello per Lucia Prinetti Anzalapaya (Fiamme Gialle) che resta sotto i 60 metri (59,52 la sua misura). Medaglia dello stesso colore per la cuneese Martina Ansaldi (Atl. Brescia 1959) con 48:52.87 sui 10.000m con cui migliora nettamente il primato personale (51:10.92 il precedente).
ALTRI RISULTATI. Torna in pista un’altra studentessa di stanza negli States, Agnese Mulatero (Atl. Piemonte). Sui 100hs la portacolori dell’università del Nevada fa una buona batteria correndo in 14.29 (+3.1) poi cala in semifinale con 14.60 (+2.0). Meglio di lei in semifinale Noemi Cairo (S.A.F.Atletica Piemonte) che chiude in 14.58 (+2.0) a fronte di una batteria corsa in 14.42 (+2.4). Ancora ostacoli con il sesto posto sui 400hs della torinese Aurora Casagrande Montesi (CUS Parma) in 1:00.29 e il nono di Francesca Peretto (UGB) con 1:01.64. Nella marcia settima Elisabetta Bray (CUS Torino) con 55:34.46. Settima nel triplo Miriam Zanovello (CUS Torino) con 12,04 (+0.9). Quinto posto per la staffetta 4x400 del CUS Torino (Genero, Orecchia, Zanovello, Ardissone) con 4:00.95.
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