Mondiali Indoor: Bouih in finale, Bongiorni 7.24
02 Marzo 2018A Birmingham il mezzofondista azzurro passa il turno con record personale (7:50.65), come la velocista Bongiorni (7.24 nei 60, terza italiana di sempre) e la quattrocentista Lukudo (52.98) che vanno in semifinale
Sorrisi azzurri a Birmingham, dopo la medaglia di bronzo conquistata ieri nel salto in alto da Alessia Trost. Nella mattina della seconda giornata, ai Campionati Mondiali Indoor, tre atleti italiani superano il turno con il record personale. Sui 3000 metri guadagna la finale Yassin Bouih, 21enne reggiano delle Fiamme Gialle che si piazza terzo in batteria con 7:50.65 interpretando al meglio una gara con molti cambi di ritmo, per entrare nella top ten nazionale di sempre al decimo posto. La sprinter Anna Bongiorni si qualifica alle semifinali dei 60 metri: per la 24enne toscana dei Carabinieri arriva un progresso di due centesimi in 7.24, quarta nella sua batteria, con il terzo crono di ogni epoca a livello nazionale. La stessa impresa riesce nei 400 metri a Raphaela Lukudo, capace di correre in 52.98 per agguantare il terzo posto e a sua volta un crono utile per andare in semifinale, nonostante la partenza da una scomoda seconda corsia. La 23enne emiliana dell’Esercito toglie un decimo al suo recente personal best, diventando la sesta azzurra alltime. Out invece Ayomide Folorunso, 21enne delle Fiamme Oro, che lotta con grinta dalla prima corsia e chiude in 53.24, secondo tempo delle escluse.
Stasera quattro maglie azzurre in pista, tutte al femminile: Veronica Borsi ed Elisa Di Lazzaro nelle batterie dei 60 ostacoli (ore 19.05), quindi le semifinali di Anna Bongiorni (60 metri alle 19.50) e Raphaela Lukudo (400 alle 21.32). Domani, sabato 3 marzo, sarà soprattutto il giorno di Fabrizio Donato, il capitano dell’Italia Team, nella finale del triplo alle 20.08, mentre Paolo Dal Molin e Hassane Fofana affronteranno il primo turno dei 60hs (ore 19.30) e nella sessione mattutina si svolgeranno le batterie della staffetta 4x400 donne con il quartetto azzurro impegnato alle 14.20, poi Yassin Bouih tornerà in pista domenica (ore 16.35) nella finale dei 3000 metri.
BOUIH: “UNA FINALE DA SOGNO” - Testa, cuore, gambe. Ci vogliono tante qualità per entrare in una finale ai Mondiali e il giovane azzurro Yassin Bouih, 21 anni compiuti a novembre, riesce a metterle in pratica nel turno eliminatorio dei 3000 metri. Per il mezzofondista delle Fiamme Gialle appuntamento in seconda batteria, ma nella prima sette atleti fanno meglio rispetto al suo personale: è la conferma che serve esprimersi sui propri limiti per andare avanti, visto che passano direttamente i primi quattro con recupero di quattro tempi. Il reggiano allenato a Ostia da Vittorio Di Saverio si mantiene a lungo intorno alla sesta posizione nel gruppo che insegue in fila indiana il momentaneo fuggitivo, l’argentino Bruno. Poi tocca agli africani: l’etiope Barega (primo al traguardo in 7:48.14), il keniano Chelangat e anche Paul Chelimo, lo statunitense nato in Kenya, argento sui 5000 metri alle Olimpiadi di Rio e bronzo ai Mondiali di Londra, ma l’azzurro si destreggia molto bene tra le varie schermaglie. A quattro giri dalla fine si sbilancia per un contatto con il tedesco Ringer, però ritrova subito l’assetto di corsa. Nel finale Bouih, con un ultimo chilometro intorno a 2:33, recupera una posizione per arrivare quinto in 7:50.65, record personale (migliorato il 7:50.94 del 25 gennaio a Ostrava) e decimo italiano di sempre. Finale sicura con il tempo di ripescaggio, poi vengono squalificati in due: Chelimo (per aver corso all’interno della pista) e Ringer (ostruzione), questo vuol dire che Bouih è terzo, qualificato di diritto.
“Sono felicissimo! Ero qui per questo, essere con i migliori al mondo, anche se fino a ieri ero un bambino che guardava queste gare alla televisione. Sulla linea di partenza ho visto la prima batteria e mi sono detto che poteva essere già finita, invece dopo ci ho creduto perché mi sono allenato veramente bene. Un obiettivo era venire ai Mondiali, l’altro era la finale, adesso non mi resta che sognare. Lo dedico al mio tecnico Vittorio Di Saverio, che mi è stato vicinissimo in questo periodo, e a chi ci credeva come noi. Questa atletica è quella che mi piace, fino a poco tempo fa non pensavo che sarei riuscito a farla e invece sono qui, vuol dire che è possibile. A volte ci poniamo limiti che non esistono, per me è cambiata la mentalità”.
