World Relays, gli azzurri ''Sogno olimpico''

01 Maggio 2021

Le emozioni della squadra italiana nelle interviste video dopo la conquista di cinque finali su cinque alle World Relays di Chorzow, in Polonia.

Chorzow, Polonia. Per l’Italia dell’atletica sono ore decisive: in due ore e mezza, la squadra del DT Antonio La Torre si gioca una partita fondamentale in chiave olimpica. Nel primo turno delle World Relays le staffette azzurre realizzano uno storico en-plein, la missione del “5 su 5”: portare cinque staffette su cinque alle Olimpiadi di Tokyo. 

4x400 MISTA, IL QUINTO SIGILLO
“I miei compagni sono stati troppo bravi – racconta Davide Re - e mi hanno privato del piacere di lottare gomito a gomito con i miei avversari: quando ho ricevuto il testimone, non ho dovuto far altro che gestire il vantaggio. Hanno fatto un ottimo lavoro”. Edoardo Scotti: “Sono molto contento di aver fatto partire questa staffetta nel modo migliore. Il freddo mi aveva davvero preoccupato, ma avevano ragione loro: se ci sei di testa, se sei concentrato, il freddo non lo senti. È stato così”. Chiude Giancarla Trevisan con una frase studiata ad hoc – da lei che è cresciuta a Laguna Beach - per ringraziare i compagni: “Grazie a voi. Ho corso con tutta la mia energia, e sono emozionata di essere qui con voi”.



4X100 UOMINI, BRIVIDI PENSANDO A TOKYO
Marcell Jacobs: “Finale, pass per Tokyo, qualificazione per Eugene 2022. Abbiamo portato a casa gli obiettivi di questa sera - correndo e cambiando bene - ma sappiamo che è solo il primo passo. Il freddo ha fatto patire tutti, speriamo che domani il meteo sia più gentile”.

“Non dico che mi sto per commuovere – dice Filippo Tortu - però sapere che fra qualche mese sarò a Tokyo con i miei compagni… diciamo che mi emoziona. Certo, la mia sfida con Simbine in ultima frazione, ma quello a cui pensa stasera è il risultato che abbiamo fatto insieme. Arriviamo da tre settimane di ottimo lavoro in raduno: non solo noi quattro ma tutto il gruppo, compreso di Federico Cattaneo, Antonio Infantino, Roberto Rigali, sotto l’ottima guida del professor Di Mulo e di Giorgio Frinolli. Comunque vada a finire domani sera, ci hanno portato fin qui facendoci crescere”. Fausto Desalu: “La pista è molto veloce ma abbiamo patito le condizioni atmosferiche, come tutti. Personalmente ho corso un po’ in frequenza, non mi sono fidato di aprire la falcata come avrei dovuto. Possiamo migliorare”. Davide Manenti: “Cambi decisamente riusciti, ma si può ancora migliorare”.



4x400 DONNE, "PRONTE ALLA BATTAGLIA"
La squadra italiana parte con il piede giusto alle World Relays di Chorzow. Le prime a scendere in pista sono le quattro azzurre della staffetta del miglio. Raphaela Lukudo, Eleonora Marchiando, Petra Nardelli e Ayomide Folorunso conquistano la finale di domani – e l’anelato pass per i Giochi Olimpici di Tokyo – con il primo tempo dei ripescaggi. Raphaela Lukudo riassume bene lo spirito delle quattro: “Siamo scese in pista pronte alla battaglia. Sapevamo che ci sarebbe stato da lottare con il coltello fra i denti e avevamo il sogno della qualificazione diretta. E ognuna ha fatto la sua parte. Il crono è buono ma siamo pronte a limarlo nella finale di domani. Personalmente sono sollevata, perchè ereditare la prima frazione da Benedicta (Chigbolu ndr) è un compito impegnativo che volevo onorare con tutte le mie forze”. Eleonora Marchiando: “Ho corso per la prima la seconda frazione, che va sempre gestita con attenzione, e sono felice di essermi trovata così bene. L’attesa dei risultati delle altre due batterie è stata snervante, ma ora sorridiamo”. Sorride anche la debuttante Petra Nardelli: “Sono super orgogliosa di far parte di questa squadra, è stato bellissimo”. Ayomide Folorunso festeggia in pieno stile Ayo: “Ce l’abbiamo fatta, andiamo a Tokyo! Domani c'è una finale da correre, ma ora siamo molto più sollevate” .


4X400 UOMINI, "ABBIAMO LOTTATO"
“Il polacco – racconta Vladimir Aceti, l’ultimo frazionista - mi ha superato poco dopo il passaggio del testimone, ma in queste situazioni la mia forza è sapermi incollare al mio avversario, senza cedere un centimetro. Sono rimasto lì fino all’ultimo rettilineo quando è partita la volata e ho avuto la meglio. Vediamo se domani ci saranno cambi nelle formazioni, mi aspetto tanto agonistmo e una finale divertente”. Brayan Lopez a 24 anni è il più vecchio del quartetto: “…e sto diventando un veterano della terza frazione, corro sempre questa”. Alessandro Sibilio: “La seconda frazione è sempre delicata, si taglia fino in prima corsia e bisogna decidere dove mettersi in relazione agli avversari. Io mi sono posizionato alle spalle del polacco e ho tenuto all’esterno, e poi dietro, il tedesco”. A Lorenzo Benati, 19 anni appena compiuti, è spettato invece il compito di lanciare il quartetto: “Pensavo di aver fatto un po’ di atletica, di aver visto i grandi eventi ma mi sbagliavo. L’ho capito quando sono entrato allo stadio… una sensazione che non avevo mai provato prima”.

4X100 DONNE, "MISSIONE COMPIUTA"
“Saper portare il testimone all’arrivo in una gara con diverse imperfezioni come quella di oggi – riflette Irene Siragusa - è sinonimo di maturità, e dimostra il grande lavoro che è stato fatto su questa staffetta”. Anna Bongiorni: “Uscite dalla call room abbiamo trovato… l’inverno. Questa sera non cercavamo il tempo, ma la qualificazione, e l’abbiamo portata a casa. Domani è un altro giorno e vogliamo migliorare, per dire a tutti che per la finale olimpica dovranno fare i conti con noi, con l’Italia.”Johanelis Herrera: “Siamo felicissime. I cambi sono da migliorare, ma non vediamo l’ora di essere ai Giochi”. Gloria Hooper: “Abbiamo ancora un ampio margine, dettagli da migliorare per abbassare il crono di oggi”.

LE FOTO (di Giancarlo Colombo/FIDAL) - WORLD RELAYS, LE BIO DEI 28 AZZURRI

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