Giovani giudici #5: Elisa Grandi
27 Ottobre 2019Quinta puntata del nostro speciale dedicato ai giovani giudici dell'Emilia Romagna
ELISA GRANDI, 1989, UFFICIALE TECNICO ORGANIZZATIVO NAZIONALE DI BOLOGNA
«Crescere come giudice è stato un processo molto naturale, anche se all’epoca non c’erano percorsi educativi specifici per i ragazzi. Ho iniziato la mia “formazione sul campo” con le mansioni più semplici, come trascrivere i dati dell’anemometro o le misure dei concorsi più semplici».
FIGLIA D’ARTE
«Se “figlia d'arte” si può dire anche per un giudice… sicuramente io mi sento un po’ così! Mio nonno era giudice ed entrambi i miei genitori lo sono ancora… pensate che la prima volta che sono entrata in pista avrò avuto 5 giorni!».
UN MESSAGGIO PER I PiÙ GIOVANI
«Anche se come atleta la mia specialità era “tappare i buchi” ai campionati di società, ho sempre amato questo sport e oggi, dopo tanti anni vissuti come giudice, c’è una cosa che mi sento di dire ai più giovani: se anche non avete mai fatto atletica o se quando la facevate non eravate proprio dei campioni, non preoccupatevi, potete ugualmente diventare dei buoni giudici».
CAPIRE IL PUNTO DI VISTA DEGLI ATLETI
«Certo, più specialità si hanno provato in prima persona meglio è, così da capire meglio il punto di vista degli atleti, ma l’importante è essere appassionati di atletica. Del nostro ruolo mi piace dare il mio contributo e aiutare i ragazzi che la praticano mettendoli nelle migliori condizioni possibili».
LA CHIAVE È IL DIVERTIMENTO
«Oggi, che la Federazione e alcuni progetti formativi prevedono il nostro intervento nelle scuole, le chiavi per far presa sui ragazzi sono il divertimento e il gruppo: se riusciamo a fare piacere l’attività alla classe, abbiamo qualche chance che in 3 o 4 si sostengano a vicenda ed effettivamente si presentino, insieme, alle gare e ai corsi successivi».
L’ITER DI FORMAZIONE
Oltre al ruolo di “supporto non giudicante” degli ausiliari, la formazione del Gruppo Giudici di Gara si articolano in step di livello provinciale, regionale e nazionale.
A partire dal livello regionale cominciano poi i corsi di specializzazione in Ufficiale Tecnico Regionale (UTR), Ufficiale Tecnico Regionale No Stadia (RNS), Giudice di Marcia Regionale (GMR) e Giudice di Partenza Regionale (GPR).
Gli stessi indirizzi di specializzazione si replicano poi anche a livello nazionale, dove troviamo: Ufficiale Tecnico Organizzativo (UTO), Ufficiale Tecnico No-Stadia (UTNS), Giudice di Partenza Nazionale (GPN) e Giudice di Marcia Nazionale (GMN).
Le qualifiche di UTO e UTNS abilitano ai ruoli di delegato tecnico, direttore di gara e direttore di riunione.
Testo e foto: Francesca Grana
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