Tricolori U16: Brugnolo ancora da record

07 Ottobre 2018

La veneta aggiunge un punto alla sua MPI nel pentathlon (4668) e si conferma campionessa italiana. Cuciniello-giavellotto 65,48, Ganz e Cavo padroni degli ostacoli sotto la pioggia

di Nazareno Orlandi e Luca Cassai 

Nella mattinata conclusiva dei Campionati Italiani Cadetti a Rieti, condizionata di nuovo dalla pioggia, il risultato-copertina è la migliore prestazione italiana under 16 stabilita da Greta Brugnolo nel pentathlon. La 14enne veneziana aggiunge un punto al limite nazionale che le apparteneva dallo scorso giugno, portandolo a uno score di 4668 e confermandosi campionessa tricolore dopo l’edizione di Cles 2017. Il campano Simone Cuciniello, detentore della MPI nel giavellotto, guadagna uno dei titoli più scontati dell’intera rassegna scagliando l’attrezzo a 65,48. Interessanti i confronti nei 300hs: il primatista nazionale Riccardo Ganz (Veneto) si impone con 38.50 ma il friulano Marco Ghergolet (38.52) sale al quarto posto delle liste all-time. Al femminile, la piemontese Ludovica Cavo diventa la quinta cadetta all-time con 43.94. Zoe Tessarolo (Veneto) si migliora fino a 40.02 per il titolo dei 300 sotto la pioggia, vinto al maschile da Marco Zunino (35.55).

TV E STREAMING: La manifestazione verrà trasmessa in differita su RaiSport giovedì 11 ottobre dalle 12.00 alle 13.30 e venerdì 12 ottobre sempre dalle 12.00 alle 13.30. 

RISULTATI/Results - PROGRAMMA/Timetable - FOTO/Photos

BRUGNOLO-RECORD - Greta Brugnolo (Atl. Riviera del Brenta) firma il risultato-copertina della manifestazione. Un punticino in più: 4667 ne aveva totalizzati a Dolo il 16 e il 17 giugno, 4668 ne raggranella in questo fine settimana. Il calcolo è perfetto nei 600 mesi conclusivi: le sarebbe servito 1:41.00 per cancellare il suo precedente limite e sul display stampa un 1:40.94 che ci sta dentro alla perfezione. Nella prima giornata la non ancora 15enne veneziana di Spinea si era migliorata negli 80hs (11.79/+0.8) e nel giavellotto (36,39) e aveva avvicinato il PB nell’alto (1,62). Nella seconda mattinata perde qualche punto rispetto alla linea ideale della MPI nel lungo (5,53/-0.9) ma stringe i denti nella fatica finale e porta a casa il miglior pentathlon di sempre e il secondo titolo italiano consecutivo dopo il trionfo di Cles 2017. Un primato che nasce a Mira grazie ai consigli di Giuseppe Orofino e al supporto di Roberto Chiariotti per i lanci. Devono accontentarsi delle altre due posizioni sul podio la trentina Giulia Riccardi (4243), vincitrice del giavellotto, e la laziale Giulia Ginulfi (3861). Nell’esathlon, resta al comando Andrea Caiani (4472) dopo aver chiuso in testa la prima giornata. Il brianzolo di Monza che si allena a Villasanta con Agostino “Tino” Rossi, atleta già da quando aveva 5 anni sulla spinta del fratello, completa la cavalcata tricolore con 6,50 (+0.3) nel lungo, 28,23 nel disco e 3:02.93 nei 1000, mantenendo il vantaggio sul veneto della Nuova Atl. Roncade Davide Pierobon (4388) e sul campano dell’Atl. Agropoli Andrea Tafuri (4222).

GIAVELLOTTO: CUCINIELLO 65,48 - I primi quattro lanci atterrano oltre i 64 metri: questo dà la dimensione della prova di Simone Cuciniello nel giavellotto. Il napoletano di Torre del Greco che grazie ai suggerimenti della mamma-coach Antonella Luna è arrivato fino alla MPI faticando ogni giorno al campo di Boscotrecase (Napoli) guadagna uno dei titoli più scontati dell’intera rassegna. Il miglior tentativo resterà il primo (65,48) a un paio di metri dal suo 67,50-record. Nessun problema, quindi, per il lanciatore del Centro Atl. Salus che fa felice anche la sorella Fiona: e se si chiama così, potete immaginare perché. La Campania fa doppietta con il 57,28 di Raffaele Lettera (Atl. Ebolitana Valle Sele), il veneto Kristian Lazzaretto (Atl. Breganze) si accomoda sul podio con 56,77.

