Europei: finale per Abdelwahed nelle siepi

07 Agosto 2018

Il giovane mezzofondista che si allena a Camerino supera il turno nella rassegna continentale di Berlino. Ritirato nella 50 km il marciatore Antonelli, out i discoboli Faloci e Di Marco.

Nella seconda giornata dei Campionati Europei, a Berlino, sui 3000 siepi conquista la finale Ahmed Abdelwahed. Il 22enne delle Fiamme Gialle, proveniente dal Cus Camerino, fa segnare il quinto crono tra i partecipanti (8:28.80) con una condotta di gara matura, sempre nelle prime posizioni del gruppo per meritarsi la qualificazione diretta. “Ho pagato la mattina e le gambe stanche - commenta il romano di famiglia egiziana - ma la differenza l’hanno fatta tutti gli amici che mi sono veduti a vedere e quelli che mi hanno guardato da Camerino”. È una bella conferma per il vicecampione europeo under 23, seguito dal tecnico Roberto Scalla nelle Marche, dopo il netto miglioramento del 14 luglio a Courtrai (Belgio) con il primato personale di 8:26.02. La finale è in programma nella serata di giovedì 9 agosto alle ore 21.20.
Sulle strade della capitale tedesca, nella 50 chilometri di marcia, non riesce invece a completare la prova Michele Antonelli. Per il 24enne maceratese dell’Aeronautica, allenato da Diego Cacchiarelli, la gara si chiude poco oltre il 40° chilometro dove era transitato al quattordicesimo posto in 3h08:19, dopo aver recuperato diverse posizioni nella fase centrale. In questa stagione il giovane marchigiano era stato protagonista nei Mondiali a squadre di Taicang, in Cina, in cui era stato il migliore degli atleti italiani (14° in 3h53:00).

Non superano il turno di qualificazione i discoboli azzurri. Ventunesimo l’umbro Giovanni Faloci, delle Fiamme Gialle ma proveniente dall’Atletica Avis Macerata, con 59,27 (57,75 e 57,20 i primi due). Ai microfoni si dice “arrabbiato, perché volevo dimostrare di più. Mi sono svegliato all’ultimo lancio”.

Nemmeno il debuttante in nazionale assoluta Nazzareno Di Marco supera lo scoglio. L’ascolano delle Fiamme Oro cresciuto sotto la guida tecnica di Armando De Vincentis è ventitreesimo con 57,49, prima di un 56,87 e 55,86. “Sono deluso ed amareggiato - racconta il marchigiano - ero per confermare la misura di quest’anno, o perlomeno avvicinarmi. Fare sei metri in meno del personale è brutto”.

Giovedì 9 agosto in gara l’anconetano Simone Barontini alle ore 11.30 nelle batterie degli 800 metri e in serata, alle 19.30, il campione europeo in carica Gianmarco Tamberi nella qualificazione del salto in alto. Oggi il primatista italiano è intervenuto in conferenza stampa: “Sento adrenalina e brividi. Sto sempre meglio, fortunatamente. Avevo iniziato la stagione estiva con tanti problemi tecnici su cui siamo riusciti a lavorare. A Montecarlo mi sono sbloccato (2.27, ndr), è stata forse la gara più emozionante della mia vita. La caviglia nell’ultimo mese ha avuto progressi che neanche mi aspettavo. Il salto che sto facendo è quello che mi ricorda il “mio” salto. Lysenko? Era l’avversario numero 1 a livello mondiale, dopo l’infortunio di Mutaz (Barshim, ndr) a cui mando un pensiero, e qui non ci sarà. Ma in questo momento di rinascita devo solo ed esclusivamente pensare a me, anche perché lassù a 2,40 non ci sarei arrivato. È uno stimolo sapere che tutte le posizioni del podio sono aperte. Il favorito è il tedesco Przybylko, sa tirare fuori gli attributi quando serve e gareggia in casa, ha fatto un 2,31 molto alto. Non è un favorito di quelli imbattibili. Io parto un po’ dietro ma credo di valere qualcosa in più di quello che ho fatto in stagione”.

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Michele Antonelli (foto Colombo/FIDAL)


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