Uguagliati: "Bene verso Barcellona"
Soddisfazione per il comportamento della squadra, ed anche per il rendimento delle punte in prospettiva Barcellona. Il Direttore tecnico Francesco Uguagliati ha riempito un taccuino intero di note, nel corso della due giorni dell'Europeo per Nazioni di Bergen. Prevalentemente di segno positivo. "La squadra nel complesso si è mossa bene - dice - e salvo alcuni casi, davvero limitati per numero ed anche per ricaduta sul risultato complessivo, mi pare che anche l'approccio alla manifestazione sia stato quello giusto. Lo spirito, la concentrazione, sono quelli che avevo richiesto per affrontare al meglio l'impegno. Certo, le condizioni ambientali difficili (temperatura mai superiore ai 16 gradi, vento teso in tutte e due le giornate, ndr) non hanno favorito l'ottenimento di risultati di rilievo in tutte le specialità, ma non era questo l'aspetto più importante, dal mio punto di vista". La squadra ha perso una piazza rispetto a Leiria 2009, finendo settima, seppure con più punti rispetto ad un anno fa e ad un passo dal quarto posto occupato dai francesi. "Nel programma della seconda giornata avevamo alcune gare dove obiettivamente non avremmo potuto ottenere di più: non è agli esordienti che avevo chiesto risultati decisivi. Dispiace però che qualche punto sia stato perso qua e là, ed in qualche caso anche per un atteggiamento abbastanza leggero. Credo che il quarto posto fosse alla nostra portata".
Il rendimento dei big, però, non lascia dubbi: promozione piena. "Sì, è vero, sono felice di come stia procedendo il cammino degli atleti chiamati a battersi per le medaglie. Antonietta Di Martino è stata superba. Salire a due metri con quel vento non era impresa facile, e infatti le altre, tutte avversarie di primo piano internazionale, non ci sono riuscite. Segno che lei è davvero in una condizione notevole, oltre che dotata di una straordinaria capacità di concentrazione. Ecco, è questo l'aspetto che più voglio sottolineare della Di Martino vista a Bergen: la sua capacità di rimanere sempre concentrata in pedana. Non ha mai perso di vista l'obiettivo". Anche Giuseppe Gibilisco si è ben comportato. L'impressione generale è che con un tentativo in più, quello comunemente assegnato dal regolamento (a Bergen si è gareggiato con la norma dei quattro errori massimi complessivi) quel 5,70 sarebbe stato passato. "Gibilisco ha dimostrato di essere sulla strada giusta. Può battersi alla pari con tutti, anche agli Europei. Se sta bene, come mi pare stia adesso, ha dalla sua anche la maturità per ragionare al meglio durante la gara". Lo sprint ha prodotto luci e ombre. Le prime, soprattutto al maschile. "La 4x100 ha dimostrato un elevato grado di affidabilità, e rimane il nostro obiettivo fondamentale di settore. Di Gregorio si è mosso bene nei 100 metri, ora per l'Europeo resta da definire lo schieramento nelle prove individuali, e gli Assoluti di Grosseto aiuteranno a dirimere la questione. Ripeto però che il nostro obiettivo primario rimane quello della staffetta: non mi pare che a livello continentale esistano margini per anteporre obiettivi personali, Bergen lo ha confermato in maniera chiara. Anche la 4x400 maschile può comportarsi bene, ed in questo caso il principio dell'obiettivo comune mi pare ancora più evidente". Libania Grenot, molto attesa, non si è invece espressa al meglio (52.97 nei 400, quarto posto finale), particolarmente condizionata - almeno così è sembrato - dalle condizioni atmosferiche, sia nella gara individuale sia nella staffetta. In quest'ultimo caso non riuscendo purtroppo a fare la differenza.
Altri azzurri sono riusciti ad esprimersi ai loro livelli, a cominciare da Fabrizio Donato. "Il suo percorso mi sembra fuori discussione. La gara di triplo, una delle più qualificate dal punto di vista della partecipazione generale, è stata ancor più complicata dalle condizioni ambientali. Nel mezzofondo, invece, credo che Elisa Cusma, che pure si è comportata molto bene (mettendosi a disposizione della squadra in ben due gare, 800 e 1500 metri, ndr) abbia bisogno di recuperare qualcosa in brillantezza. C'è ancora tempo, e ritengo si possa spenderlo proprio con questo fine. Bene Christian Obrist, che ha interprato con saggezza un 1500 metri davvero difficile per equilibrio tattico".
Da Bergen Uguagliati è rimasto in contatto continuo con Pescara, dove si sono svolti i campionati Junior e Promesse. "Si sono viste cose molto interessanti, soprattutto tra i più giovani. Con Antonio Andreozzi analizzeremo a fondo la rassegna nelle prossime ore, ma credo che anche il percorso verso il Mondiale Junior di Moncton stia procedendo come da programmi".
m.s.
Nella foto, il DT delle squadre nazionali, Francesco Uguagliati (Giancarlo Colombo/FIDAL)
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