Venezia: a Shami vittoria e titolo militare
La ventesima edizione della Venicemarathon non è sfuggita ai pronostici della vigilia. Il primo risultato ottenuto dalla gara veneta è che non è stata il solito monologo keniano, anzi. La prova è stata incerta fino all’ultimo, tanto da promuovere sul podio un tris di tutto rispetto. La vittoria è andata a colui che, in virtù delle ultime uscite, era accreditato come il favorito della vigilia, il qataregno Hassan Mubarak Shami che ricordiamo qualche settimana fa aver perduto di un nulla il titolo mondiale di mezza maratona, beffato dal tanzaniano Joseph proprio sullo striscione conclusivo. A Venezia la maratona di Shami, pupillo di Renato Canova, è stata condizionata nella prima parte da un bisogno fisiologico che l’ha costretto a una sosta e a un lungo inseguimento, proprio mentre davanti era Giuliano Battocletti a impostare il ritmo. Il corridore trentino, che sta preparando il suo esordio in maratona a New York, ha tirato il gruppo come concordato fino al 25. km, transitando poco sopra l’ora e 4 minuti alla mezza maratona. Dietro di lui tutti i favoriti della vigilia, compresi i due azzurri Francesco Ingargiola e Denis Curzi. Shami, che aveva accumulato fino a 25 secondi di ritardo, all’ingresso sul Ponte della Libertà era al comando con tre rivali, che ha piantato con uno splendido allungo, proprio quando Ingargiola, che sognava il terzo titolo mondiale militare, ha dovuto lasciarlo andare. L’ultimo a cedere è stato il keniano Paul Lokira, alla sua terza maratona dopo le vittorie di Reggio Emilia 2004 e Padova 2005, che si è confermato uno dei più promettenti talenti della specialità vista la sua giovane età. Shami come detto ha preso l’iniziativa nella parte più dura del percorso, poi ha tirato il fendente decisivo sui tredici ponti che caratterizzano l’ultima parte del percorso lagunare. Il suo tempo finale, 2h09:22 è di grande rilievo, e costituisce il secondo crono di sempre a Venezia. Lokira ha chiuso in 2h10:18, sette secondi meglio di Ingargiola, che ha realizzato, alla sua terza maratona stagionale dopo Roma e la vittoriosa Ravenna, il suo secondo risultato di sempre, pilotando oltretutto la squadra italiana alla conquista del titolo mondiale militare (quello individuale è andato a Shami) e ipotecando una maglia azzurra per i prossimi Europei di Goteborg. Nella prova femminile vittoria per keniana Kimuria in un ottimo 2h28:42, un successo mai messo in discussione quello dell'atleta africana finita vicino al suo tempo, 2h28:18 con il quale fu seconda a Berlino 2003. La Kimuria si è anche vendicata della slovena Javornik, che l’aveva battuta lo scorso anno ad Amsterdam: questa volta l’atleta dell’Est è finita terza, preceduta anche dall’etiope Aman. Quarta Marcella Mancini, il cui tempo, 2h35:37, non è pari alle sue aspettative. Dal punto di vista organizzativo la ventesima edizione della corsa veneta è stata un pieno successo, con i suoi 6.500 iscritti e 5.449 arrivati, un progresso del 4% rispetto allo scorso anno. La nebbia presente per tutto il sabato e alla domenica mattina si è dissolta in occasione della gara: la Venicemarathon ha evidentemente buoni santi in Paradiso… RISULTATI Uomini: 1. Mubarak Hassan Shami (Qat) 2h09:22; 2. Paul Lokira (Ken) 2h10:18; 3. Francesco Ingargiola 2h10:25; 4. Alexandr Kuzin (Ukr) 2h10:54; 5. David Kirui (Ken) 2h12:21; 6. Henry Tarus (Ken) 2h12:46; 7. Denis Curzi 2h13:52; 8. John Ngeno (Ken) 2h14:19; 9. Paul Kipkemei Kogo (Ken) 2h14:22; 10. Alel Saleem Yaqoot (Bah) 2h15:27. Donne: 1. Emily Kimuria (Ken) 2h28:42; 2. Leila Aman (Eth) 2h31:10; 3. Helena Javornik (Slo) 2h32:13; 4. Marcella Mancini 2h35:37; 5. Inga Juodeskiene (Lit) 2h50:12. Mondiale militare a squadre: 1. Italia 6h42:25; 2. Qatar 6h45:45; 3. Brasile 6h59:31.
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