Indoor, under 23: Pianti è campione italiano



Argento per Polanco sui 6o promesse. E Tommasini è ottavo nel lungo junior.

(alefloris) Andrea Pianti, portotorrese in forza alla Shardana Sassari, per un centimetro al terzo miglior salto, è il campione italiano promesse 2019 di salto in lungo. L'allievo di Giampaolo Garilli ha conquistato il titolo questo pomeriggio ad Ancona grazie alla misura di 7,66 ottenuta al terzo salto di qualificazione (a tre centimetri dal suo personale al coperto). La misura gli ha consentito di eguagliare Gabriele Chillà (Atl. Stud. Rieti) e di sopravvanzarlo di un centimetro grazie al secondo migliore salto (7,51 contro 7,50). Alla fine, quella diventerà la terza miglior misura perché entrambi gli atleti hanno saltato 7,59 al sesto e ultimo salto di finale, prima Chillà quindi Pianti, regalando alla gara un ultimo sussulto. La serie di Pianti, che è arrivato ad Ancona reduce dal'attacco parainfluenzale dello scorso fine settimana: 7,19, 7,51, 7,66, 7,51, 7,44, 7,59. Intanto nel salto in lungo juniores, il sassarese Felipe Tommasini (Cus Sassari) ha conquistato l’ottavo posto grazie al nuovo personale di 7,05 ottenuto al secondo salto di qualificazione. Per lui, che per la prima volta in assoluto ha infranto per ben due volte la barriera dei 7 metri, un’ottima serie: 6,64, 7,05, 6,70, 6,45, X, 7,02.
Due sardi in finale nei 60 metri promesse. E' andata abbastanza bene a Wanderson Polanco Rijo (ex Amsicora e da qualche anno alla Riccardi Milano) che è salito sul secondo gradino del podio grazie ad un discreto 6.76. In crescendo la giornata dell'atleta di Sestu che aveva corso in 6.84 in batteria e in 6.77 in semifinale. In calo invece Antonio Moro (ex Delogu Nuoro, orea all'Enterprise Benevento) che comunque era alla prima gara stagionale e non ha potuto preparare adeguatamente questi campionati anche per via di un guaio fisico di non facile soluzione. Per lui 6.87 al primo turno, 6.90 in semifinale e 6.94 nella finale che l'ha visto chiudere all'ottavo posto.

Presente in semifinale sui 60 metri anche Gianpietro Fronteddu (Delogu) al quale però non è bastato il doppio 7.04 per accedere alla finale, considerati i crampi che dal quinto appoggio in poi ne hanno bloccato il rendimento al secondo turno. Sul versante femminile delle under 23 fuori al primo turno Giulia Mannu (Delogu), reduce da un fascite plantare, 7.90, e Francesca Verdecchia (Amsicora), 8.00. Fuori al secondo turno anche il sassarese Cheick Sadibou Diallo (Ichnos) dai 60 metri juniores. Per l’allievo di Paolo Reni c’è da registrare comunque un doppio primato personale dopo che una settimana fa lo aveva fissato sul 7.14 sulla stessa pista. Diallo ha corso in 7.11 in batteria e 7.07 in semifinale.
Assente dallo sprint breve l’oristanese Lorenzo Patta (Atl. Oristano) che vedremo direttamente domani, così come la quartese Dalia Kaddari (Tespiense), sui 200 metri. In gara domani anche i cagliaritani Paolo Caredda (Gonone Dorgali), nel salto triplo promesse (ore 13,30), e Dante Melis (Amsicora), nei 60 ostacoli promesse (direttamente le semifinali alle 11,30). Cheick Sadibou Diallo (Ichnos) invece rinuncerà ai 200 metri per via di un fastidio al tallone. 

Intanto a Saronno, Nadia Neri (Cus Cagliari) ha corso i 60 metri in 7.67 (dopo il 7.69 della batteria) raggiungendo la possibilità di partecipare ai tricolori assoluti (minimo 7.68). Nella serata lombarda la sprinter isolana ha migliorato entrambe le volte il proprio personale, precedentemente fissato a 7.70 la settimana scorsa a Firenze. Il 7.67 è la nona prestazione sarda all-time.

Domani, oltre alla seconda giornata dei tricolori under 20 e under 23 ad Ancona, si apre ad Iglesias la stagione indoor. Gli iscritti.

Le graduatorie sarde all-time:
Uomini
Donne


Andrea Pianti sul podio (foto Muti/FIDAL)


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