Düsseldorf, mondiale U20 di Ingebrigtsen
20 Febbraio 2019Nell'ultima tappa del World Indoor Tour, il 18enne norvegese batte il neoprimatista Tefera con il record giovanile in 3:36.02 sui 1500 metri. Tobe e Wang 2,34 nell'alto. Ta Lou 7.02 sui 60 donne, Herrera 7.51.
di Marco Buccellato
Nel sesto e ultimo appuntamento del World Indoor Tour IAAF a Düsseldorf è spettacolo con il successo di Jakob Ingebrigtsen sui 1500 metri. Il 18enne norvegese, due volte oro europeo a Berlino, abbatte la resistenza del neo-primatista del mondo indoor Samuel Tefera e in 3:36.02 stabilisce il nuovo record mondiale under 20, limando ancora il 3:36.21 di dieci giorni fa. Dai 60 donne nella città tedesca arriva la world lead dell'ivoriana Marie Josée Ta Lou sui 60 metri (7.02). In batteria eliminata Johanelis Herrera, sesta in 7.51. Alto uomini con doppio 2,34 del giapponese Tobe e del cinese Wang. Vincono le ultime nove specialità del World Indoor Tour lo stesso Tefera (1500 metri), Nathan Strother (USA, 400 metri), Jarret Eaton (USA, 60hs), Naoto Tobe (JPN, alto), Ewa Swoboda (POL, 60 metri), Habitam Alemu (ETH, 800 metri), Anzhelika Sidorova (ANA, asta), Yulimar Rojas (VEN, triplo) e Christina Schwanitz (GER, peso).
L'epilogo è di quelli rumorosi, risuona l'eco dei fiordi nel successo dello strepitoso 18enne Jakob Ingebrigtsen, che cuce il nuovo primato del mondo under 20 dei 1500 metri in 3:36.02 e soprattutto dimostra di poter appaiare i migliori africani sul loro terreno di caccia, ritmo e resistenza. Il prodigio del mezzofondo europeo ha battuto il fresco primatista mondiale Samuel Tefera, che nella tappa di Birmingham aveva tolto la corona del record mondiale a Hicham El Guerrouj in 3:31.04. Per Ingebrigtsen, oltre al top all-time under 20, il primato nazionale assoluto e la 15esima prestazione europea indoor di sempre. Al solito, ottimo lavoro del pacemaker Som in prima battuta e poi del polacco Czerwinski. Tefera ha lanciato la volata ma il norvegese lo ha affiancato e superato negli ultimi trenta metri. Dietro a Tefera (3:36.34), il fratello maggiore di Jakob, Filip Ingebrigtsen, terzo con il personal best indoor di 3:38.62. Lo show prosegue pochi minuti dopo trasferendosi sulla pedana dell'alto, dove Naoto Tobe rimette in piedi una gara che l'ha visto prima rischiare il zero in tabellino a 2,20 (tre prove) e poi superare i 2,34 al primo tentativo, a un centimetro dalla sua world lead. A rendere più succoso il contenuto, l'altro saltatore orientale Wang Yu, anche lui a 2,34 con il nuovo record nazionale cinese indoor.
TA LOU FRECCIA - Sui 60 metri irresistibile volata dell'argento mondiale indoor Marie Josée Ta Lou (7.02), miglior prestazione mondiale stagionale, secondo crono africano all-time e primato del meeting. L'ivoriana ha nettamente battuto la vincitrice del circuito Swoboda, pur ottima seconda in 7.10. Finale mancata e niente minimo in funzione Glasgow (7.27) per la 23enne veneta Johanelis Herrera (Atl. Brescia 1950 Ispa Group). La campionessa italiana dei 60 metri, giunta a Düsseldorf con l'obiettivo di migliorare il personale di 7.32 eguagliato proprio nella finale degli Assoluti di Ancona, ha corso in 7.51 piazzandosi sesta nella seconda batteria, lontana dall'ultimo crono utile (7.34) per garantirsi una delle otto corsie di finale.
LE ALTRE VITTORIE NEL WIT - Successo e primato del meeting per Anzhelika Sidorova. La russa, che gareggia come atleta neutra, ha vinto gara e Tour prima eguagliando il record del meeting della cubana Silva (4,72), poi alzandolo di altri cinque centimetri a 4,77. A tenere in bilico il primo posto della Sidorova, la greca Kiriakopoulou (4,62 e poi tre errori a 4,77). Stefanidi 4,62, come la canadese Newman, poi fuori dieci centimetri più su.
Triplo donne alla venezuelana Yulimar Rojas, con il brivido di una gara costellata di errori tecnici che stava per costarle la vittoria nel Tour a vantaggio della portoghese Patricia Mamona (14,22). Negli ultimi due turni, con 14,45 e 14,46, la Rojas ha messo le cose in ordine. Nel peso vittoria scontata di Christina Schwanitz con 19,14 davanti alla primatista svedese Fanny Roos (18,47) e a quella ungherese Anita Marton (18,34). Negli 800 di chiusura del programma femminile, lo spareggio per la vittoria nel Tour tra Habitam Alemu e Shelayna Oskan-Clarke (pari punti), va all'etiope autrice di una prestazione autoritaria (2:00.70) che non ha lasciato spazio alla britannica (2:02.25).
I 400 uomini vanno al leggero statunitense Nathan Strother, che ha vinto la seconda serie in 46.48 precedendo il supertitolato Pavel Maslak (46.73). Allo spagnolo Husillos la precedente in 46.96. Lunga attesa per la finale dei 60hs uomini, un ritardo dettato dal ricorso dello spagnolo Orlando Ortega, vincitore sub-judice in batteria dopo esser stato indicato autore di falsa partenza, patita anche dallo statunitense Jarret Eaton ma egualmente vincitore di specialità in forza dello score accumulato fin qui. Ammesso in finale, Ortega ha ribadito il felice stato di forma vincendo in 7.52, stesso crono accreditato anche al cipriota Trajkovic. Solo quinto in 7.67 il rientrante Andrew Pozzi. Sabato a Birmingham erano stati decretati i primi due vincitori del WIT, il cubano Juan Miguel Echevarria (lungo) e l'etiope Alemaz Teshale Samuel (3000 metri). [RISULTATI/Results]
I VINCITORI DEL WORLD INDOOR TOUR IAAF 2019 |
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UOMINI | DONNE |
400m: Nathan Strother (USA) |
60m: Ewa Swoboda (POL) |
BELGRADO: OJIAKU SESTO - Al meeting internazionale di Belgrado, sesto posto per il campione italiano indoor Kevin Ojiaku. Il 29enne piemontese delle Fiamme Gialle, che nello scorso weekend ha vinto il tricolore in sala, atterra a 7,37 nel terzo tentativo dopo aver aperto con un nullo seguito da 7,28. Poi sceglie di fermarsi, a causa di un fastidio alla schiena avvertito al primo ingresso in pedana, mentre il successo va al serbo Strahinja Jovancevic (7,85) davanti allo svedese Michel Torneus (7,67). Al femminile l’iridata al coperto Ivana Spanovic con 6,92 diventa seconda nelle liste mondiali dell’anno, tra gli applausi del pubblico di casa. Nel peso la spallata vincente è del bosniaco Mesud Pezer (20,99) per battere il serbo Asmir Kolasinac (20,34) e il croato Stipe Zunic (20,32). [RISULTATI/Results]
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