Vallortigara-Dester, vigilia mondiale su Atletica TV
16 Marzo 2022A poche ore dal decollo dell’aereo che porterà in Serbia la squadra azzurra per i Mondiali indoor di Belgrado, il talk settimanale di Atletica TV accoglie Elena Vallortigara e Dario Dester. Il multiplista, venerdì mattina, sarà il secondo italiano a scendere in gara dopo la collega e compagna di allenamenti Sveva Gerevini, mentre la vicentina dovrà aspettare sabato mattina (alle 11.00) per la finale diretta del salto in alto. Insieme ai due atleti (entrambi dei Carabinieri) c’è la giornalista de La Stampa Giulia Zonca, in una puntata che ospita anche gli highlights della Festa del Cross di Trieste, un’intervista esclusiva di Nazareno Orlandi a Nadia Battocletti, Anna Arnaudo e Giovanna Selva e un messaggio di Alessia Trost. Tre nomi per il podio dell'eptathlon e dell'alto? Per Dario “Il canadese Damian Warner, l’americano Garrett Scantling e l’australiano Ashley Moloney”; per Elena: “L’australiana Eleanor Patterson, l’ucraina Yaroslava Mahuchikh e il terzo nome… lo tengo per me”.
GUARDA LA PUNTATA CON VALLORTIGARA E DESTER
ELENA VALLORTIGARA – “A Formia è stata una settimana molto proficua di lavoro tecnico, quello che mi mancava per crescere ancora. Sono entusiasta e francamente anche curiosa di scoprire dove potrò arrivare”. Per lei e altri tre atleti (le astiste Elisa Molinarolo e Roberta Bruni, e il lunghista Filippo Randazzo) la convocazione è arrivata sul filo di lana grazie alla posizione nel ranking mondiale. “Mi sono sempre qualificata ai grandi eventi ottenendo il minimo in pedana, ma quest’anno (con lo standard di accesso a 1,97 ndr) per la prima volta ho sfruttato il target number; in questo senso è stato decisivo il blocco di gare che ho fatto dopo Tokyo e sono felice di aver proseguito la stagione. Avevamo deciso che gli Assoluti indoor sarebbero stati la gara decisiva e l’1,92 di Ancona, seguito dopo una settimana dall’1,91 di Siena, mi ha dato fiducia per proseguire”.
Senese d’adozione, da fine 2016 si allena con Stefano Giardi. “La parola chiave dell’inverno è stata guarigione: il problema al bicipite ha condizionato la scorsa stagione, limitando anche l’ultima preparazione invernale che è stata lenta, senza avere la possibilità di alzare l’intensità. Solo nelle ultime settimane, quando ho capito di essere guarita, ho alzato il volume. Proprio perché non ho potuto saltare spesso mi sono trovata con una condizione molto buona accompagnata a difficoltà tecniche”.
Pensando ai Mondiali, il suo pensiero va subito all’Ucraina – nazione dalla grande tradizione nel salto in alto - e alle due altiste che saranno in pedana con lei, Yaroslava Mahuchikh e Iryna Gerashchenko. “Da quando è iniziato il conflitto mi sono sentita molto coinvolta, vicina alle mie colleghe che conosco molto bene. È stato difficile continuare ad allenarmi come se niente fosse e scendere in pedana agli Assoluti. Sarà un mondiale strano, senza Russia e Bielorussia, ma sono contenta di sapere che le ucraine ci saranno, è un’opportunità di dare risalto a cosa sta succedendo nella loro nazione. Partecipare, rappresentando l’Ucraina, è davvero un gesto di grande coraggio”. Riflette: “Ho sempre pensato che la politica non dovesse entrare nello sport, ma in queste settimane ho cambiato idea. Ho capito che lo sport rispecchia la società, non è un’isola, non sta sulla luna. Ha un valore sociale”.
Durante il talk arrivano anche un video messaggio, e due domande, dall’amica Alessia Trost. Vallortigara: “Per me è la prima nazionale senza Alessia (che si sta allenando a Berlino con Jan Keil ndr), le ho già detto che deve tornare prima di subito. Sì, la tengo sempre aggiornata sui miei lavori a maglia e ho già in mente cosa sferruzzare a Belgrado”. La trentenne nel 2018 ha superato 2,02, seconda azzurra di sempre. “Cosa mi porto in pedana? La sicurezza nei miei mezzi: sentirmi in grado di fare un buon risultato in maglia azzurra, come non ho mai fatto. Una certezza che mi tengo vicina e che può fare la differenza”.
DARIO DESTER – Il ventunenne, primo italiano oltre quota seimila nell’eptathlon (agli Assoluti indoor 2021, 6076 punti al termine di uno splendido duello con Simone Cairoli), è anche il primo azzurro nell’eptathlon nella storia dei Mondiali indoor. “Ho cercato con determinazione questa convocazione e a Belgrado voglio far meglio degli Euroindoor di un anno fa e anche degli Assoluti. Mi sono buttato alle spalle l’infortunio alla schiena che mi ha fatto perdere tutto dicembre e la prima settimana di gennaio: ottenere un buon punteggio a fine febbraio ad Ancona è stato quasi inaspettato. Devo ringraziare medici e fisioterapisti che mi hanno rimesso a nuovo, ogni giorno che passa mi sento meglio. Ora sto bene, non avverto più il fastidio e la settimana di raduno a Formia mi ha gasato”.
Un palcoscenico che affronterà insieme alla compagna di allenamento e concittadina Sveva Gerevini, convocata nel pentathlon. “Qualche ora prima della sua convocazione le ho scritto: ‘Controlla le liste perché ho un ottimo presentimento, ti chiameranno’. Sono davvero felice per lei, arriva da un anno molto difficile e si è riscattata alla grande. Questa doppia maglia azzurra è una soddisfazione enorme per il nostro gruppo di allenamento: io, Sveva e Pietro Frittoli, il nostro allenatore, lavoriamo insieme da tanti anni, anzi io ho scelto le prove multiple proprio a causa di Sveva. Ho iniziato col giavellotto ma ero veramente scarso, allora ho provato gli ostacoli e il salto in alto, e alla fine ho deciso di farli tutti. Perché no? I risultati sono arrivati e continuo a divertirmi sempre di più”.
Il decatleta perfetto? “È Ashton Eaton, incarna nel modo migliore l’essenza delle prove multiple. È simultaneamente un ottimo velocista, saltatore e lanciatore. Riesce a esprimersi a livelli eccellenti con facilità, come se ogni gesto fosse semplice. Ma io so quanto lavoro c’è dietro, cerco di farlo ogni giorno nei miei allenamenti”.
Anna Chiara Spigarolo
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