Venicemarathon: doppietta keniana, terza Iozzia
23 Ottobre 2016Rotich fa il bis alla maratona di Venezia in 2h10:22. Tra le donne 2h27:41 per la connazionale Cherono, mentre l’azzurra chiude in 2h37:04.
Per il secondo anno consecutivo, il keniano Julius Chepkwony Rotich conquista la Venicemarathon. L’atleta africano si aggiudica il successo, al termine dei 42,195 km da Stra a Venezia, con il tempo di 2h10:22 nell’edizione numero 31 dell’evento. Dominio per il Kenya anche tra le donne con Priscah Cherono in 2h27:41 davanti alla connazionale Esther Macharia (2h35:15), mentre la comasca Ivana Iozzia (Calcestruzzi Corradini Excelsior Rubiera) coglie il terzo posto con 2h37:04. Entrambi i vincitori fanno segnare il miglior crono degli ultimi cinque anni nella manifestazione, anche stavolta con oltre 6000 maratoneti protagonisti sul tracciato che prende il via da Villa Pisani, percorre la Riviera del Brenta e poi attraversa i 14 ponti della città sull’acqua, fino al suggestivo passaggio in piazza San Marco e il traguardo in Riva dei Sette Martiri. Completano il podio maschile l’etiope Adugna Bekele (2h13:51) e l’altro keniano Titus Masai (2h15:34).
Solo due atleti finora avevano realizzato il bis nella maratona di Venezia: l’azzurro Salvatore Bettiol (1986 e 1987) e il keniano Jonathan Kipkorir Kosgei (2006 e 2007). Ora l’impresa riesce a Rotich con l’azione decisiva intorno al 36° km, sul lungo rettilineo del ponte della Libertà, per staccare Masai con cui aveva formato il duo al comando prima dell’ingresso nel parco San Giuliano, dopo aver coperto circa 27 chilometri. L’etiope Bekele invece al 40° km supera Masai e guadagna la seconda posizione, mentre davanti il leader rallenta l’andatura sugli ultimi ponti, ma conserva comunque un ampio vantaggio sugli avversari. Una prova lanciata su ritmi più sostenuti nella fase iniziale, grazie alla temperatura fresca e al cielo coperto (1h04:19 alla mezza maratona a Marghera), che successivamente ha lasciato spazio al sole. Primo degli italiani il marchigiano Massimiliano Strappato (Atl. Amatori Osimo), sesto in 2h26:31.
Gara molto regolare per Priscah Cherono in campo femminile.
La keniana, bronzo iridato sui 5000 metri nel 2007 e vicecampionessa mondiale di cross nella stagione precedente, guida in solitaria fin dal 12° chilometro guadagnando un margine sempre più consistente nei confronti di Esther Macharia e si presenta ancora in piena spinta nel tratto conclusivo, firmando il record personale. Torna sul terzo gradino del podio Ivana Iozzia, che lo aveva già ottenuto nel 2006 e 2007. Appena due settimane fa, la 43enne lombarda si era imposta nella maratona austriaca di Bregenz in 2h40:05, svolta come test di allenamento. “Oggi mi aspettavo un po’ meglio come risultato cronometrico - afferma - ma ho corso a lungo da sola, dal 15° chilometro in poi, e non è stato facile. Alla fine ho dovuto stringere i denti, però sono soddisfatta, se si considera che da tre anni non facevo una maratona, prima di queste ultime due esperienze”. Quinto posto di Maurizia Cunico (Runners Team Zanè/2h47:54), sesta Judit Varga (Edera Atl. Forlì/2h50:40). Nella VM 10 km, terza e ultima tappa del “Garmin Running Tour 10K”, vittorie di Diego Avon (Spak4 Padova) con 34:52 e Natascia Meneghini (Aristide Coin Venezia 1949) in 41:43.
Quasi 10.000 sono stati i concorrenti, suddivisi tra maratona e 10 km, che hanno tagliato il traguardo e vanno a sommarsi agli oltre 15.000 appassionati che hanno affollato le tre Alì Family Run di San Donà, Dolo e del Parco San Giuliano di Mestre. L’ex ciclista Ivan Basso, vincitore del Giro d’Italia nel 2006 e 2010, ha completato il suo debutto in maratona con un 530° posto in 3h19:43 e Mauro Bergamasco, uno dei più grandi rugbisti azzurri di sempre, ha invece concluso il suo esordio su una 42 km al 3600° posto con 4h36:16. Esperienza indimenticabile anche quella di Sammy Basso, fondatore dell’Associazione Italiana Progeria, arrivato in 4h46:09 assieme ai suoi amici podisti che l’hanno sospinto per tutta la gara.
l.c.
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