Europei a squadre, tutte le sfide degli azzurri

02 Agosto 2019

Quattro in gara a Bydgoszcz con il migliore stagionale tra gli iscritti: Desalu 200, Re 400, Crippa 5000 e Sottile nell'alto. Duello sprint Jacobs-Vicaut, Folorunso 400hs con la Ryzhykova, Fabbri tra i colossi Haratyk e Stanek

di Nazareno Orlandi

I numeri: 851 atleti da 12 nazioni. A una settimana dagli Europei a squadre di Bydgoszcz, in Polonia (9-11 agosto), la pubblicazione delle final entries aiuta a orientarsi circa il valore degli avversari degli azzurri, in un’edizione che “boccia” cinque squadre su dodici e che di conseguenza richiede un posto tra le prime sette per rimanere nella massima serie, la Super League. Non solo: il primo posto in ogni gara della vecchia “Coppa Europa” dà l’accesso al match Europa-USA del 9-10 settembre a Minsk, in Bielorussia, per il quale saranno invitati anche i primi tre della graduatoria europea stagionale. L’Italia del DT Antonio La Torre si presenta a Bydgoszcz con 54 atleti e con diverse frecce da scagliare.

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GLI ACCREDITI MIGLIORI - Iscrizioni alla mano, sono quattro gli azzurri che salgono sull’aereo con il miglior accredito stagionale tra i partecipanti. Fausto Desalu (Fiamme Gialle) vanta il tempo più veloce sui 200 metri in virtù del 20.26 corso a La Chaux-de-Fonds (senza dimenticare il 20.13 dello scorso anno agli Europei di Berlino, secondo azzurro di sempre dopo Mennea) e tra gli avversari troverà il francese Mouhamadou Fall fresco di miglioramento a 20.34 ai campionati nazionali dello scorso weekend, il britannico già campione del mondo indoor dei 60 metri Richard Kilty (PB di 20.34 vecchio di sei anni) e un quattrocentista di rango come il tre volte oro mondiale indoor Pavel Maslak (Repubblica Ceca). Prima piazza stagionale anche per Davide Re (Fiamme Gialle) nel giro di pista: il 44.77 del primatista italiano è un tempo che nessuno degli iscritti - nel 2019 - ha saputo avvicinare, neanche lo spagnolo Oscar Husillos che un anno fa era sceso a 44.73 nella notte magica di Filippo Tortu a Madrid. Occhio pure al polacco Rafal Omelko e al britannico Dwayne Cowan. Anche nei 5000 l’uomo da battere è un azzurro. Yeman Crippa (Fiamme Oro) è sempre più in odore di record italiano dopo il 13:07.84 in Diamond League a Londra: vicinissimo il 13:05.59 di Totò Antibo datato 1990, anche se probabilmente non sarà questa l’occasione per centrarlo. Il “nome”, tra gli avversari del trentino, è lo svizzero primatista europeo di mezza maratona Julien Wanders, 13:13.84 nei 5000 in Diamond League a Losanna a inizio luglio.

Crippa vanta anche il secondo tempo nei 3000 (qui si considerano i primati personali dato che in questa stagione non si è ancora espresso sulla distanza): meglio del suo 7:43.30 dello scorso anno a Ostrava, ha fatto in carriera soltanto lo spagnolo Adel Mechaal (7:35.28 nel 2017). Chiude il cerchio dei “migliori accrediti” il debuttante Stefano Sottile (Fiamme Azzurre) che fa il proprio esordio tra i big continentali della specialità, forte del 2,33 di Bressanone che è la migliore prestazione al mondo quest’anno: la pedana di Bydgoszcz lo metterà di fronte al tedesco campione europeo di Berlino Mateusz Przybylko (PB 2,35), al britannico da 2,36 Chris Baker, al greco Konstantinos Baniotis (2,34 in carriera).

