Il Giro del Guilcer visto da Michele Licheri
24 Maggio 2017comunicato stampa a cura della Società Organizzatrice
di Sardegna
Si svolgerà domenica 28 maggio a Ghilarza, la 17° Edizione del Giro Podistico del Guilcer, manifestazione di corsa su strada organizzata dall’ASD Guilcer Team La Città con raduno di giurie e concorrenti nella Piazza San Palmerio alle ore 08.30 e partenza della gara alle ore 09.45. Pubblichiamo con gioia un pensiero di Michele Licheri sulla manifestazione e sulla componente storico/culturale della Cittadina del Guilcer. Grazie
IL GIRO PODISTICO DEL GUILCIER
Quando, diciassette anni fa, Raimondo Depalano, Mario Loi e Michele Licheri pensarono “Il Giro Podistico Del Guilcier” non intendevano organizzare solo una kermesse sportiva, ma anche far conoscere una zona dell’alto oristanese (il Guilcijeri) forse allora poco nota, sconosciuta ai più. Eppure, la storia, in quell’antica “curatoria” aveva radici ben salde. Civiltà pre-nuragiche e nuragiche e classiche mostrano segni inconfutabili attraverso originalissime architetture, strade, monumenti sepolcrali, toponimi etc.; civiltà medievali nelle espressioni bizantine, romaniche e presenze templari, testimoniano il rapporto armonico tra bellezza e proporzione tipica della sezione aurea, con le loro originalissime chiese a Zuri (San Pietro), a Ghilarza (San Palmerio), a Norbello (Santa Maria Della Mercede). A Ghilarza, inoltre, proprio dove parte e arriva la gara podistica svetta, sui paesi del tracciato, un’incompiuta espressione del declino del giudicato di Arborea: La Torre Aragonese. La torre sovrasta anche la vallata di Kenale: una volta florida e curata; ricca di frutteti e orti; le stesse campagne dove Antonio Gramsci -il pensatore universale studiato nelle università più prestigiose d’Europa e d’America!- ambientò i racconti de “L’ Albero Del Riccio”. Come si può ben intuire, quindi, la tenzone sportiva travalica se stessa comunicando da una parte un messaggio agli amministratori e ai cittadini (connessione con l’esterno e ripensamento del futuro immediato che sia espressione di unità e di acquisizione del concetto solidale delle diversità/differenze come opportunità arricchenti -La Città-), dall’altro un messaggio ai forestieri fatto di ospitalità e prospettive di conoscenza. Infine la gara. Trattasi di un percorso catartico, ondulato, di massima espressione atletica legata metabolicamente al mezzofondo prolungato già in odor di fondo! che si snoda tra i paesi e le campagne; un fartlek multicolore dalle altezze variabili che può castigare o esaltare le imprese.
Buona corsa, sia festa per tutti!
Condividi con | Tweet |
|
Seguici su: |