Weltklasse: 60 anni di storia e di record
23 Agosto 2017Nell'albo d'oro del meeting di Zurigo 24 primati del mondo
di Giorgio Cimbrico
In sessant’anni il Weltklasse di Zurigo ha prodotto 24 primati mondiali e ha finito per costruirsi una formidabile “tavola” di record del meeting, spesso difficili da attaccare quanto i picchi assoluti. Sufficiente pensare al blocco di distanze che vanno dai 400 al miglio: 43.29 di Butch Reynolds, 1:41.24 di Wilson Kipketer, 3:26.45 di Hicham El Gerrouj, 3:45.13 di Nourredine Morceli. Quanto alle donne, le citazioni coinvolgono il 21.66 di Merlene Ottey e il 7,39 di Heike Drechsler.
Dando un’occhiata al programma e al cast del prossimo 24 agosto sono tre le gare in cui può tremare la migliore prestazione ottenuta al Letzigrund mentre in un quarto caso il record del meeting è dato per scontato, con progresso abissale.
3000 siepi donne: il 9:24.97 dell’etiope Etenesh Diro Neda risale al 2012 e, oltre che a subire un radicale cambiamento, andrà di pari passo al tentativo di rivincita (o vendetta?) delle kenyane Chespol, Kiyeng e Jebet (ceduta al Bahrain) nei confronti di Emma Coburn che negli anni a venire verrà ricordata come la Francesco Panetta delle siepi in rosa.
800 donne: l record del Weltklasse è 1:55.19 di Maria Mutola annata ’94. Curiosamente la mozambicana proviene dallo stesso territorio in cui ha visto la luce Caster Semenya: a dividere il Sudafrica dalla vecchia colonia portoghese, il fiume Limpopo. Semenya, uscita da Londra con il titolo degli 800 e il bronzo negli improvvisati 1500, proprio a Londra ha ancora ritoccato ancora il suo record personale: 1:55.16. Fornendo, al solito, l’impressione di essere pronta per altri livelli cronometrici.
Giavellotto uomini: nell’edizione 1995 il tedesco Raymond Hecht lanciòla nuova lancia a 92,28. Dopo 22 anni Hecht (che chiuse la carriera con 92,60) deve guardarsi dall’attacco di due connazionali, Johannes Vetter e Thomas Rohler che quest’anno, con 94,44 e 93,90, lo hanno fatto scendere dal trono di Deutschland insediandosi al secondo e la terzo posto nella all time. Rohler, fuori dal podio di Londra, potrebbe avere spalla e braccio elettrici.
Alto uomini: una sola volta Charles Austin, olimpionico ad Atlanta ’96, riuscì a scavalcare l’asticella a 2,40: capitò il 7 agosto 1991 al Letzigrund e quel record, che è anche primato Usa, è uno dei più vecchi nella rinomata vetrina zurighese. Mutaz Essa Barshim è reduce dalla vittoria nei Mondiali e dal 2,40 di Birmingham, una decima ascensione che, per numero di voli, lo pone dietro soltanto a Javier Sotomayor e lo conferma assiduo ad altissime quote: 2,40 o più per la quinta stagione consecutiva.
Il gesto che il fuscello del Qatar ha compiuto domenica all’Alexader Stadium di Birmingham (“non sto giocando: l’asticella me la porto davvero a casa”) merita una modesta proposta. All’atleta dei concorsi (in inglese, field) che compie un’impresa dovrebbe essere offerta in regalo l’asticella, l’asse di battuta (plastilina intatta compresa), l’attrezzo. Non viene omaggiato con il pallone (tondo e ovale) il giocatore che segna tre gol o tre mete? L’oggetto sarebbe più gradito di coppe o trofei e con il tempo diventerebbe un catalizzatore di graditi ricordi.
Tabella di prestazioni per ricevere l’omaggio
Salto in alto 2,40 e 2,03
Salto con l’asta 6,00 e 4,90
Salto in lungo 8,60 e 7,05
Salto triplo 18,00 e 15,00
Getto del peso: 22,00 e 20,50
Lancio del disco 70,00 e 70,00
Lancio del martello 81,00 e 79,00
Lancio del giavellotto 90,00 e 69,00
Se chi corre o supera ostacoli (track), avrà delle rimostranze, gli organizzatori potranno offrire un pezzetto di pista. Autentica.
IL SITO DELLA IAAF DIAMOND LEAGUE
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