Universiadi: vittoria Folorunso, argento Fassinotti
25 Agosto 2017A Taipei la campionessa europea U23 dei 400hs si conferma sul gradino più alto del podio con il primato stagionale migliorato a 55.63. L'altista torinese conquista la sua prima medaglia in una rassegna internazionale saltando 2,29.
di Alessio Giovannini
Italia dell'atletica a quota tre medaglie alla terza giornata delle Universiadi di Taipei. Dopo l'argento di ieri della sprinter Irene Siragusa nei 100 metri, oggi arrivano l'oro di Ayomide Folorunso nei 400 ostacoli (55.63, primato stagionale) e l'argento di un ritrovato Marco Fassinotti nell'alto (2,29, eguagliata la migliore prestazione italiana 2017 di Gianmarco Tamberi). Davide Re chiude al sesto posto i 400 metri (46.87) vinti dall'argento olimpico 2012 Luguelin Santos in 45.24. Promossi in finale Josè Bencosme nei 400hs (50.01), la triplista Ottavia Cestonaro (13,23/-0.7), l'astista Claudio Stecchi (5,30) e le due velociste Siragusa e Anna Bongiorni nei 200 metri.
AYO FA IL BIS - Un altro oro al collo di Ayomide Folorunso. Dopo il titolo europeo under 23 dei 400 ostacoli conquistato a luglio a Bydgoszcz (Polonia), oggi l'azzurra ha fatto sua anche la vittoria alle Universiadi di Taipei battendo la polacca Joanna Linkiewicz (55.90) e l'ucraina Olena Kolesnychenko (56.14). 55.63 il crono vincente dell'ancora ventenne delle Fiamme Oro, primato stagionale e terza prestazione in carriera a 13 centesimi dal personal best. L'azzurra cresciuta nel CUS Parma quest'anno aveva già corso in 55.65 la batteria dei Mondiali di Londra dove aveva poi raggiunto la semifinale. L'allieva del tecnico Maurizio Pratizzoli, nata ad Abeokuta (Nigeria) ma trasferita con la famiglia a Fidenza (Parma) dal 2004, studia Medicina e aspira a diventare un chirurgo pediatrico. Nessuna italiana aveva mai vinto le Universiadi nel giro di pista con barriere che finora contava solo l'argento dell'ex primatista nazionale Benedetta Ceccarelli nell'edizione 2005 e il bronzo dell'altoatesina Irmgard Trojer nel 1989. "Sicuramente l'Universiade non era un contesto impossibile - il commento della Folorunso dopo la premiazione -, ma non per questo doveva essere un'occasione da buttare via. Penso che ogni gara ti insegni qualcosa ed anche qui è stato così. Mi sono ritrovata in mezzo alle due atlete più forti, una situazione che mi ha fatto esaltare in pista. A Taipei ho fatto due centesimi meglio della batteria dei Mondiali, poi in semifinale a Londra mi è dispiaciuto soprattutto uscire con quel tempo che non esprime quello che valgo veramente. Guardo al 2018 con fiducia, penso di aver trovato stabilità su un certo tipo di crono e ora si può lavorare verso il prossimo step".
