ZURIGO, IL VENETO CORRE: TONIOLO E VIOLA DA APPLAUSI

16 Agosto 2014

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Zurigo_Toniolo con camp_resizeIl Veneto corre, eccome se corre. Dopo il quinto posto di Federica Del Buono nei 1500, dagli Europei di Zurigo arrivano applausi per le specialiste nostrane della corsa prolungata. La quinta (e penultima) giornata di gare è iniziata nel segno della maratona femminile, con Valeria Straneo che ha bissato l’argento conquistato l’anno scorso ai Mondiali e l’ottima squadra azzurra arrivata alla vittoria nella Coppa Europa di specialità.

Con Straneo (2h25’27”, seconda), Incerti (2h29’58”, sesta), Ejjafini (2h32’34”, dodicesima), Quaglia (2h32’45”, quattordicesima) e Console (2h43’40”, quarantesima), c’era anche la vicentina Deborah Toniolo (foto), arrivata sedicesima in 2h33’02”, dopo una gara giudiziosa su un percorso ricco di insidie.

“E' bellissimo fare parte di questo terzo successo in Coppa Europa – ha commentato la vicentina della Forestale -. Me la sono proprio goduta, c'era tanto pubblico e ho corso bene. Il percorso era impegnativo. Ho fatto una gara in rimonta, ma mi è mancato il finale. Ora corro da mio marito Giovanni (l’ex azzurro Ruggiero, ndr) e dalla piccola Giorgia che tra un po' compirà due anni. Oggi era qui anche lei".

Oggi è stata anche la giornata della trevigiana Giulia Alessandra Viola, ottava nei 5000 in 15’38”67. Un piazzamento inatteso (l’atleta delle Fiamme Gialle partiva con il sedicesimo tempo di accredito su 17 atlete), accompagnato dal nuovo personale (un secondo e mezzo di progresso). Per Giulia la conferma di una stagione da incorniciare. Ed è curioso che il suo nuovo primato sia giunto in una gara lentissima (6’25”46 ai 2000, 9’40”24 ai 3000), che solo nel finale ha regalato emozioni.

"Puntavo ad un piazzamento tra il sesto e l'ottavo, con il primato personale – spiega la trevigiana, già settima nei 1500 agli Euroindoor del 2013 -. Sono arrivati tutti e due, anche se, con il ritmo lento dei primi passaggi di gara, temevo che il tempo non venisse. Quando c'è stato lo strappo poco dopo l'ultimo 1000, non sono riuscita ad agganciare subito le altre che partivano. Via via che recuperavo posizioni, però, mi sono caricata, superando avversarie più accreditate di me. Stavo bene, non potevo non chiudere forte”.

Europeo da dimenticare, invece, per Matteo Galvan. Dopo la deludente prestazione offerta nella gara individuale, il vicentino è tornato in pista con la 4x400, che non è riuscita a superare il turno, giungendo sesta nella sua batteria e undicesima in totale (3’04”76). Galvan, schierato in quarta frazione, ha ricevuto il testimone dal poliziotto Isalbet Juarez, schierato in extremis dopo l’infortunio subito in riscaldamento da Davide Re.



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