UOMINI: STECCHI E FOFANA, CHE RIVALI - Prepararsi alla sfida Marcell Jacobs-Jimmy Vicaut. Lo sprinter delle Fiamme Oro campione italiano dei 100 metri, terzo azzurro di sempre nella gara-regina con il 10.03 di Padova, affronta il francese primatista d’Europa (9.86) ancora alla ricerca del primo sub-10 stagionale (10.02 venerdì ai campionati nazionali di Saint-Etienne). La Gran Bretagna non schiera la potenza di fuoco di cui è dotata e punta su Harry Aikines-Aryeetey, 10.11 quest’anno, mentre la Germania si affida a Julian Reus, 10.13 nel 2019 e 10.01 di personal best. Un Leonardo Fabbri (Aeronautica) in clima ventuno metri va in pedana con la terza misura nel peso (20,99): il polacco campione europeo Michal Haratyk ha appena lanciato a Varsavia un 22,32 (record nazionale) che in Europa mancava dal 1988, e l’altro colosso è il ceco da 22,17 (nel 2018) Tomas Stanek. Tanta attesa anche per il rientro di Claudio Stecchi (Fiamme Gialle) nell’asta dopo la super stagione al coperto culminata nel 5,80 di Clermont-Ferrand, quarto tra gli iscritti: lassù domina il polacco Piotr Lisek, decollato a 6,02, e il panorama di stelle è completato dal primatista del mondo Renaud Lavillenie e dallo svedese Melker Svard Jacobsson che ha spinto Stecchi fuori dal podio degli Euroindoor di Glasgow.

Avversari di primissima fascia anche per Hassane Fofana (Fiamme Oro) che nei 110hs con il quinto tempo dei partecipanti (13.44) corre al cospetto dello spagnolo vicecampione olimpico Orlando Ortega, già a segno due volte nella Diamond League 2019, e del campione europeo Pascal Martinot-Lagarde. Quinto accredito stagionale pure per Filippo Randazzo (Fiamme Gialle) nel lungo (7,98) che vede come favorito il greco Miltiadis Tentoglou, oro a Berlino. Tra gli altri azzurri, Giovanni Faloci (Fiamme Gialle) prova a confermare il 65,30 di Latina contro lo svedese d’acciaio Daniel Stahl e il polaccone Piotr Malachowski, Simone Barontini (Fiamme Azzurre) e la novità Matteo Spanu (Atl. Malignani Libertas Udine) si fanno le ossa negli 800 e nei 1500 contro i navigati polacchi Adam Kszczot e Marcin Lewandowski, Ahmed Abdelwahed (Fiamme Gialle) nei 3000 siepi con lo spagnolo argento europeo Fernando Carro, Alessandro Sibilio (Fiamme Gialle) nei 400 ostacoli con il polacco Patryk Dobek, Fabrizio Schembri (Carabinieri) nel triplo con il tedesco Max Hess, Marco Lingua (asd Marco Lingua 4ever) nel martello con Wojciech Nowicki e Mauro Fraresso (Fiamme Gialle) nel giavellotto senza i fenomeni tedeschi ma con il ceco argento mondiale Jakub Vadlejch.

DONNE: DA NAPOLI ALLA POLONIA - La squadra azzurra è competitiva anche al femminile con i tre ori dell’Universiade di Napoli (Folorunso, Bogliolo, Osakue). Ayomide Folorunso (Fiamme Oro) che a Bydgoszcz si laureò campionessa europea under 23 nel 2017 (come Crippa nei 5000), può sfoggiare il secondo tempo dell’anno tra le iscritte, il 54.75 dello stadio San Paolo, seconda prestazione italiana di sempre, superata solo dall’ucraina Anna Ryzhykova (54.64). Farà soltanto i 400 piani la ceca capolista continentale stagionale Zuzana Hejnova, e così l’altra avversaria di un certo spessore è la britannica bronzo d’Europa Meghan Beesley.

La seconda misura dell’anno ce l’ha anche Tania Vicenzino (Esercito) grazie al 6,68 indoor nel lungo: la friulana è rientrata da uno stiramento ai flessori con il titolo italiano di Bressanone e cerca di riproporsi sulle misure della stagione al coperto, nobilitata dal sesto posto agli Euroindoor di Glasgow: favoritissima nella sabbia è l’oro europeo Malaika Mihambo (Germania), 7,07 al Golden Gala dello stadio Olimpico, poi 7,16 ai campionati nazionali. Il bel momento di Luminosa Bogliolo (Fiamme Oro) fa tappa a Bydgoszcz, sulla pista già frequentata il 12 giugno per il Memorial Szewinska: la ligure con 12.78 è la terza delle iscritte, dietro soltanto alla finlandese Annimari Korte (12.72) e alla polacca Karolina Koleczek. Quarta misura per Daisy Osakue (Fiamme Gialle), decisa a riscattarsi dal passo falso degli Assoluti: in Polonia ritrova la tedesca Claudine Vita battuta all’Universiade ma accreditata di 66,64 e sfida la francese argento olimpico Melina Robert-Michon (66,73 nel 2016).

