Elisa Stefani PB alla Maratona di Praga
05 Maggio 2019La piemontese chiude nella top ten della maratona della Repubblica Ceca (settima Catherine Bertone) con il primato personale di 2h33:36.
Ottima prestazione per l'astigiana Elisa Stefani (Brancaleone Asti) alla Maratona di Praga. La piemonte chiude nella top ten, nona in rimonta con 2h33:36, crono che demolisce di oltre quattro minuti il record personale di 2h37:54 datato 2012. L’alessandrina di Valenza, 33 anni festeggiati ieri e campionessa tricolore nel 2013, ha corso in “negative split” con una seconda parte più veloce della prima, dopo essere transitata con 1h17:20 al giro di boa. In questa stagione era già cresciuta nella mezza maratona, 1h14:04 alla Stramilano.
“Mi sono fatta il regalo - racconta Elisa Stefani - per i miei 33 anni, compiuti ieri, con un numero che mi ha accompagnato anche nel risultato, 2h33:36 il crono ufficiale, e addirittura il “real time” è di 2h33:33. C’erano i presupposti, ma dalla Festa del Cross (settima tra le italiane, ndr) e dalla Stramilano ho avuto qualche certezza in più. Volevo fortemente un crono di quattro o cinque minuti in meno rispetto al personale, sapevo che era possibile e sono molto soddisfatta. Per una volta non ho avuto intoppi nella preparazione, che è stata un crescendo, e sono riuscita a costruire quello che desideravo. Poi ho gestito bene la gara, conservando energie per la seconda parte in cui ho accelerato, come faccio di solito in allenamento. Nel 2014 avevo quasi smesso dopo i risultati ottenuti sotto la guida di Silvana Cucchietti, per una recidiva al tendine rotuleo che mi aveva già visto rallentare quando avevo vent’anni. Il primo a crederci è stato il presidente della mia società, Fabio Amandola, che mi ha convinto a riprendere e poi il tecnico Maurizio Di Pietro che mi segue dalla fine del 2016, mentre nella vita tutti i giorni ho un’attività di personal trainer e rieducazione motoria. Ci si è messo anche un incidente in montagna, all’inizio del 2018 e sempre al ginocchio destro, ma con tanta forza di volontà e il lavoro in palestra ho risolto i problemi ai tendini, fino a rientrare con 2h38:16 in dicembre a Valencia. Questo risultato significa tantissimo a livello personale, una rivalsa con me stessa, ma a volte paga essere testardi”.
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