Udine è pronta per la sfida iridata



Ci si è messo l’inatteso tepore di una giornata di inizio autunno, a rendere la vigilia del Mondiale di Udine ancora più carica di attese. Domani, sull’asfalto della città friulana (percorso di mezza maratona, km 21,097), si assegneranno i titoli iridati di corsa su strada, in quella che può ragionevolmente essere considerata l’ultima manifestazione della stagione 2007. Il bel tempo cura lo spirito, e induce all’ottimismo anche gli atleti: perlomeno in tre correranno per segnare un grande tempo, non disdegnando l’opportunità di attaccare addirittura il record del mondo della distanza. I tre in questione – due uomini e una donna – sono gli atleti simbolo della manifestazione, piccole icone di una rassegna che lotta disperatamente per recuperare il credito perduto nei confronti dell’audience planetaria. Il campione uscente, l’eritreo Zersenay Tadesse (l’unico campione del mondo che l’Eritrea abbia mai avuto nella sua storia sportiva, in qualunque disciplina) potrebbe trovare dal confronto con il giovanissimo principe della specialità, il keniano Samuel Wanjiru (primatista del mondo in carica con il 58:33 realizzato nel marzo di quest’anno) le energie per avvicinare il limite, anche spronato dal premio aggiuntivo di 50.000 dollari previsto per chi ottenga il record domani. Sono loro, i protagonisti annunciati della gara di domani, in un lotto di corridori di primissimo piano. “Sto bene, sono pronto anche a battermi su tempi da primato”, il laconico commento del 21enne Wanjiru, atteso, dopo Udine, anche all’esordio sulla distanza doppia, il 4 novembre a New York. Tadesse è il ritratto della tranquillità: lui, iridato su strada nel 2006, e nel cross nel marzo di quest’anno (interrompendo la straordinaria catena di successi dell’etiope Kenenisa Bekele), non mostra emozione. Ora è una piccola stella, in molti si sono accorti del suo valore: anche la Onlus ItaliaEritrea, presente a Udine in questi giorni per presentare il progetto He.M.E.A, di supporto tecnico–medico in previsione dei Giochi di Pechino 2008. “So che tutti, nel mio paese, si attendono un bis, ma questo per me non è un peso”, dice rispondendo alle domande dei cronisti. Come non c’è ansia particolare in Lornah Kiplagat, l’olandese d’origine keniana che condivide con Tadesse il curriculum recente (campionessa uscente sia su strada che di cross). “Mi dispiace non aver potuto correre i Mondiali di Osaka per infortunio – dice – avrei voluto tentare la tripletta mondiale quest’anno, ma ora sto bene, ed eccomi qui. Punto a vincere, come sempre, e anche ad avvicinare il record (1h06:44, della sudafricana Elana Meyer, ndr), anche se devo dire che non mi piace il fatto che un eventuale record del mondo in questa gara valga esattamente la metà del premio destinato ai record centrati in pista. Non credo che sia questa la strada migliore per rilanciare l’attività su strada”. In apertura dell’incontro odierno con la stampa, il segretario generale della IAAF Pierre Weiss aveva invece sottolineato come l’istituzione di questo premio fosse un primo passo sulla strada di una possibile ripresa del dialogo. Per lui, chiamato a sostituire il presidente Lamine Diack, anche la spinosa questione Jones (“Stiamo studiando la situazione”, l'asciutto commento), destinata a diventare sempre più complessa per le innumerevoli implicazioni connesse alla restituzione dei tanti titoli conquistati in carriera dalla statunitense. A riportare il discorso su Udine, le parole di Franco Arese, presidente federale, che ha detto tra l’altro di augurarsi di chiudere al meglio, con questa manifestazione, “organizzata con passione, una stagione sicuramente positiva”. A completare il quadro della vigilia, l’attesa per la prestazione degli azzurri, chiamati a dare un segno della vitalità di un movimento passato dalla doppia vittoria della Coppa Europa di maratona (Goteborg 2006), ad un 2007 privo di segni indelebili. Difficile pensare di poter fare grandi cose a livello individuale, ma le squadre possono farsi valere, in un contesto comunque non semplicissimo. A fare da tifoso numero uno, anche il campione olimpico Stefano Baldini, vicino alla squadra fin dai giorni del raduno. LA SQUADRA ITALIANA Uomini Ottaviano Andriani (Fiamme Oro) Daniele Caimmi (Fiamme Gialle) Denis Curzi (Carabinieri) Ruggero Pertile (Assindustria Sport Padova) Giovanni Ruggiero (Forestale) Donne Anna Incerti (Fiamme Azzurre) Fatna Maraoui (Cover Sportiva Mapei) Claudia Pinna (Cus Cagliari) Renate Rungger (Jaky Tech Apuana) Vincenza Sicari (Esercito) Programma orario ore 10.30: Uomini ore 12: Donne. PREMI IN DENARO (in dollari USA) Individuale 1- 30,000 2 - 15,000 3 - 10,000 4 - 7000 5 - 5000 6 - 3000 A squadre 1 - 15,000 2 - 12,000 3 - 9000 4 - 7500 5 - 6000 6 - 3000 Bonus per il record del mondo $50,000. TV - La gara uomini verrà trasmessa in diretta da Rai Tre, mentre una differita di entrambe le competizioni sarà trasmessa da Rai Sport Satellite a partire dalle ore 22. Nella foto in alto, le stelle del Mondiale di Udine: da sinistra, Wanjiru, Kiplagat e Tadesse; in basso, la squadra azzurra di fronte al Castello di Udine (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)


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