GANZ E CAVO, CHE SFIDE NEI 300HS - Due delle gare più appassionati dell’intero fine settimana. Il veneto Riccardo Ganz e il friulano Marco Ghergolet danno vita a un duello che consegna un vincitore soltanto al fotofinish. È il trevigiano di Vedelago, detentore della migliore prestazione italiana a chiudere davanti, con 38.50, dando una gioia alla sua coach Sara Pigozzo. Curiosità: il papà si è avvicinato al running guardando Riccardo, che ha iniziato da piccolissimo, a 5 anni, con il Gruppo Atl. Vedelago. Ghergolet, oggi, non è da meno e nonostante un impatto con l’ultimo ostacolo si arrampica fino alla quarta posizione delle liste all-time con 38.52, confermando la vitalità giovanile del settore degli ostacoli. Per il terzo posto c’è la Toscana con il 39.05 di Andrea Vanchetti (Assi Giglio Rosso Firenze). Al femminile, Ludovica Cavo regala al Piemonte il primo titolo del weekend, nei 300hs cadette, ed è una mezza sorpresa, perché l’andamento della stagione faceva presagire un successo della veneta Giulia Dani. La 14enne dell’Atletica Serravallese trionfa alla terza apparizione in carriera sulla specialità, si migliora di oltre un secondo (aveva 45.12 prima del 44.75 di ieri) e con 43.94 diventa la quinta under 16 all-time. Di più: tra le atlete al primo anno di categoria è seconda soltanto alla detentrice della MPI Ilaria Verderio che corse in 43.49 nel 2012. Cavo e Dani si affacciano al rettilineo conclusivo testa a testa, sulla stessa linea, ma lo spunto decisivo nei metri finali ce l’ha l'alessandrina di Gavi, con l'hobby dell'equitazione, allenata da Roberta Grassi a Serravalle Scrivia, che costringe al secondo posto la veneta della Trevisatletica (44.11). Ancora Veneto, più indietro, per la terza piazza con Mihaela Burlacu (Atl. Pederobba) in 46.75.

300: TESSAROLO E ZUNINO - Sulle nevi di Cortina fa correre gli sci (il gigante è la sua specialità), sotto l’acqua di Rieti surfa fino al titolo dei 300. Lo sport è “vita” per la veneta Zoe Tessarolo, terza lo scorso anno a Cles, campionessa italiana oggi con il PB di 40.02 (sette cent di progresso). Combattiva, competitiva, sbocciata a Vicenza con Lorenzo Zoccante nella Csi Atl. Provincia di Vicenza, tiene a bada il duetto lombardo formato da Makissia Bamba (Atl. Pianura Bergamasca), origini ivoriane, 40.44, e la primatista del lungo outdoor e indoor Alessia Seramondi (Audaces Nave), 40.46. Al maschile, fa il vuoto Marco Zunino e regala alla Liguria un altro titolo dopo quello di Anabel Vitale nel lungo, savonese come lui, che è di Varazze e si allena con Franco Romano. Prende lezioni di chitarra e stamattina arpeggia un 35.55 che gli vale un balzo in avanti di otto centesimi. Dal sud le altre due piazze sul podio, per il pugliese Enrico Di Martino (Atl. Tommaso Assi Trani) che con 36.60 respinge per il secondo posto il lucano Savino Strazza (Liceo Gianturco Potenza), terzo in 36.71.

1200 SIEPI: DALLE MONTAGNE ALLA PISTA - Lombardia al maschile, Trentino tra le cadette nei 1200 siepi. Tra gli uomini è un affare tutto biancoverde con Matteo Carasi (3:21.79, Sporting Team) che supera Giacomo Simonini (3.22.07, Athletic Club Villasanta) negli ultimi 50 metri, entrambi al personal best nell’occasione più importante. Nelle giornate dell’ex sciatore Carasi, allenato a Travagliato dal coach Dalmazio Bersini, c’è anche il sassofono, che studia in un’accademia nella sua Villa Carcina (Brescia). Il veneto Patrick Da Rold (Bellunoatletica) per completare il podio con 3:24.86. Al femminile, parte ai 400 metri dal traguardo e non la tengono più: è un assolo per la trentina di Pian del Gac di Fornace Luna Giovanetti (3:49.53 PB), già due volte campionessa della corsa in montagna come Mattia Zen vincitore ieri nei 2000. Papà Angelo, guida alpina e maestro di sci, le ha trasmesso la voglia di avventura e in estate, insieme a lui, ha raggiunto in un’escursione i 5600 di Pico Mirador in Bolivia. Nell’Atletica Trento la allena la mamma ex atleta Antonella Beatrici. Vince il derby con l’altoatesina Lisa Kerschbaumer (Sport Club Merano), 3:52.74, e una 2004 è terza: la friulana Elisa Gortan (US Aldo Moro) in 3:54.02.

