Pazzesca 4x400: campioni del mondo!

15 Luglio 2018

Ai Mondiali U20 storico risultato di Gjetja, Romani, Sibilio e Scotti: primato italiano di 3:04.05, battuti Stati Uniti e Gran Bretagna. Mai una staffetta italiana oro iridato a qualsiasi livello

Staffetta 4x400 da sogno nella giornata conclusiva dei Mondiali under 20 di Tampere, in Finlandia. Storica medaglia d'oro per Klaudio Gjetja, Andrea Romani, Alessandro Sibilio ed Edoardo Scotti con il record italiano di 3:04.05, primato mondiale stagionale. Battuti gli squadroni degli Stati Uniti (3:05.26) e della Gran Bretagna (3:05.64). Dei campioni fa parte anche l'oro europeo under 18 dei 400 Lorenzo Benati che ha corso ieri in batteria. È il quinto oro di sempre dell'Italia ai Mondiali under 20 in diciassette edizione, il primo per una staffetta. Prima di oggi soltanto Ashraf Saber nel 1992 (400hs), Andrew Howe a Grosseto nel 2004 (lungo e 200) e Alessia Trost a Barcellona nel 2012 (alto) erano stati in grado di conquistare il titolo mondiale under 20. È anche la medaglia numero 20 nella storia azzurra in questa rassegna iridata. Altro dato statistico che entra nella leggenda: l'Italia è campione del mondo per la prima volta con una staffetta a qualsiasi livello (Mondiali assoluti, under 20 e under 18), nel giorno della finale mondiale del calcio. E mai nessuna staffetta europea aveva brindato nella 4x400 tra gli under 20. Non poteva esserci conclusione migliore in questa manifestazione, a coronamento di un periodo magico per il quattrocentismo azzurro. A Tampere sono stati riscritti tutti i record del "panorama" dei 400: quello individuale maschile e femminile e quelli delle staffette. E se è vero che la 4x400 dà la cifra dello stato di salute di un movimento, l'Italia può davvero sorridere. 

VIDEO | L'INTERVISTA ALLA 4X400 DELLA LEGGENDA: CAMPIONI DEL MONDO!

AEROPLANINO - Quando Edo Scotti taglia il traguardo fa l'aeroplanino. E l'Italia vola verso un oro che è storia dell'atletica azzurra. Durante l'ultima frazione i suoi compagni di staffetta Klaudio Gjetja, Andrea Romani e Alessandro Sibilio sono tutti insieme a bordo pista. Si stringono la mano, bisbigliano e gridano perchè è impossibile star fermi mentre un sogno diventa realtà. Un anno fa Klaudio, Alessandro ed Edo impazzirono di gioia per il titolo con la 4x400 a Grosseto, nell'Europeo di casa, insieme a Vladimir Aceti. Stavolta l'impresa è di quelle epiche. Interrotto il dominio degli Stati Uniti che durava dal 2002 e che solo per due volte nelle 17 edizioni iridate era stato violato (nel 1998 e nel 2000, da Australia e Giamaica). Ci mettono del loro gli statunitensi pasticciando nel primo cambio e da lì in poi devono rincorrere. I quattro meravigliosi azzurri (tre del 1999, Scotti del 2000) cominciano a crederci. Gjetja, milanese di Busto Garolfo con origini albanesi, allenato da Massimo Sartorelli nella Pro Sesto Atletica, attacca col turbo (split ufficiale di 47.1). Romani il napoletano, che di professione fa l'ottocentista, qui si esalta per una formidabile frazione (45.6) e lancia l'altro partenopeo, l'amico per la pelle Alessandro Sibilio (46.06), anche lui Riccardi Milano, anche lui seguito da Gianpaolo Ciappa: da tre anni è una garanzia sul podio internazionale, prima con l'oro europeo U18 di Tbilisi nei 400hs e con la staffetta mista (insieme a Romani), poi a Grosseto con l'argento U20 negli ostacoli e l'oro della 4x400. L'ultimo frazionista, il neoprimatista dei 400 Edoardo Scotti, quarto nella prova individuale, scatta davanti a tutti ed è chiamato al compito non semplicissimo di difendersi dalle furie americane e dai britannici. Ma il lodigiano che vive in provincia di Piacenza, a Castell’Arquato, accolto dal Cus Parma per la gioia di coach Giacomo Zilocchi, ha le ali ai piedi. Non lo prende più nessuno (45.31). Ad abbracciarli c'è anche il romano dell'Atl. Roma Acquacetosa Lorenzo Benati, pupillo di papà Mario, ieri protagonista in batteria dopo il doppio oro degli Europei under 18 di Gyor. Festa per tutti. Gli azzurri sono campioni del mondo: non svegliateli!

