Van Niekerk ai confini della velocità
05 Luglio 2017di Giorgio Cimbrico
Ultima gara della serata di Losanna, i 400: dando un’occhiata ai migliori tempi stagionali degli iscritti, il peggiore è Wayde van Niekerk, 46.28, frutto di una sgambatina, di un allungo, nell’estate australe. Alla Pontaise, precedenti illustri:il record di Athletissima è 43.66, risale al 3 luglio 1996 e il padrone è Michael Johnson. Venne avvicinato nel 2014 da Kirani James, 43.74, in fondo a duello serrato con LaShawn Merritt, 43.92.
Per il momento Wayde si è dedicato ad altro, il giovanotto prossimo ai 25 anni (nato il 15 luglio 1992, venti giorni prima degli acuti barcellonesi di Quincy Watts) e che Usain Bolt ha indicato come erede: tra aprile e oggi, 9.94 sui 100; 20.10, 19.90, 19.84 su strada a Boston e 19.84 su pista a Kingston, nell’addio giamaicano del fulmine, sui 200; 30.81 sui 300, con la caduta dell’ultimo feudo rimasto a Michael Johnson.
Tre record personali e l’ennesima barriera infranta: dopo i 10, i 20 e i 44 secondi (forse anche i 43: tutto sommato il 43.03 di Rio vale 42.8-42.9 manuale), anche i 31 secondi sono caduti ai suoi piedi. O meglio, sotto i suoi fantastici piedi che sanno offrirsi come dinamiteri e eleganti. Aggraziato è un aggettivo che qualcuno può ritenere inadatto, ma è proprio quello che si attaglia al sudafricano, allenato da zietta Ans Botha.
E’ interessante annotare la sua progressione su 200 e 400, le distanze che vedranno la sua sfida londinese a chi aggraziato non era – Michael Johnson – e che condusse in porto due volte l’impresa, ai Mondiali di Goteborg 1995 e ai Giochi di Atlanta 1996, nella seconda occasione sgretolando il suo fresco record del mondo: 19.32 e 34 cents di progresso.
200m | 400m |
2013 20.84 2014 20.19 2015 19.94 2016 20.02 2017 19.84 |
2013 45.09 2014 44.38 2015 43.48 2016 43.03 |
Stimando Wayde il velocista più completo della storia (anche per la scarsissima frequentazione di Bolt con i 400) ma ritenendolo soprattutto un sublime e spericolato interprete del quarto di miglio, resta da annotare che il suo progresso nelle stagioni che vanno dal 2013 al 2016 è di 2 secondi e 6 centesimi, con parziali di 71, 90 e 45 e per una media di 68 centesimi. La domanda è: sottoposto, come ha detto lui, a sei giorni di pura e intensa competizione, con sei turni da affrontare, cosa ci si può attendere dal talento che ha visto la luce a Capetown o Kapstad?
Un innocente giochetto può essere quello di attribuirgli il 50% del miglioramento che ha saputo offrire tra la finale mondiale di Pechino, 43.48, e quella olimpica di Rio, 43.03. La metà di 45 è a palmi 23 e il risultato è 42.80.
Una previsione azzardata, oltre i confini della realtà anche alla luce delle fatiche che andrà ad affrontare? Probabile. Ma i freschi record personali su 100, 200 e 300 sono un eccellente sostegno, da affiancare alla scomposizione della sua fantastica galoppata alla cieca: 10.7-9.8 (20.5), 31.0 (10.5), 43.03 (12.0 e 22.5 sulla seconda metà).
La stagione della IAAF Diamond League 2017 per discipline
Le Diamond Races per meeting
IL SITO DELLA IAAF DIAMOND LEAGUE
SEGUICI SU: Instagram @atleticaitaliana | Twitter @atleticaitalia | Facebook www.facebook.com/fidal.it
File allegati:- ENTRY LIST/ORARIO
Condividi con | Tweet |
|
Seguici su: |