Viareggio, l'Italia vince il triangolare, Howe a 2
L’attesa era tutta per lui. E Andrew Howe non ha deluso, centrando allo Stadio dei Pini di Viareggio, nel corso dell'incontro internazionale tra Italia, Francia e Russia, l’appuntamento con la vittoria e con il cronometro nei 200 metri del rientro dopo l'infortunio. Una discreta partenza, una curva di grande intensità, un buon innesto in rettilineo, e un finale in folle, quando la tensione muscolare ha cominciato a farsi sentire forte. Risultato finale, 20.52, miglior prestazione italiana dell’anno, e una chiara iniezione di fiducia. Andrew è tornato, e questa è la miglior notizia che il triangolare di Viareggio poteva dare all’atletica italiana. “Sì, sono contento – dice il reatino – l’emozione era forte, e le condizioni qui non erano il massimo. Molta umidità, è difficile correre così, ma il 20.52 è anche più di quanto mi aspettavo. Con mamma Renèe contavamo di arrivare a 20.80, o giù di lì. Quindi, il resto è tutto di guadagnato. Prima dei Mondiali vorrei correre un altro 200, su una pista veloce e in condizioni migliori, per limare ancorfa qualcosa a questo tempo. Non ci sono gare, è vero, ma cercheremo di organizzarne una a Rieti, dove di solito tutto gira a meraviglia”. Assunta Legnante è l’autrice del risultato di magior rilievo tecnico. Il suo 18,80 nel peso (serie: 18,06; 18,80; N; N; 18,29; N) è la dodicesima prestazione mondiale 2005, a voler dire che, con un lancio del genere ai Mondiali, calcolando anche i consueti in-out di presenze, l’accesso alla finale può diventare un sogno conc oncrete possibilità di realizzazione. Concentrata, decisa in pedana, assai più fluida nel gesto, l’azzurra ha mostrato una condizione davvero positiva: segnale importante in chiave iridata. La leadership nazionale è tornata nelle sue mani, dopo che Chiara rosa l’aveva fatta sua, scombinando gli equilibri consolidati, con il 18,71 di Bressanone. Brutte notizie dagli ostacoli: Andrea Giaconi, apparso peraltro abbastanza duro sulle prime barriere, si è fermato, accasciandosi al suolo, tra la settima e l’ottava: un problema muscolare alla coscia destra, la cui entità sarà chiarita solo nelle prossime ore. Per lui, che è selezionato per i Mondiali, la questione è comunque seria. Non è seria, ma certamente non esaltante, la vicenda dell'alto maschile, dove i nostri non salgono oltre i 2,24 (Bettinelli), e dove Nicola Ciotti incappa in una brutta serata, infilando tre nulli alla misura di entrata, 2,20. Segnali di fumo dalla tribù dell’asta al femminile. Dopo il bronzo della Scarpellini agli EuroJuniores, anche Anna Giordano Bruno è sembrata scuotersi, e si è migliorata fino ai 4,20 della miglior prestazione italiana 2005. Questa la progressione dell’italiana: 4,00 alla seconda prova, 4,10 alla prima e 4,15 ancora alla seconda, prima del 4,20, superato alla terza prova. Vittoria alla russa Kiarishova (4,30), con la Giordano Bruno terza. La staffetta 4x100 maschile era attesa ad un test d’efficienza dopo il raduno al Terminillo. Nell’aria umida di Viareggio, il quartetto si è mosso discretamente, realizzando un 38.94 (buono per la vittoria) che va letto soprattutto alla luce delle non esaltanti condizioni atmosferiche. Reattivo Verdecchia, eccellente Collio, buoni Torrieri e Kaba Fantoni, con l’ultimo cambio però con un testimone che ha probabilmente perso qualcosa in velocità. Secondo posto, con 39.88, per il secondo quartetto italiano (Di Gregorio, Donati, Cavallaro e Attene). Le donne, prive di Calì e Levorato, hanno corso in un normale 44.65 (Sordelli, Bellanova, Grillo, Tomasini). Ha fatto bene anche Elisa Cusma: ovvero, è piaciuto il fatto che si sia imposta, seppur in un tempo poco significativo (2:04.99). La gara è stata in un paio di momenti abbastanza “scombinata”, ma l’azzurra è in piena forma, e si vede. Vittorie anche per Mimmo Caliandro nei 3000 metri (8:02.50), Cristiano Andrei nel disco (60,10), Stefano dacastello nel lungo (7,68), e Zahra Bani nel giavellotto (58,04). Agnes Tschurtchenthaler ha fatto un nuovo passo avanti nel suo apprendistato sulle siepi. A Viareggio, malgrado la temperatura ancora elevata, è riuscita a migliorarsi, portando il suo limite personale a 10:01.09 (terzo posto, vittoria alla russa Didorchenkova, 9:43.84), confermando la già sua seconda miglior prestazione italiana all-time. Certo, il passaggio sulle barriere è decisamente migliorabile, ma in mezzo, l’altoatesina corre con sempre maggiore sicurezza. Piace anche la coppia siciliana Cavallaro-Di Gregorio nei 100 metri: l’ex campione d’Europa junior dei 200 corre in 10.42 (vento +.04, secondo posto per l’azzurro dietro il russo Volkov, 10.36), Di Gregorio si conferma a 10.45 (terzo). Andrea Barberi, invece, si perde nel rettilineo conclusivo, dopo tre quarti di gara corsi davvero molto bene: nei cinque metri finali il francese El Haouzy lo beffa, precedendolo per soli due centesimi (46.22 a 46.24). Il giro di pista al femminile premia la russa Natalia Nazarova in 52.17, con le azzurre Daniela Reina (54.10, terza) e Virna De Angeli (54.44, quinta) a lottare più indietro. L'Italia vince l'incontro al maschile, mentre è seconda alla Russia tra le donne. Queste le classifiche: uomini, 1. Italia 103, 2. Russia 86, 3. Francia 78; donne, Russia 122, Italia 79,5, Francia 70,5. Totale, Russia 208, Italia 182,5, Francia 148,5. File allegati:
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