Laura Strati, atleta veneta dell'anno
26 Marzo 2017La lunghista azzurra, campionessa italiana in carica sia all'aperto che in sala, premiata dal Comitato Regionale FIDAL Veneto in occasione dell'annuale Festa dell'atletica
di Mauro Ferraro
Ci sono salti in lungo e svolte nella vita. Laura Strati, nell’ultimo anno, ha saltato molte volte in lungo, ma davvero in lungo, e ora è attesa da un cambiamento importante. Ieri pomeriggio, premiata all’Auditorium Pontello della Fondazione OIC Onlus come Atleta veneta dell’anno, la ventiseienne lunghista di Cassola, campionessa italiana assoluta 2016, ha rivelato di essere prossima a trasferirsi a Madrid. “Domani parto, cambio vita – ha detto l’azzurra, subito dopo aver ricevuto il prestigioso riconoscimento della FIDAL Veneto dalle mani del sindaco di Cassola, Aldo Maroso, e dall'olimpionica Sara Simeoni -. Vado in Spagna, dove sono già stata di recente per motivi di studio (è fresca di laurea, con il massimo dei voti, in Relazioni Internazionali, ndr). Voglio rimanere via almeno un anno. Dovrò trovarmi un lavoro. La sfida non mi spaventa”. E l’atletica? “Quest’anno sono maturata, ho ottenuto risultati importanti – ha detto la vicentina -. Ho vissuto il sogno di andare all’Olimpiade, e già questo mi è sembrata una grande cosa. Ora lavorerò per tramutare quel sogno in realtà. Anche se sono solo all’inizio: con il mio personale (6.59, ndr) non si fa tanta strada neanche in Europa”.
La FIDAL Veneto ha scelto la Strati come Atleta dell’anno non solo per i suoi risultati, ma anche perché ha saputo coniugare al meglio, lei che non è un’atleta professionista, lo sport ad alto livello e un impegnativo ciclo di studi. L’elenco dei ringraziamenti è lungo: “Il Gs Marconi Cassola, l’Atletica Vicentina, Daniele Chiurato che mi allena con la supervisione di Paolo Camossi. E il resto di quello che ho chiamato Team 659: il fisioterapista Andrea Santuz, il massaggiatore Stefano Bellò, il nutrizionista Diego Fortuna, il manager Claudio Arduini”.
Alla presenza del consigliere federale Elio De Anna, di Dino Ponchio, del presidente del CONI veneto Gianfranco Bardelle e dell’assessore regionale alla Formazione, Elena Donazzan, che ha elogiato l’impegno dell’atletica nelle recenti Giornate dello sport, la FIDAL Veneto, guidata da Christian Zovico (“L’atletica ha bisogno di idee nuove, diamoci da fare tutti assieme, anche in ambito regionale, senza attribuire responsabilità ad altri se i risultati non arrivano”), ha anche assegnato il premio di Promessa veneta dell’anno alla velocista dell’Atletica Riviera del Brenta, Rebecca Borga, che ha salutato la platea con un videomessaggio, essendo in viaggio d’istruzione. Atleti veneti master dell’anno, Andrea Meneghin ed Emma Mazzenga.
Tra i premiati – atleti, dirigenti, tecnici, società, giudici di gara, amministratori pubblici – menzione obbligata per l’ex pesista Paolo Dal Soglio, che ha chiuso la carriera a fine 2016. Paolone, ora tecnico di molti tra i migliori pesisti azzurri, ha voluto condividere il premio con il vecchio allenatore Aldo Pedron (“Un tecnico, un amico, a volte un papà”) e ha ricordato i tre risultati più belli della sua carriera. Scontati i primi due: “La vittoria agli Europei indoor e il quarto posto all’Olimpiade di Atlanta”. Meno il terzo: “L’oro ai Giochi della Gioventù”. Applausi.
FOTO/Photos (di Eduard Ardelean)
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