La carica delle azzurre: Doha per 32
23 Settembre 2019Tutti i temi al femminile dei Campionati Mondiali che iniziano venerdì in Qatar. Otto atlete invitate dalla IAAF con i target numbers
di Nazareno Orlandi
Ventidue atlete nella prova individuale e dieci staffettiste. Come per gli uomini, anche tra le donne dei Mondiali di Doha è la marcia il settore che presenta i migliori accrediti azzurri, a partire naturalmente dalle 4h04:50 del primato europeo di Eleonora Giorgi (Fiamme Azzurre), protagonista assoluta in Coppa Europa ad Alytus nella prima 50 km della carriera. E se ai Giochi di Tokyo la distanza non è prevista, la rassegna iridata in Qatar è un’occasione da sfruttare per la trentenne lombarda, approfittando anche della scelta della primatista del mondo Liu Hong di concentrarsi sulla 20 km. E così in prima fila tra le rivali più agguerrite vanno considerate l’altra cinese Li Maocuo, l’iridata in carica Ines Henriques, la spagnola Julia Takacs. Si farà nottata: start alle 23.30 locali (le 22.30 in Italia) e bisogna restare svegli fino a poco prima delle tre italiane. Dopo i bronzi di Londra e di Berlino, Antonella Palmisano (Fiamme Gialle) vuole far pesare la propria esperienza internazionale e prendersi anche la rivincita dopo il ritiro nella 20 km della Coppa Europa in Lituania nel mese di maggio, unica uscita stagionale sulla distanza prediletta. La pugliese sbarca in Qatar con tanta voglia di proseguire una striscia vincente che ne ha fatto un’atleta simbolo dell’attuale movimento azzurro. La strada racconta anche di una Sara Dossena (Laguna Running) alla ricerca di nuovi progressi nella maratona dopo le 2h24:00 che a Nagoya, in Giappone, l’hanno resa la terza donna azzurra sui 42,195 km a marzo. Il compito è ancora più arduo per la lombarda sesta d’Europa, ma anche qui, come per la marcia, va considerato l’orario della tarda serata e il rebus dell’adattamento, un’incognita per tutte.
NELLO STADIO - Dentro lo stadio Khalifa, chi arriva di slancio è Luminosa Bogliolo (Fiamme Oro), autrice di una stagione da applausi, con una costanza di risultati senza precedenti in Italia, fino al 12.78 del record italiano sfiorato: basti pensare che prima del 2019 soltanto in due occasioni si era scesi sotto 12.90, mentre la ligure ci è riuscita per otto volte in meno di tre mesi. Bogliolo deve fare i conti con un palcoscenico globale ipercompetitivo, ma l’aver vinto gli Europei a squadre a Bydgoszcz superando la tedesca Roleder e il meeting di Chorzow battendo la campionessa europea Herman è una botta di fiducia non da poco: la finale mondiale sarebbe il miglior coronamento possibile. L’altra vincitrice dell’Universiade di Napoli Ayomide Folorunso (Fiamme Oro) ha dato il meglio di sé al San Paolo con un tempo che rappresenta il nono accredito stagionale tra le iscritte (54.75), per questa ragione il sogno della finale non è utopia, se saprà ripetersi sui tempi di luglio. Finale che invece è l’obiettivo di base della staffetta 4x400 più volte a segno quest’anno, in marzo con il bronzo agli Euroindoor di Glasgow e in maggio con il terzo posto alle World Relays di Yokohama, una terza piazza replicata anche a Bydgoszcz da Mariabenedicta Chigbolu (Esercito), Folorunso, Rebecca Borga (Fiamme Gialle) e Giancarla Trevisan (Bracco Atletica). A Doha il gruppo azzurro può contare anche su Raphaela Lukudo (Esercito), Alice Mangione (Atl. Brescia 1950 Ispa Group) e la veterana Marta Milani (Esercito), tutte carte spendibili pure per la staffetta mista che a sua volta mette nel mirino Tokyo dalla porta principale, cioè la finale iridata che qualifica direttamente. Prova individuale soltanto per Chigbolu, che nell’evento più importante vuole ritoccare il personale vecchio di quattro anni (51.67). Nell’alto la coppia azzurra formata da Alessia Trost (Fiamme Gialle) ed Elena Vallortigara (Carabinieri) prova a decollare: la friulana è tornata a 1,94 agli Europei a squadre, la veneta è stata frenata per tre mesi dalla distorsione alla caviglia - non di stacco - e si è rivista sull’1,91 a inizio settembre.
SFIDE - Oltre i 60 metri nella stagione del college negli Stati Uniti, una misura confermata anche al rientro in Italia per Daisy Osakue (Fiamme Gialle), che nel disco ha raggiunto i 61,69 all’Universiade di Napoli e qui si misura contro le più forti al mondo. Dopo l’argento degli Europei U23 nei 400hs c’è Linda Olivieri (Fiamme Oro) alla seconda esperienza internazionale dopo gli Europei di Berlino di un anno fa, e sempre nel giro di pista con barriere Yadisleidy Pedroso (Aeronautica) cerca di ruggire per cambiare volto a una stagione segnata dagli infortuni. La 4x100 con Anna Bongiorni (Carabinieri), Zaynab Dosso (Fiamme Azzurre), Johanelis Herrera (Atl. Brescia 1950 Ispa Group), Gloria Hooper (Carabinieri), Alessia Pavese (Atl. Brescia 1950 Ispa Group) e Irene Siragusa (Esercito) ha destato buone impressioni soprattutto in occasione delle World Relays di Yokohama con il crono di 43.40: tra le cinque staffette italiane è quella con la strada meno agevole. L’invito IAAF permetterà alla Hooper di correre anche nei 200, con l’intento di scendere sotto il 23.16 stagionale. Per completare il quadro delle azzurre su strada, l’impegno della 50 km attende Mariavittoria Becchetti (Cus Cagliari) e Nicole Colombi (Atl. Brescia 1950 Ispa Group), mentre nella 20 km Valentina Trapletti (Esercito) è ancora mondiale a dieci anni dalla prima volta a Berlino 2009. Giovanna Epis (Carabinieri) cerca di proseguire la striscia di sette progressi consecutivi nelle sette maratone fin qui disputate, fino alle 2h29:11 di Rotterdam in aprile.
TARGET NUMBERS - Oltre a Vallortigara e Hooper, il meccanismo dei target numbers ha garantito un posto ai Mondiali ad altre sei azzurre che possono godersi l’esperienza internazionale. Due di loro hanno vinto medaglie in stagione: Roberta Bruni (Carabinieri) con il 4,52 nell’asta ha ripreso quota dopo anni difficili e a Napoli non si è fatta sfuggire l’oro dell’Universiade, Sara Fantini (Carabinieri) ha dato prova del suo talento con il bronzo agli Europei under 23 di Gavle e con il primo lancio oltre i settanta metri nel martello (70,30). Brava anche Ottavia Cestonaro (Carabinieri) capace di spostare il proprio limite a 14,18 nel triplo con il terzo posto degli Europei a squadre in Polonia. In extremis è arrivato anche l’invito per Laura Strati (Atl. Vicentina) che nel lungo andrà a far coppia con Tania Vicenzino (Esercito). Per Eleonora Vandi (Atl. Avis Macerata), negli 800 metri, è la prima esperienza su pista con la Nazionale maggiore dopo gli Eurocross di Tilburg nel dicembre scorso.
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