“Europei con prestazioni di altissimo livello”

12 Giugno 2024

Malagò: “Mei un bravo presidente, i risultati non arrivano da soli”. Nepi Molineris: “L’atletica motore di un cambiamento nella visione dello sport”. Karamarinov (EA): “Congratulazioni all’Italia”

di Cesare Rizzi

Europei di Roma 2024 promossi in chiave internazionale e per l’atletica italiana. È uno spunto emerso dalla conferenza stampa di chiusura manifestazione allestita da European Athletics e dal comitato organizzatore locale nel pomeriggio di mercoledì all’interno dello stadio Olimpico, che ha visto tra i relatori il presidente e l’amministratore delegato di European Athletics, Dobromir Karamarinov e Christian Milz, il presidente del CONI Giovanni Malagò, il presidente della Fondazione EuroRoma 2024 e della FIDAL Stefano Mei e il vicepresidente della Fondazione EuroRoma 2024 e amministratore delegato di Sport e Salute, Diego Nepi Molineris.

A porre l’accento sull’Italia, sulla strada delle Olimpiadi di Parigi, è stato Giovanni Malagò utilizzando parole lusinghiere per la nostra atletica: “Stiamo vivendo un sogno che nemmeno noi credevamo potesse essere così grande. Complimenti a tutta l’atletica leggera italiana: si diceva che il presidente Stefano Mei fosse un presidente fortunato, ma è sicuramente anche un presidente bravo perché questi risultati non arrivano da soli. Il bottino di Tokyo a livello di ori è difficilmente ripetibile, ma il numero di podi a Parigi per l’atletica potrebbe essere addirittura raddoppiato. Se l’atletica vince, allora ne risente positivamente tutto lo sport italiano. A Tokyo l’Italia, tra tutte le discipline, ha raccolto il bottino di medaglie più alto tra tutti i Paesi europei, il trend nel triennio successivo è stato lo stesso e questi giorni dell’atletica fanno pensare che si possa ripetere l’impresa, pur contro una Francia che gioca in casa”.

Stefano Mei ha rinnovato con soddisfazione il concetto di ‘Trials europei’: “I risultati straordinari arrivati da pista, pedane e strada hanno suscitato grande interesse nei media e dimostrano come questi Europei siano serviti per trovare la giusta condizione di forma verso le Olimpiadi: la data scelta è la più corretta. Abbiamo posto una grandissima attenzione alla sostenibilità e con orgoglio posso dire siano stati Europei sostenibili. A livello di bilancio andremo al break-even”. Diego Nepi Molineris è entrato nel dettaglio delle cifre di questa rassegna continentale e di alcuni eventi del prossimo anno: “Sono stati Europei straordinari, un grande grazie va alla FIDAL per il supporto e a tutti coloro i quali hanno lavorato in questi mesi. Una novità è stata la pedana dei salti in estensione: non parlo di situazioni ‘prestative’, ma di aver portato una specialità a contatto con il pubblico, è una cosa che dà grande senso di appartenenza. Rilanceremo questo concetto anche l’anno prossimo con una gara di salto in alto al Centrale del Foro Italico e riproponendo la velocità allo stadio dei Marmi. Parlando di dati: il fatturato è stato di 21 milioni, il 50 per cento dei quali da sponsor, partnership, biglietti e merchandising; 230mila persone sono transitate dal Foro Italico, con 137mila presenze all’interno dello stadio Olimpico; il villaggio allo stadio dei Marmi è stato visitato da 75mila persone, mentre sulle strade per le prove di marcia e di mezza maratona sono accorsi 15mila appassionati. Il pubblico ha mostrato grande amore per l’atletica seguendo, in ogni sessione, il programma dalla prima all’ultima specialità. L’atletica può essere il motore di un cambiamento nella visione dello sport di questo Paese”.

Il presidente EA Dobromir Karamarinov ha posto l’attenzione sui risultati complessivi ottenuti in quest’edizione degli Europei: “Abbiamo assistito a prestazioni di altissimo livello da parte degli atleti europei sulla strada dei Giochi olimpici di Parigi con i migliori interpreti in tutte le gare: sono stati battuti finora 13 record dei campionati, 44 primati nazionali, un record mondiale under 20 (l’8,38 dell’azzurro Mattia Furlani nel salto in lungo, ndr) e 247 primati personali, sono state siglate 8 migliori prestazioni mondiali stagionali e sono stati ottenuti 25 standard olimpici. È arrivato un risultato storico come il settimo titolo consecutivo nel disco di Sandra Elkasevic-Perkovic, già certa vincitrice del ‘performance bonus’ assieme a Femke Bol e Karsten Warholm, e la partecipazione complessiva di atleti ha visto una leggerissima prevalenza femminile. Congratulazioni all’Italia, che con le 20 medaglie centrate sinora ha ottenuto un bottino straordinario. Il campo ha dimostrato come l’atletica europea abbia fatto le scelte giuste organizzando la manifestazione due mesi prima dei Giochi”. Christian Milz ha parlato della visibilità degli Europei 2024 sui media, sia pure con dati ancora parziali: “Possiamo dire sia stato l’Europeo più visto dal 2012 a oggi. Abbiamo raccolto cifre importanti nonostante la concomitanza con il Roland Garros del tennis e l’incombere degli Europei di calcio. In Italia ottimi dati di ascolto tra Rai e Sky, in Francia si è viaggiato sempre oltre il milione e mezzo di media e anche in Germania e in Scandinavia i dati sono stati eccellenti. Sono cresciuti esponenzialmente anche le visualizzazioni sul sito di European Athletics, i follower dei nostri profili social e i contatti nello streaming, un canale quest’ultimo che ha trovato straordinario seguito in Finlandia e Svezia”. Il presidente di European Athletics, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha infine spiegato come ci siano cinque candidature per gli Europei 2030: “Da Svezia, Finlandia, Serbia, Svizzera e Belgio” mentre le edizioni 2026 e 2028 sono già assegnate rispettivamente a Birmingham e Chorzow.

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La conferenza stampa finale degli Europei di atletica a Roma (foto Grana/FIDAL)


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