Campaccio: Crippa ai piedi del podio
06 Gennaio 2019Nel cross a San Giorgio su Legnano l’azzurro quarto davanti a Meucci, che si piazza quinto come Dossena al femminile. Vittorie dell’etiope Gebrhiwet e della turca Can.
Una sfida avvincente tra gli uomini e un assolo al femminile nel 62° Campaccio Cross Country. Sui prati di San Giorgio su Legnano (Milano), la stagione 2019 prende il via con una grande classica della corsa campestre, prima tappa italiana del circuito IAAF di specialità, vinta dall’etiope Hagos Gebrhiwet in 29:18 sui 10 chilometri e dalla turca Yasemin Can, 6 km in 19:21 per la tre volte campionessa europea. In una giornata di sole quasi primaverile, il bronzo olimpico dei 5000 metri prende il largo nell’ultimo dei cinque giri per avere la meglio sul connazionale Selemon Barega (29:22), protagonista di una partenza ad handicap per essersi presentato sulla linea di avvio quando il gruppo era già scattato, mentre chiude terzo l’ugandese Albert Chemutai (Athletic Club 96 Alperia, 29:23) che aveva dettato il ritmo nella fase centrale della gara. L’azzurro Yeman Crippa arriva quarto, di fronte a una bella cornice di pubblico, dopo essere rimasto nel gruppo di testa fino all’inizio della tornata conclusiva. Per il 22enne trentino delle Fiamme Oro, bronzo continentale dei 10.000 metri su pista, è il miglior piazzamento della carriera in questa manifestazione con il tempo di 29:56 davanti a Daniele Meucci (Esercito), quinto in 30:11 e compagno di team al recente Eurocross dove la squadra italiana ha centrato la terza posizione. Alle sue spalle Yohanes Chiappinelli (Carabinieri), 30:14 e sesto posto al rientro per il bronzo europeo dei 3000 siepi, quindi ottavo Michele Fontana (Aeronautica, 31:01) preceduto dal britannico Ross Millington (30:16).
La gara delle donne è invece dominata dalla turca Yasemin Can, keniana di nascita, in fuga nel secondo giro sui tre previsti e leader per distacco in 19:21 sull’etiope Silenat Ysmaw (19:37). Terza la keniana Caroline Chepkemoi (19:46) che supera l’israeliana di origine keniana Lonah Chemtai Salpeter (19:58), oro agli Europei di Berlino nei 10.000 metri. Fra le azzurre in evidenza Sara Dossena (Laguna Running), argento continentale a squadre di maratona, quinta con una buona prova di efficienza in 20:24. Per il sesto posto allunga nel finale la 18enne Nadia Battocletti (Fiamme Azzurre), 20:51 il crono della campionessa europea under 20 di corsa campestre, nei confronti di Isabel Mattuzzi (Us Quercia Trentingrana Rovereto, 20:57) e di Giulia Viola (Fiamme Gialle, 21:01). Nel ricco programma di competizioni anche quella juniores maschile (6 km) vinta dal 17enne Francesco Guerra (Rcf Roma Sud, 18:53), appena entrato nella categoria, mentre a livello under 18 successi della ceca Karolina Sasynova e di Andrea Azzarini (Trionfo Ligure) che si aggiudica in volata la seconda edizione del Memorial Sergio Meraviglia. Presente all’evento il direttore tecnico dell’atletica italiana Antonio La Torre.
UOMINI - Nel primo giro un piccolo “giallo” con Selemon Barega che al colpo di pistola è partito con qualche secondo di ritardo, quantificabile in almeno 40-50 metri dal gruppo. Già allineato e pronto per il via, si è defilato per una scarpa slacciata: in quel momento i giudici hanno fatto partire la gara e lui si è trovato spiazzato. Un ritmo per sua fortuna non proibitivo gli ha consentito di recuperare il distacco ed essere già in testa dopo 2 km al passaggio del primo dei cinque giri.
“Siamo partiti lenti, un ritmo tranquillo - dichiara il vincitore Gebrhiwet - almeno per i primi tre giri. Mi ero accorto che Barega aveva avuto un problema in partenza e mi è sembrato giusto aspettarlo. Avevo però timore della sua volata, così ho allungato nel finale in tutto l’ultimo giro per conquistarmi un vantaggio di sicurezza. E così è stato, ho costruito un bel margine che mi ha consentito di vincere. Ora non credo che farò altri cross, mi dedicherò a qualche indoor anche se il mio obiettivo per il 2019 è di essere ancora tra i migliori al mondo in pista”. Per Gebrhiwet anche la rivincita della spettacolare gara sui 5000 metri nel meeting di Bruxelles della scorsa estate, quando Barega diventò il quarto di sempre (12:43.02 contro 12:45.82). Yeman Crippa è sereno e soddisfatto nel dopo gara durante le premiazioni, firma autografi e fa i selfie con i tanti ragazzini che hanno corso nelle gare giovanili della mattina: “È sempre bello il Campaccio, sono cresciuto con questa gara - commenta l’azzurro che a San Giorgio su Legnano era stato sesto nel 2018, in precedenza ottavo nel 2016 e 2017 - e provo a esserci ogni anno. Sono davvero contento per come è andata e per essere riuscito a stare con questi grandi campioni quasi fino alla fine. Il ritmo non era elevato, però ci ho provato e sono arrivato ai piedi del podio. Prima o poi ce la farò”. Nella top ten anche Italo Quazzola (Atl. Casone Noceto, 31:20), con i compagni di club Nfamara Njie (11°) e Ahmed Ouhda (12°) in 31:25 seguiti da Simone Colombini (Aeronautica, 31:26).
DONNE - “Ho spinto fin dall’inizio, volevo andare il più forte possibile - le parole di Sara Dossena - e così ho fatto, senza risparmiarmi in alcuna maniera. I cross secondo me sono poi davvero utili per la preparazione delle gare su strada e io in questo 2019 voglio riscattarmi da un anno in cui non sono riuscita ad esprimermi sempre al meglio. È vero che ho fatto il personale alla maratona degli Europei di Berlino, però poi è saltata New York. Ora andrò in Liguria qualche settimana per preparare una maratona primaverile”. La giovanissima Nadia Battocletti dimostra che il passaggio a vuoto nella gara di San Silvestro a Bolzano è stato solo una parentesi, mentre si fa notare anche il significativo rientro di Isabel Mattuzzi, dopo un infortunio autunnale, e di Giulia Viola: tutte felici al traguardo le azzurre, che si abbracciano a vicenda. Decima l’altra junior Ludovica Cavalli (Trionfo Ligure, 21:30) che mette in fila la siepista Laura Dalla Montà (Assindustria Sport Padova, 21:47), Roberta Ciappini (La Recastello Radici Group, 21:56) e Ivana Iozzia (Calcestruzzi Corradini Excelsior, 22:06). La turca Yasemin Can parla con la sicurezza di una campionessa che nei cross ha esperienza da vendere: “È un percorso davvero spettacolare, poi con questo clima secco e asciutto sembrava di essere in pista. Ho voluto tenere da subito un ritmo alto, forzando per crearmi un vantaggio da poter gestire”.
l.c.
(da comunicato stampa Organizzatori)
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