VIDEO | YASSIN BOUIH IN FINALE SUI 3000 AI MONDIALI INDOOR
BONGIORNI, PB E SEMIFINALE - Doppia soddisfazione per Anna Bongiorni nelle batterie dei 60 metri. L’azzurra centra infatti in un solo colpo la qualificazione alle semifinali e anche un bel progresso personale. Con 7.24 toglie due centesimi al suo miglior tempo in carriera, piazzandosi quarta nella sua batteria, per scalare una posizione nelle liste nazionali alltime: ora è la terza italiana della storia sulla distanza, alle spalle soltanto della primatista Marisa Masullo (7.19 nel 1983) e di Manuela Levorato (7.20 nel 1999), appaiando invece l’altra toscana Audrey Alloh che ha corso in 7.24 nel 2015. Quando la figlia d’arte pisana (papà Giovanni è ancora il recordman italiano della 4x400) va sui blocchi di partenza, nella sesta e ultima batteria dei 60 metri, si conoscono già i sei tempi necessari per il recupero di chi non conquista uno dei primi tre posti: da 7.26 a 7.34, tempi alla portata dell’azzurra, a patto di esprimersi al meglio. Missione compiuta, perché la 24enne dei Carabinieri allenata da Roberto Bonomi coglie un ottimo avvio e poi si distende, preceduta dalla tedesca Tatjana Pinto (7.18), dalla giamaicana Remona Burchell (7.19) e dalla polacca Ewa Swoboda (7.24 come l’azzurra), ma davanti a un nome importante come Kelly-Ann Baptiste (7.25 per la velocista di Trinidad e Tobago, bronzo ai Mondiali del 2011 sui 100 metri). La migliore del turno è invece la francese Carolle Zahi con 7.11.
“Ci speravo nel personale, sono entrata in pista molto carica anche se non ho trascorso una buona nottata per una congiuntivite ed ero un po’ agitata. Però mi sono detta che ho lavorato per questo ed è giusto ottenerlo, in semifinale andrò più tranquilla. Nelle ultime gare l’uscita dai blocchi non mi veniva benissimo, ma mi sono trovata subito davanti, mentre il lanciato non è stato dei migliori. Stasera mi auguro di trovare questa partenza, abbinata all’ottimo lanciato degli Assoluti indoor di Ancona: spero di poter scendere ancora e fare meglio”.
VIDEO | LA GIOIA DI ANNA BONGIORNI PER IL 7.24 A BIRMINGHAM
LUKUDO, ANCORA UN PERSONALE - Continuano i progressi di Raphaela Lukudo. Per la quarta volta nel 2018 si migliora nei 400 indoor e oggi infrange la barriera dei 53 secondi, come non era mai riuscita a fare neanche all’aperto (53.03 il suo PB outdoor). La modenese dell’Esercito, seguita a Roma da Marta Oliva, corre in modo attento e intelligente anche se in seconda corsia, ma con la prima vuota e quindi sfavorita rispetto a tutte le avversarie. A metà gara si trova in coda al gruppo, prova a entrare nella scia delle altre e approfitta di un varco all’interno, per guadagnare un prezioso terzo posto: 52.98 dietro la statunitense Shakima Wimbley (52.43) e la lituana Agne Serksniene (52.81). Un decimo in meno del 53.08 con cui l’azzurra ha vinto il suo primo tricolore assoluto due settimane fa ad Ancona e due posizioni più in alto nelle liste italiane alltime, che ora la vedono in sesta posizione.
“Finalmente ho buttato giù il muro dei 53 secondi! Il mio obiettivo era fare il personale, sono davvero contenta, spero magari di migliorarmi in semifinale. Ho sfruttato la seconda corsia: quando abbiamo iniziato il secondo giro, le altre si sono allargate per superare nel rettilineo opposto all’arrivo, ma io sono rimasta interna e ho tenuto il più possibile, sono riuscita ad infilarmi e arrivare terza. Il mio segreto è il duro allenamento, ma soprattutto una maturazione personale. Credo di essere diventata più responsabile e quindi più forte, però questo lo lascio decidere al cronometro! Nella staffetta domani possiamo puntare alla finale, dobbiamo riuscire a sfruttare i sorpassi in modo intelligente”.
VIDEO | RAPHAELA LUKUDO DOPO IL 52.98 AI MONDIALI INDOOR
In una bella mattinata per i colori azzurri, finisce purtroppo eliminata Ayomide Folorunso che comunque ci mette la sua proverbiale grinta nelle batterie dei 400 metri. Al via da una difficile prima corsia, la 21enne emiliana delle Fiamme Oro rimane agganciata al gruppo, passa un’avversaria all’interno (la grenadina Alexander) e poi sul rettilineo finale supera altre due atlete (la canadese Balkwill e la kazaka Golendova) per conquistare il terzo posto in 53.24. Le speranze di ripescaggio durano una manciata di minuti, perché la campionessa europea U23 dei 400hs è fuori con i risultati della quinta e penultima batteria. Nel riepilogo dei crono è la seconda delle escluse, a 19 centesimi dalla qualificazione.
TUTTI FUORI - Clamoroso all’Arena Birmingham. Nel primo turno dei 400 maschili, si verifica un fatto inedito a questi livelli: tutti squalificati i cinque atleti della terza batteria, uno per falsa partenza (il qatarino Abdalleleh Haroun) e gli altri quattro per infrazione di corsia, compreso uno dei maggiori favoriti per il titolo, il grenadino Bralon Taplin, ma anche il lettone Austris Karpinskis, il bahamense Alonzo Russell e il giamaicano Steven Gayle. Dopo tre gare nelle prove multiple, l’iridato francese Kevin Mayer (2714) guida l’eptathlon sul canadese Damian Warner (2669) mentre nel pentathlon la classifica è cortissima tra la cubana Yorgelis Rodriguez (2886), la britannica Katarina Johnson-Thompson (2873 e 1,91 nell’alto) e l’austriaca Ivona Dadic (2872).
Luca Cassai - interviste video di Marco Sicari
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