Claudia Pinna tra i protagonisti del Terra Sarda
di Roberto Spezzigu
“Al Terra Sarda non posso sicuramente mancare e sono sempre felicissima di esserci”.
Tra le importanti conferme per il meeting internazionale Terra Sarda 2013 una merita particolare interesse per l'atletica leggera isolana, quella della pluriprimatista sarda del mezzofondo Claudia Pinna, che dell'incontro internazionale isolano parla con grande entusiasmo e partecipazione.
L'atleta di San Gavino, classe 1997 da molti anni in forza al Cus Cagliari, con questo incontro internazionale di atletica su pista, che quest'anno dopo tanto tempo sabato sera farà ritorno a Cagliari allo Stadio Comunale dell'Atletica, ha un particolare rapporto agonistico.
Nelle gare del Terra Sarda è sempre stata tra le protagoniste e seguendo le stelle dell'atletica mondiale quasi sempre riuscita a ottenere buoni risultati tecnici.
Nell'edizione del 2007 disputata a Olbia riuscì anche a migliorare il record sardo dei 3000 portandolo al tempo di 9'17” netti (lo scorso anno l'ha sfiorato ancora a Nembro con 9'17”2).
Per la Pinna, fresca reduce dai campionati italiani dei 10000 metri in pista di Ancona con un ottimo terzo posto alle spalle di Valeria Straneo e Fatna Maraoui che ne ha rilanciato le ambizioni in chiave convocazione nazionale per gli europei della specialità, il Terra Sarda ha sempre un valore speciale: “Correre nelle prove importanti del Terra Sarda per me è sempre molto interessante e molto bello. E' uno degli appuntamenti più importanti di ogni mia stagione agonistica. Sono felicissima di esserci e non posso assolutamente mancare”.
Come ti senti in vista di questa edizione 2013?
“Anche se non mi sento al massimo, perché non ho fatto dei lavori specifici sulle corte distanze, al Terra Sarda non posso non gareggiare. Avrei corso lo stesso anche se mi avessero iscritto ai 1500” .
Qual'é il tuo più bel ricordo di questa manifestazione ?
“Quella di Olbia è stata sicuramente la mia miglior gara del meeting, la più entusiasmante sotto diversi aspetti. Anche ad Arzana ho corso abbastanza bene. In queste gare, con queste atlete molto forti, non si sa mai come può andare a finire. Se loro decidono di impostare un ritmo molto forte per noi italiane non c'è storia. Li la gara diventa una corsa solitaria e bisogna solo stringere i denti e arrivare sino in fondo. Anche così però il Terra Sarda regala belle emozioni”.
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