RINASCITA FASSINOTTI: 2,29 SUL PODIO - L'attesa di Marco Fassinotti è finita. Un anno di stop per infortunio, tanta pazienza e una medaglia in una rassegna internazionale che è finalmente diventata realtà. Il 28enne dell'Aeronautica a Taipei è stato protagonista di una gara in cui non si è mai arreso e ha lottato con carattere. L'azzurro incappa in un errore al 2,10 della misura d'ingresso che per un po' si trasformerà in una sorta di piccola zavorra. La progressione di Fassinotti, però, è impeccabile nei successivi tre step: 2,15, 2,20 e 2,23 tutti alla prima. Ora è di nuovo in lizza per un posto sul podio. 2,26 è la soglia che compie la definitiva selezione. La superano subito l'atleta di Taipei Chun-Hsien Hsiang e il tedesco Falk Wendrich. Il torinese ci arriva all'ultimo tentativo, ma può continuare la sua ascesa. Asticella a quota 2,29, ovvero 5 centimetri meglio del suo season best e la misura della migliore prestazione italiana stagionale realizzata da Gianmarco Tamberi ai Mondiali di Londra. Fassinotti sbaglia i primi due assalti, ma il terzo è OK e l'azzurro spodesta dall'oro Hsiang, fino a quel momento in testa e poi out con tre "X". Non si fa attendere, però, la risposta di Wendrich che all'ultima prova a disposizione centra il 2,29 della vittoria (+4 centimetri di PB per il 22enne tedesco). Il duello a 2,31 non cambia le sorti del podio perchè sia l'azzurro che Wendrich non riescono ad avere la meglio sull'asticella. L'argento di Fassinotti - il secondo altista italiano di sempre con 2,35 - ha però anche il colore della rinascita e, come nel caso di Tamberi, di un atleta ritrovato dopo il problema alla caviglia del piede di stacco che per tanto tempo l'aveva tenuto lontano dalle pedane. "Questo è stato senz'altro l'anno più bello e difficile della mia vita - le parole di Fassinotti a fine gara -. Ho dovuto avere pazienza e cambiare diverse cose. Non ero nemmeno così sicuro di voler partecipare a questa manifestazione, poi ho deciso di esserci e si è rivelata una buona scelta. Tecnicamente mi sono sentito benissimo soprattutto in qualificazione, poi in finale la rincorsa non funzionava come avrebbe dovuto e ho modificato il preavvio. E' in momenti come questi che bisogna saper reagire e, se serve, cambiare strategia in corsa. Da Taipei mi porto a casa questo argento con 2,29 fatto con appena due mesi di preparazione e tre gare alle spalle. Sono contento che abbia vinto il tedesco Wendrich perché qualche giorno fa era venuto a stringermi la mano dicendomi che aveva rispetto di un atleta che come me ha saltato 2,35. Sono misure verso cui ora sono più fiducioso di poter tornare, confido in una stagione invernale da vivere pienamente per proiettarmi come si deve verso l'estate degli Europei di Berlino".
RE SESTO - Il tricolore assoluto Davide Re (Fiamme Gialle) conclude al sesto posto la finale dei 400 metri. Il ligure, trasferitosi da Torino a Rieti nel gruppo di allenamento di Chiara Milardi, ferma il cronometro a 46.87. Tutto sotto i 46 secondi il podio dominato dal dominicano, argento olimpico 2012, Luguelin Santos in 45.24 sul cubano Yoandys Lescay Pardo (45.31) e sul polacco Rafl Omelko (45.56). Restando al giro di pista, ma con barriere, Josè Bencosme corre la semifinale in 50.01 e il suo secondo posto dietro il polacco Dobek (49.77) vale comunque la "Q" maiuscola del passaggio in finale. Quello dell'ostacolista delle Fiamme Gialle è il settimo crono del turno intermedio su cui svetta il 49.31 del dominicano Juander Santos. Va avanti anche Luminosa Bogliolo. La ligure del CUS Genova è quarta in 13.99 (-1.8) nella prima batteria dei 100hs vinta dall'australiana Michelle Jenneke in 13.44. Domani la semifinale e l'eventuale finale.
CESTONARO E STECCHI IN FINALE - La vicentina Ottavia Cestonaro (Carabinieri) con 13,23 (-0.7) centra la quarta misura delle qualificazioni, guadagnando la finale del salto triplo. In testa la tedesca Neele Eckhardt con 13,52 (+0.1). OK anche l'astista Claudio Stecchi. Al 25enne fiorentino delle Fiamme Gialle bastano due salti (5,10 e 5,30) per tornare in pedana domenica 27 agosto nella sfida per le medaglie.
SIRAGUSA-BONGIORNI OK ANCHE SUI 200 - Hanno appena concluso il loro impegno sui 100 metri, ma l'argento Irene Siragusa e la sesta classificata Anna Bongiorni sono tornate subito in pista. Oggi a Taipei sono andate sui blocchi di partenza dei 200: per la Siragusa il principale avversario è stato soprattutto il vento contrario, nonostante cui l'azzurra ha vinto la batteria in 24.56 (-1.9) e poi si è piazzata seconda in semifinale in 23.49 (-2.9) alle spalle della lettone Latiseva Cudare (23.46). Domani sarà al via della finale insieme alla corregionale toscana e compagna di staffetta Bongiorni che ha superato i primi due turni in 24.01 (+0.4, prima) e 23.69 (+0.5, seconda).
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