Mondo: panoramica internazionale

21 Novembre 2016

I titoli NCAA di cross. La tedesca Klosterhalfen e i giovani africani in evidenza nei cross e nelle corse su strada del Vecchio Continente.

di Marco Buccellato

Poker vietato per Edwards Cheserek, il kenyano poco meno che 23enne e già in possesso dei titoli univeritari USA di cross lungo dal 2014 (Terre Haute, Indiana) e 2015 (Louisville) e del titolo del cross corto nel 2013 (sempre a Terre Haute).  Il massimo campionato NCAA di cross-country made in USA, quest'anno, è tornato a disputarsi nella sede dello stato dell'Indiana, dove l'esito ha sovvertito i pronostici. Complice un guaio tendineo, Cheserek è stato costretto a alzare bandiera bianca in favore dell'australiano Patrick Tiernan e del 20enne statunitense Justyn Knight, già terzo agli NCAA indoor dello scorso inverno sui 3000 metri, i due rivali più accreditati del kenyano nell'occasione. Per il titolo a squadre, primo successo di Northern Arizona con netto margine sui rappresentati di Stanford e di Syracuse. Atleta under 23 come Knyght, Karissa Schweizer (terza agli NCAA outdoor sui 5000 metri) ha conquistato il titolo femminile sulla più quotata Erin Finn e sulla junior Anna Rohrer, undicesima ai mondiali under 20 di Bydgoszcz sui 10000 metri. Scoring a squadre deciso da un solo punto in favore dell'Oregon, al quarto titolo, sul Michigan e sul Colorado.

Cross europei

La filiforme ma talentuosa tedesca Konstanze Klosterhalfen, bronzo mondiale junior sui 5000 metri la scorsa estate e detentrice del titolo europeo junior di cross, ha vinto la gara under 20 di cross a Darmstadt, valida come selezione per i prossimi europei di Chia, davanti a una coetanea ancora più titolata, Alina Reh, due volte oro europeo junior sull'asse 3000-5000 un anno fa.

Titoli nazionali assegnati nell'ex-territorio cecoslovacco: a Praga il campionato di cross della Repubblica Ceca è stato vinto da Jiri Homolac e Simona Vrzalova, su un suggestivo percorso di un impianto golfistico.

Nella vicina Slovacchia, il campionato nazionale si è tenuto nel sito che ospiterà l'Eurocross del prossimo anno, a Samorin. Vittoria-bis maschile per Peter Durec e primo titolo senior per Lucia Janeckova al femminile. Numerosi gli eventi campestri della domenica del Vecchio Continente: in evidenza nomi noti del panorama europeo dell'atletica di lunga lena, come Alessandra Aguilar, maratoneta spagnola quinta ai mondiali di Mosca 2013, che ha vinto per la terza volta il cross di Toledo, e il francese Florian Carvalho, tornato a conquistare una vittoria Made in France a Gujan-Mestras dopo diciannove anni.

L'Africa?

Si torna a parlare dell'etiope Selemon Barega, un portento che compirà diciassette anni solo tra due mesi. Vinti i 5000 metri del campionato mondiale junior di Bydgoszcz, con vittoria di prestigio anche alla Quercia di Rovereto sulla stessa distanza, ieri si è permesso il lusso di infliggere due secondi di distacco, all'arrivo del cross francese di Allonnes, a Aweke Ayalew, fresco vincitore del cross spagnolo di Atapuerca una settimana prima e secondo, nello scorso inverno, alla Cinque Mulini. Aspirazioni future made in Kenya: per il titolo mondiale di cross (Kampala, Uganda, 26 marzo 2017) c'è anche Geoffrey Kamworor, che intende difendere l'oro iridato conquistato nel 2015 a Qingzhen. Voglia di mondiali di cross anche per l'olimpionica dei 1500 metri Faith Kipyegon, che a Kampala ha già vinto un campionato africano di corsa campestre nel 2014, oltre a essersi laureata due volte iridata under 20 e aver conquistato svariati titoli nazionali.

Al suo attivo anche due successi alla Cinque Mulini nel 2014 e nel 2016.

Strada, striscia di successi

In un importante evento del weekend europeo, la Seven Hills Run di Nijmegen (15 km), si è registrata l'affermazioni per il secondo anno di fila dell'ugandese 20enne Joshua Cheptegei, campione mondiale junior 2014 a Eugene sui 10000 metri e assai in vista a Rio (sesto sui 10000, ottavo sui 5000), che ha bissato il successo di un anno fa precedendo gli eritrei Osman e Tewelde, coprendo la distanza in 42:08, il miglior tempo dell'anno se si escludono diversi crono ottenuti di passaggio in gare di mezza maratona o sui 20 km. Wilson Kipsang, ex-recordman mondiale di maratona, ha dato forfait all'ultimo minuto per infortunio, dopo aver a sua volta sostituito nell'elenco di atleti élite Mo Farah, non in perfette condizioni. 

Krumins, vittoria storica in casa

Dopo diciassette anni la gara femminile di Nijmegen è tornata a essere vinta da una europea, l'olandese Susan Kuijken, sposata Krumins e al debutto nella classica della città che le ha dato i natali, con un crono tutt'altro che scarso (49:30). Per il cross-over di informazione, anche la 30enne olandese ha mietuto soddistazioni sul tracciato campestre di Terre Haute nominato in queste righe: fu terza nel 2007 e seconda nel 2008. In ballo, c'era sempre il titolo NCAA di cross, titolo vinto dalla biondissima olandese per due volte in pista. La Krumins sarà in gara a fine settimana nel cross di Tilburg. Successo-bis sfumato, invece, dell'etiope Yitayal Atnafu nella mezza maratona francese di Boulogne-Billancourt, tornata a essere disputata dopo la cancellazione in extremis del 2015 a causa degli attacchi terroristici del novembre di un anno fa. Atnafu è stato preceduto di due secondi dal kenyano Morris Munene Gachaga (1h02:04). All'etiope Zewdnesh Ayele il successo femminile in un bel personal best di 1h10:21, con doppio brindisi: per la vittoria e per il 23esimo compleanno, allo scoccare della mezzanotte di ieri.

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