Maratona. Straneo 2h30:26 a Valencia

03 Dicembre 2018

Rientro in gara sui 42,195 chilometri per Valeria Straneo che a Valencia chiude all'ottavo posto dopo soli due mesi di preparazione mirata. 16mo posto per Elisa Stefani.

Un ritorno sulla sua distanza, dopo oltre due anni. L’azzurra Valeria Straneo ha corso la maratona di Valencia, in Spagna, per chiudere con il tempo di 2h30:26 all’ottavo posto. Era dalle Olimpiadi di Rio, 840 giorni fa, che non si presentava al via di una prova sui 42,195 chilometri. La 42enne alessandrina del Laguna Running, primatista italiana dal 2012 con 2h23:44, si lascia alle spalle i problemi fisici che l’hanno frenata nelle ultime due stagioni, in una corsa affrontata con poco più di due mesi di preparazione specifica sotto la guida tecnica del coach Massimo Magnani, durante la quale aveva vinto il tricolore di mezza maratona in ottobre (1h12:04). Per la vicecampionessa mondiale del 2013 e argento europeo nel 2014, oggi un parziale a metà gara di 1h14:36 seguito da una seconda parte meno rapida (1h15:50) in cui si è assestata su un ritmo da 3:34 al chilometro, senza però cedere, portando a termine la sua quindicesima maratona.

STRANEO: “SODDISFATTA”“Sono davvero contenta perché in pratica è andata come speravo. Ho sentito la fatica nelle gambe dal 26° chilometro, a livello muscolare, ma credo di essermi difesa abbastanza bene. A un certo punto ho pensato: come faccio ad arrivare alla fine? Anche se il ritmo è un po’ calato, ci sono riuscita. Non sono partita troppo prudente, ma stavo comoda a quel passo e le condizioni meteo erano ottime.

Ascoltavo soprattutto le sensazioni, non ho quasi mai guardato l’orologio. Sapevo che il peggio sarebbe arrivato in fondo e sono soddisfatta anche dell’approccio mentale”. Nel 2018 la Straneo si inserisce al quarto posto delle graduatorie italiane stagionali, preceduta da Sara Dossena (2h27:53), Giovanna Epis (2h29:41) e Catherine Bertone (2h30:06).

“GUARDO AVANTI” - E adesso? “Si riparte da 2 ore e 30 minuti e non è niente - commenta con entusiasmo l’azzurra - è qualcosa di concreto. Vuol dire che con gli allenamenti dei prossimi mesi e un lavoro completo, si può migliorare questo risultato. Non ho avuto particolari problemi, neppure a livello energetico, a parte i dolori muscolari dovuti alla mancanza di chilometri. Ma è solo questione di tempo. Se continuo così, potrò dare un occhio anche al cronometro nella prossima maratona!”.

(da fidal.it)

Da sottolineare, sempre in ambito femminile, il sedicesimo posto di Elisa Stefani (Brancaleone Asti) con 2h38:16 ad una ventina di secondi dal suo primato personale. Ma anche per lei grande soddisfazione, dopo alcuni problemi fisici nell’ultimo periodo che ne avevano rallentato la preparazione e l’attività.

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