Anche Mariabenedicta Chigbolu (Esercito) ha gareggiato sulla pista polacca qualche settimana fa: in quell’occasione è andata sotto i 52 secondi (51.89), a due decimi dallo stagionale di 51.69 siglato pochi giorni dopo a La Chaux-de-Fonds. È suo il quarto tempo, dopo l’oro continentale dell’Olympiastadion Justyna Swiety-Ersetic (Polonia), la francese Deborah Sananes e la svizzera oro europeo indoor di Glasgow Lea Sprunger, senza gli ostacoli di cui è campionessa di Berlino 2018. Gara non impossibile nel giavellotto per Carolina Visca (Fiamme Gialle): l’oro europeo U20, tricolore con il record di categoria di 58,47 domenica scorsa a Bressanone, incrocia le armi con la polacca quarta a Rio Maria Andrejczyk (62,99 quest’anno) e altre due rivali da sessanta metri in stagione, la francese Alexie Alais (61,49) e la ceca Irena Sediva (61,03). C’è poi il debutto in Nazionale assoluta di Marta Zenoni (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) con il quinto tempo sia nei 1500 che nei 3000: affronta rispettivamente la polacca Sofia Ennaoui e la tedesca Alina Reh. Quinta misura anche per Sara Fantini (Carabinieri) che è nel gruppo delle +70 nel martello: Alexandra Tavernier (Francia) e Joanna Fiodorow (Polonia) i nomi che dicono di più. Nei 5000 metri senza fuoriclasse, Francesca Tommasi (Esercito) può giocare da outsider dopo i miglioramenti fino a 15:44.90 degli Europei U23 di Gavle.

Capitolo Alessia Trost (Fiamme Gialle): il bronzo dei Mondiali indoor di Birmingham punta a tornare sulle misure che le competono contro rivali che conosce bene come l’ucraina Yuliya Levchenko (2,00 indoor quest’anno), la britannica Morgan Lake, la svedese Erika Kinsey, la polacca Kamila Licwinko. Nella velocità, Zaynab Dosso (Fiamme Azzurre) agisce nei 100 metri che annunciano la polacca Ewa Swoboda, mentre Gloria Hooper (Carabinieri) è nei 200 metri con la britannica Jodie Williams e la svizzera Mujinga Kambundji. Il debutto con la maglia azzurra dei grandi per Eloisa Coiro (Fiamme Azzurre) è negli 800 con l’ucraina campionessa europea Nataliya Pryshchepa e invece l’altra mezzofondista Isabel Mattuzzi (Us Quercia Trentingrana) nei 3000 siepi incontra la tedesca Gesa-Felicitas Krause. Sonia Malavisi (Fiamme Gialle) nell’asta trova la greca campionessa di tutto Katerina Stefanidi (Grecia) e la svedese Angelica Bengtsson, nel triplo per Ottavia Cestonaro (Carabinieri) ci sono soprattutto la campionessa europea indoor Ana Peleteiro (Spagna) e l’esperta ucraina Olha Saladukha, nel peso la tedesca Christina Schwanitz per la regina delle presenze azzurre Chiara Rosa (Fiamme Azzurre).

IL REGOLAMENTO - Tutti i concorsi tranne i salti in elevazione (quindi si intende lungo, triplo, peso, disco, martello e giavellotto), prevedono al massimo quattro prove: tre di qualificazione e una di finale, alla quale accedono soltanto i migliori quattro. Nell’alto e nell’asta, sono ammessi al massimo quattro errori nell’intero percorso di gara.

LE SQUADRE - Germania, Gran Bretagna, Grecia, Finlandia, Francia, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia, Svizzera, Ucraina.

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Daisy Osakue (foto Colombo/FIDAL)


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