Atletica in lutto: ci ha lasciati Angelo Defraia
10 Gennaio 2018Il mitico professore dell'atletica iglesiente (il secondo da destra nella foto di copertina) ci ha lasciati a 87 anni
(alefloris) Ci ha lasciati a 87 anni una delle anime dell’atletica sarda. Angelo Defraia, velocista di grido negli anni ’50 e allenatore integerrimo di tantissimi campioni non ce la faceva più e si è spento ad Iglesias. Con la maglia della Monteponi, Defraia fu primatista sardo dei 100 (dal 52’ al ’66) e dei 200 metri (dal ’54 al ’57), conquistò 8 titoli sardi assoluti e fu campione italiano universitario nel 1955. Allora correva i 100 metri in 10.8 e i 200 in 22.4. Fu anche nel giro della nazionale ma il suo rapporto con la maglia azzurra non andò a buon fine a causa delle sue intemperanze caratteriali e della profonda repulsione per la disciplina. A parte la moglie Franca amava tantissimo la sigaretta (che lasciò solo 16 anni fa) e si presentava col suo classico atteggiamento alla Humprey Bogart, tanté che i suoi allievi degli anni ’70 lo ribattezzarono “il killer”: borsalino alle 23, bavero dell’impermeabile perennemente rialzato, sigaretta pendente dalle labbra. Smesse le scarpette chiodate a soli 27 anni, diventò un tecnico molto prolifico. Tanto appariva ribelle da atleta, quanto era intransigente da allenatore e i suoi scatti d’ira erano proverbiali. Ma sapeva farsi amare e diventò anche maestro di vita per tanti. L’atletica, per lui, era uno stile di vita e le sue parole insegnavano il ritmo della corsa, dei lanci e dei salti. Sulla pista in carbonella dello stadio Monteponi passarono in tanti sotto i suoi sapienti sguardi: tra i tantissimi l’olimpionico di decathlon Franco Sar, i velocisti Bruno Pistori, Antonio Tamponi (che poi gli soffiò il record dei 100 metri), Domenico Pili, Amedeo Avanzato e Angelo Cherchi, i fondisti Antonio Ambu, Monduccio Accalai, Ezio Diana, Antonio Pintore e Giuseppe Deriu, il saltatore Vittorio Trentin, il lanciatore Giuseppino Toja e l'ostacolista Giorgio Oppi, e, ancora, Giuseppe Cordeddu e Carletto Frau, l'ostacolista Domenico (Mimmo) Andrisani. Il suo colpo di coda fu negli anni ’70 quando prese in mano un gruppo di giovanissimi iglesienti provenienti dallo scoutismo e scoperti da Angelo Cherchi e Antonio Pintore facendoli diventare il nucleo iglesiente dell’Esperia. Da quella nidiata emersero il velocista Mario Melis, che a lungo lottò col sassarese Pietro Ruggiu per la leadership in campo regionale (rieditando la sfida tra lo stesso Defraia e Clemente Guarino), i primatisti assoluti di salto in alto Pietro Podda (il primo a valicare in Sardegna la quota dei 2 metri) e Emanuele Pirisi, il primatista juniores di decathlon Paolo Diana, la staffetta 4x400 primatista regionale juniores con Renzo Defraia, Paolo Angotzi, Salvatore Zedda e Emilio Gariazzo, il mezzofondista Maurizio Testa, per due volte alle finali nazionali dei Giochi della Gioventù, la velocista Laura Porta, il saltatore Luca Frau e muoveva i primi passi il fondista Franco Deriu che arrivava al Monteponi di corsa, da Domusnovas, col fratello Giuseppe. Si perdono nella storia naturalmente i titoli e i primati regionali conquistati dai suoi atleti. Dopodiché il mitico professore si ritirò nella sua casa del rione Valverde, da cui uscì ben poco (anche se continuava a tenersi informato e conosceva tutto di tutti) fino agli ultimi giorni. Lascia in quella casa la moglie Franca, i figli Francesca, Paolo e Manuela (Titti) e l’affezionatissima sorella Graziella. Tutta l’atletica sarda è loro vicina e a loro vanno anche le più sentite condoglianze del Comitato regionale della Fidal. Funerali domani, giovedì 11 gennaio, alle 10,30 presso la chiesa di Valverde ad Iglesias.
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