VIDEO (IAAF) | L'ARRIVO TRIONFALE DELLA 4X400 AZZURRA

L'INNO - La mano sul cuore, l'inno di Mameli cantato da tutta la delegazione azzurra a Tampere. È la stessa immagine finale di Grosseto 2017, con la staffetta 4x400 che fa suonare "Fratelli d'Italia", ma qui è ancora più bello, qui siamo a un Mondiale.

Orgoglioso il presidente della FIDAL Alfio Giomi, in tribuna con la capitana della squadra azzurra Gabriella Dorio, il direttore tecnico delle squadre giovanili e allo Sviluppo Stefano Baldini e tutti gli azzurrini fieri dell'impresa di Gjetja, Romani, Sibilio, Scotti e Benati.

SIAMO I CAMPIONI! - Il po-po-po-po-po azzurro lo urlano nel cielo di Tampere. Inizia Gjetja: "È stato incredibile, un'emozione indescrivibile, non immaginate. Sapevamo di poter fare qualcosa di grande, abbiamo dato tutto e ce l'abbiamo fatta". Romani: "Sono contentissimo di far parte di un team così. Non è solo merito nostro, è merito di chi ci ha fatto il tifo e di chi è stato con noi questi giorni". Sibilio: "È stato pazzesco, quando ho visto dietro gli Stati Uniti sapevo che avremmo vinto. Dovevo dare il 200%, ho dato il 300%. L'avevamo sognato. L'atletica italiana sta rinascendo". Scotti: "L'abbiamo aspettata tantissimo, io sono abituato a giocare ai videogiochi e anche oggi ho avuto gli occhi sullo schermo, ma per sapere se stessi andando forte. Sono tornato dopo l'infortunio ed è il team migliore di sempre". 

RECORD O NON RECORD EUROPEO? - La fantastica vittoria della 4x400 azzurra si tinge di un tocco di giallo a livello statistico. Il 3:04.05 corso dal quartetto italiano, in base alla tabella dei primati pubblicata sul sito di European Athletics, avrebbe riscritto il record continentale under 20 di 3:04.58 siglato dalla Germania dell'Est (Uwe Preusche, Frank Löper, Eckard Trylus, Jens Carlowitz) il 23 agosto del 1981 a Utrecht per l'oro continentale juniores. Il database ufficiale IAAF riporta, invece, come "Area Record U20" per l'Europa il 3:03.80 con cui la Gran Bretagna conquistò l'argento nell'edizione 1990 dei Mondiali Juniores di Plovdiv il 12 agosto del 1990. L'Italia Team, nella gran festa per un risultato che è già storico, resta in attesa di ulteriori riscontri ufficiali da parte della federazione internazionale.

QUATTROCENTO E STAFFETTE: CHE ANNO! - E mentre l'Italia è campione del mondo con la 4x400, per la prima volta nello stesso anno quattro azzurri sono riusciti a scendere sotto la soglia dei 46 secondi nei 400, a testimonianza della salute della specialità. A guidare le graduatorie nazionali è il 45.26 con cui Davide Re ha trionfato ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona e ha scalato le liste alltime fino a pareggiare il quarto posto di Mauro Zuliani. Prima del ligure, attualmente al decimo posto nelle liste continentali comandate dal britannico Matthew Hudson-Smith (44.68) sullo spagnolo Bruno Hortelano (44.69 nella notte di Pippo Tortu a Madrid), aveva centrato il sub-46 anche il brindisino Daniele Corsa in occasione dei Campionati del Mediterraneo under 23: 45.79 a Jesolo prima di saltare Tarragona per la frattura di una clavicola. Dopo due anni, a Lignano Sabbiadoro, anche il primatista italiano Matteo Galvan è tornato sotto la barriera con il 45.75 di mercoledì sera, alla vigilia del record italiano juniores firmato da Scotti a Tampere (45.84). E che stagione anche per le staffette. Quattro su quattro in finale a Tampere (con il sesto posto e il record italiano della 4x400 femminile), ma se allarghiamo lo sguardo anche agli Europei under 18 della scorsa settimana a Gyor, l'Italia Team è #6su6, con le staffette 100-200-300-400 medaglia d'oro. Un quadro completato dai tre titoli ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona per le 4x400 e la 4x100 maschile, oltre al bronzo della 4x100 femminile.

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Che festa per la 4x400 (foto Colombo/FIDAL)


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