Veloci come il vento
11 Febbraio 2018Ad Ancona Chiara Gherardi e Lorenzo Benati superlativi sui 200. Francesco Pavoni campione nell’alto.
Veloci come mai prima, su quel giro di pista indoor che ha regalato loro all’unisono quella maglia tricolore vinta poco prima dal saltatore in alto Francesco Pavoni, a comporre un magico poker con il trionfo di Ivan De Angelis nella prima giornata. Chiara Gherardi (Studentesca Rieti Andrea Milardi) e Lorenzo Benati (Atl. Roma Acquacetosa) hanno voluto fare le cose in grande, lasciando il proprio marchio a fuoco su questa edizione dei Campionati italiani indoor Allievi/e, protagonisti indiscussi con prestazioni “super” sui 200 metri.
Tutto era iniziato nelle qualificazioni in mattinata, dove era stato di gran qualità il botta e risposta tra la sarda Dalia Kaddari e la velocista romana, con Kaddari a sfiorare con 24.22 proprio il primato in sala di Chiara Gherardi (24.18), ottima a sua volta nella progressione che la porta a dominare batteria 3 in 24.34. Alle loro spalle notevole anche il 24.77 di una pimpante Alessia Cappabianca (Esercito Sport&Giovani) quarta ieri nei 60 metri. Duello annunciato Kaddari-Gherardi dunque in finale, con le due collocate vicine di corsia in esterno. Una sfida vissuta al massimo dei giri, con Chiara Gherardi che non ne vuole sapere di farsi sfuggire il titolo dalle mani: è lei a tagliare per prima il traguardo con la nuova migliore prestazione italiana di 24.07, 1 decimo esatto meglio dell’avversaria. In terza posizione si difende alla grande Alessia Cappabianca, finalmente sul podio (24.81) dopo la delusione del quarto posto di ieri. I 200 metri sono questione laziale in questa seconda giornata di gare al Palaindoor, visto che al maschile la velocità prende le fattezze del giovane Lorenzo Benati (Atl. Roma Acquacetosa) all’esordio nella rassegna tricolore eppure già in grado di vestire i panni di atleta da battere.
In mattinata il ragazzone romano tirava fuori dal cilindro un 21.98 che scavava un solco sensibile su tutti gli altri, tra i quali l’ottimo Marco Ricci (Atl. Velletri) secondo crono in batteria con 22.55, e gli altri due laziali Claudio Bisegna (Studentesca Rieti A. Milardi) e Andrea Campisano (Fiamme Gialle Simoni) qualificati per la finale 2. Ma l’attesa è tutta per Benati, perché la sensazione è che possa tirar giù parecchi centesimi ancora sul suo giro di pista. Nulla di più vero, allo sparo la sua azione è vigorosa, fantastico il lanciato, lontanissimo da tutti gli altri trionfa in uno straordinario 21.79, terzo di sempre in Italia ora il primato nazionale di Andrew Howe è molto più vicino (21.61 ndr). Secondo posto per Marco Ricci (Atletica Velletri) che porta il personale al coperto a 22.46, non male neanche Claudio Bisegna, vincitore in 22.81 della finale 2, con Andrea Campisano a chiudere in 22.96.
Giri veloci in pista, ma anche in pedana non sono mancate le soddisfazioni per l’atletica laziale, tutto merito di quel giovane che a Cles in autunno si laureava campione italiano cadetti. Oggi Francesco Pavoni (Esercito Sport&Giovani) messo alla prova nel salto in alto riusciva a confermare le aspettative della vigilia, centrando il titolo italiano con uno splendido 2,01 saltato al primo tentativo prima di fallire i tre 2,03. Per il saltatore romano una grande affermazione in continuità con quanto fatto lo scorso anno, al vertice nazionale della specialità.
Sui 1000 metri un altro podio di valore arrivava da Livia Caldarini (Studentesca Rieti A. Milardi), ottima seconda in 2:59.02, al termine di una gara corsa con testa e determinazione in scia alla lombarda Sophia Favalli, quasi riacciuffata da una progressione vigorosa che l’ha portata via dalle altre per tornar sotto alla neo-campionessa italiana. Nel chilometro maschile il miglior piazzamento lo ha messo a segno Federico Nobili (Fiamme Gialle Simoni) quinto in 2:37.39, davanti a Massimo Flamigni (Runners Ciampino) bravo a riprendersi dopo un cedimento vistoso nella seconda parte di gara (2:37.57). Ottavo posto quindi per Tiziano Polzoni (Fiamme gialle Simoni) in 2:39.20.
Lotta per il podio nel salto triplo Federica Ottoveggio (Fiamme Gialle Simoni) 12,19, brava ad aggiungere centimetri al proprio personale, per chiudere onorevolmente al quarto posto, non distante dal podio. Nel getto del peso Damiano Ferrari (Atletica Futura Roma) è rientrato nel lotto degli otto finalisti del peso con un miglior lancio da 13,95. Negli ostacoli quindi si è distintaMatilde Biella (Acsi Italia) settimo tempo in batteria con 8.94.
In coda di manifestazione infine podi di qualità anche in 4x200 con Atletica Roma Acquacetosa (Lorenzo Benati, Michele Parisi, Luca Mastrangeli, Marco De Santis) al successo sul quartetto della Studentesca Rieti Andrea Milardi (Riccardo Giordano, Claudio Bisegna, Edoardo Casa, Michele Esposito), rispettivamente in 1:31.23 contro 1:31.58. Sabine in evidenza al femminile con il secondo posto di Ginevra Ricci, Livia Caldarini, Cecilia Rinaldi e Chiara Gherardi, al traguardo in 1:43.31 battute solo dal record italiano delle lombarde dell’Atl. Lecco, con Acsi Italia Atletica (Francesca La Greca, Matilde Biella, Carolina Parente, Alice Truzzi) al terzo posto in 1:43.47.
Nelle classifiche per società vittoria in extremis al maschile per l'Atletica Roma Acquacetosa, su Atletica Livorno e Studentesca Rieti Andrea Milardi, che ottiene anche un prezioso terzo posto femminile, utile a garantire una posizione di testa nella classifica generale donne in vista dell'ultimo atto agli Assoluti.
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