1000: NEAGU E FRACASSINI - Andrei Laurentiu Neagu e Melissa Fracassini. Il Veneto e l’Umbria davanti a tutti nei 1000. Origini romene per Neagu (Discobolo Atl. Rovigo), allenato dallo stesso Vito Quaranta che ieri aveva esultato per il titolo nel disco di Tarè Miriam Bergamo: il tuffo sul traguardo (2:38.73) è decisivo per precedere il pugliese Giovanni Vittorio (Amatori Atl. Viggiano), 2:38.93. Terzo il laziale dell’Atl. Latina ’80 al primo anno di categoria Mario Roani (2:39.25). Al femminile, Fracassini deve prodigarsi in un gran finale (3:00.47) per scendere sotto il tempo della prima serie segnato da Flavia Bianchi (Giovanni Scavo 2000 Atl.) di 3:01.40. E così la seconda classificata della serie con i migliori accrediti finisce terza: è la lombarda Sofia Bonanomi (Merate Atl. Promoline) con 3:01.57. Perugina di San Mariano di Corciano, seguita dal papà ex mezzofondista Francesco, non si allena in pista ma al “percorso verde” di Perugia.

GIAVELLOTTO: GALLI, 13 ANNI - È nata in Etiopia ma l’accento emiliano si sente perfettamente. Arrivata in Italia a 6 anni, Genet Galli ne ha soltanto tredici (quattordici da compiere a dicembre) ed è già tricolore nel giavellotto cadette. Scrive un 45,03 la pallavolista ed ex mezzofondista che è passata ai lanci dopo un infortunio alla caviglia. Vive a Piumazzo (Modena), il paese di Elisa Cusma, allenandosi a Castelfranco Emilia con Mirco Cacciari. La campana capolista stagionale Alessandra Gragnaniello (Centro Atl. Salus) finisce terza con 39,37, superata dall’altoatesina Sarah Fischnaller (Suedtirol Team Club), 43,31.

ALTO: MEDURI DAL TAEKWONDO - Romano di Collina Fleming, Alessandro Meduri guarda tutti dall’alto. Il saltatore dell’Acsi Campidoglio Palatino allenato da Federico Losani allo stadio dei Marmi succede al corregionale Francesco Pavoni nell’albo d’oro. In passato è stato anche stregato dalle arti marziali e ha provato il taekwondo, ma ora il suo tempo lo riserva all’atletica e alla scuola (in inglese) nella sezione Cambridge del liceo Farnesina. Serve 1,94 per avere la meglio sul lombardo Edoardo Stronati (Scuola Sportiva Atl. Punto It), secondo con 1,90 al primo anno di categoria, e la terza piazza se la aggiudica il toscano Alessio Geri (Atl. Pistoia e Lucchesia) con 1,84.

L’ASTA È… GREAT - L’importanza di chiamarsi Great. Non può che essere una “grande” mattinata per Great Nnachi (la pronuncia corretta sarebbe “Nnaci”), genitori nigeriani che l’hanno data alla luce a Torino, dove si allena con Luciano Gemello al Parco Ruffini. In una gara che resta al di sotto degli standard stagionali, l’unica che conferma le buone indicazioni del 2018 è la piemontese del Cus Torino (3,50), da poco 14enne, capace di imporsi sulla toscana del Centro Atl. Piombino Matilde Poli (3,20) e la friulana della Libertas Sacile Sara Agostinis (3,10).

STAFFETTE - Lazio al maschile, Lombardia al femminile. Angelo Ulisse si riscatta dalla piccola delusione della gara degli 80 e conduce la sua rappresentativa al successo nella 4x100 con 43.57, rifinendo il lavoro di Flavio Faraglia, Federico Morseletto (secondo titolo dopo il triplo) e Jacopo Capasso. Messe in fila l’Emilia Romagna (Boakye, Adjei, Pouye, Tagliani, 43.59) e la Lombardia con tre campioni individuali (Gosio, Rignanese e Mondini) e Divo (43.84). Tra le cadette, però, la vittoria non sfugge alle lombarde Elisa De Santis, Giulia Maria De Paoli, Alessia Seramondi e Makissia Bamba, prime con 48.30, meglio del Friuli Venezia Giulia (Volcic, Missori, Turello, Camossi, 48.98) e del Veneto (Muraro, Tessarolo, Nessenzia, Barattini).

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