Arbus - Memorial Sebastiano Martis. di Guido Lai



Domenica 26 Gennaio la città di Arbus e tutta l’Atletica Sarda ricorderà Sebastiano Martis con la V° Ediz. del Memorial a lui intitolato. La manifestazione è organizzata dall’amministrazione Comunale di Arbus, la Polisportiva UTA 2000 con il contributo della famiglia Martis, l'approvazione della F.I.D.A.L. Comitato Regionale Sardegna, il supporto tecnico della Polisportiva UTA 2000, per il tramite della locale associazione turistica PRO LOCO. Come diceva il grande poeta Virgilio nelle sue Georgiche “fugit irreparabile tempus“e sembra quasi impossibile che siano già passati cinque anni da quel maledetto 27 febbraio 2009, giorno in cui il destino ha scritto la parola fine alla vita fantastica di Sebastiano Martis. Permettetemi un ricordo personale - Ricordo molto bene quel pomeriggio del 27 febbraio 2009. Cagliari accoglieva i ciclisti partecipanti alla IV° Tappa – La Arbatax – Cagliari, tappa vinta successivamente da Daniele Bennati che battendo in volata Mirko Lorenzetto conquisto la leadership della classifica generale e successivamente vinse il Giro di Sardegna 2009. Quel pomeriggio ho incontrato Bastiano in Via Roma a Cagliari, entrambi appassionati di ciclismo proprio non potevamo perdere un appuntamento così importante. Mi salutò con il suo fantastico sorriso. Poi a parlare del Giro di Sardegna, dell’atletica e del suo sogno di partecipare alla Maratona di New York, del suo approccio con la corsa avvenuto dopo i 40 anni e del suo incarico di Vicepresidente della Società Uta2000 già impegnato nell’organizzazione della Maratonina di Uta che si sarebbe disputata il prossimo 13 giugno. I veloci saluti e la promessa di rivederci presto alla Base Navale per un caffè insieme agli amici . Poi la sera la tragedia, la disperazione di tutti coloro che increduli e sgomenti avevano appreso la notizia, lacrime e ricordi, un mondo che ti crolla addosso. Ripensi a quegli attimi dell’incontro in Via Roma così piena di gente e ti sembrano brevi, troppo brevi e non sufficienti per salutare degnamente un amico che vivrà solo nei tuoi ricordi. Ci sono atleti che sono dei campioni nello sport e mediocri nelle loro misere esistenze, Sebastiano Martis era un atleta campione nella vita ed anche nello sport, un esempio meraviglioso per la sua famiglia. Molto bella e toccante la lettera che sua moglie Anna scrisse l’anno scorso in occasione della IV° Ediz. del Memorial a lui intitolato, dove ripercorre gli inizi della sua intensa ma breve vita atletica. “Ricordo quel lontano pomeriggio di marzo di tanti anni fa, quando per la prima volta Bastiano provò a correre attorno allo stadio Sant’Elia e non riuscì a fare nemmeno 200 metri. Allora, con tanta costanza e volontà, qualità che lo hanno sempre contraddistinto in qualunque sua attività, sera dopo sera, via allo stadio a camminare e provare i primi passi di corsa. Il suo primo giro completo di corsa attorno allo stadio Sant’Elia (1126 metri), fu un traguardo ed una gioia immensa, passo dopo passo, allenamento dopo allenamento, a tutte le ore del giorno libere da impegni e con tutte le condizioni climatiche, lo hanno portato a disputare le prime gare e ad affrontare la sua prima maratona “ Carpi 2001” con un tempo di 3h21’. Ricordo ancora con la stessa emozione di allora, quando lo vidi arrivare e correre gli ultimi metri sul tappeto rosso, tante volte sognato e immaginato, tagliare il traguardo e venirci incontro con le lacrime agli occhi per la gioia. E poi ancora a “Roma 2002” quando, lungo il percorso attraverso la città riuscivo a raggiungerlo ed incitarlo, e a qualche metro dall’arrivo, passargli la bandiera con i “quattro mori” per tagliare il traguardo. Con la stessa bandiera tagliò il traguardo ad Assemini, Firenze, Platamona, Pisa e poi ancora Firenze. Tutte le volte era una grande emozione e tutte le volte lui diceva di aver vinto la sua gara. Riusciva sempre a coinvolgerci tutti in casa, e sempre eravamo lì ad aspettarlo con ansia e poi arrivava la gioia quando da lontano riuscivamo a vederlo. La sera del 27 febbraio 2009, mentre lui andava a vedere la tappa ciclistica del “Giro di Sardegna”, io a casa cercavo un albergo a Torino, perché quella sarebbe stata la sua prossima maratona, ma così non è mai stato. Diceva sempre che avrebbe voluto partecipare alla maratona di New York (magari quando sarebbe stato in pensione) e poi realizzare una gara ad Arbus, perché Bastiano era una persona molto radicata alle sue origini e al suo paese e non perdeva mai occasione per allenarsi tra le campagne di Arbus - GRAZIE SEBA PER AVERMI FATTO VIVERE LE EMOZIONI PIU’ BELLE CHE QUESTA VITA POTESSE DARMI!” Domenica 26 gennaio ad Arbus si corre per lui per Sebastiano Martis, per ricordare un uomo semplice, un atleta e un grande amico. Ci accompagnerà il suo ricordo, il ricordo di un atleta che sventola la bandiera sarda, simbolo delle sue radici e di un isola, che negli ultimi metri voleva con sé per portarla con orgoglio fino al traguardo. Il simbolo per condividere con un intera isola la gioia di aver concluso la sua gara.



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