Festeggiato Claudio Stecchi finalista mondiale

11 Novembre 2019

Il saltatore con l'asta è stato salutato a Firenze nella sede della società Assi Giglio Rosso dove è cresciuto

“La finale ai mondiali di atletica di Doha è stata un traguardo importante. E l'ottavo posto va giustamente festeggiato”. Lo ha detto l'assessore allo sport Cosimo Guccione presente, questa alla sede di Assi Giglio Rosso, per festeggiare Claudio Michel Stecchi, talento di salto con l'asta cresciuto sportivamente nella società di viale Michelangiolo. Con Guccione e Stecchi c'erano anche il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, il presidente di Assi Marcello Marchioni, il direttore tecnico alto livello della Fidal Elio Locatelli, il tecnico di Claudio, Riccardo Calcini, il campione olimpico Alessandro Andrei e il padre di Claudio, Gianni Stecchi già primatista italiano.
“L'atletica è lo sport per eccellenza – ha aggiunto l'assessore – ma troppo spesso viene vissuta come qualcosa di meno importante. Le istituzioni invece devono promuoverlo il più possibile raccontandone la bellezza. La nostra presenza qui stamani serve per affermare che Firenze è accanto a questo atleta, sostiene i suoi sforzi sperando che possa renderci nuovamente orgogliosi come ha già fatto quest'anno”.

Scheda di Claudio Michel Stecchi
Nato a Bagno a Ripoli Stecchi ha acquisito la sua passione per il salto con l'asta da suo padre Gianni, che nel 1987 ha stabilito un record italiano di 5,60 metri, ha raggiunto le finali ai campionati del mondo Indoor di indianapolis e ai campionati del mondo di Roma, e ha vinto il titolo Giochi del Mediterraneo.
I primi interessi sportivi di Stecchi erano il karate - era una cintura nera - e la pallanuoto, ma ha provato per la prima volta con l'asta nel 2005 ed è stato agganciato. Ha iniziato sotto la guida di Riccardo Calcini.
Nelgiugno 2008 quando ha battuto il record nazionale U18 di Giuseppe Gibilisco con 5.11m. Due anni dopo, ha migliorato il record italiano U20 indoor di Gibilisco superando 5,31 milioni nel febbraio 2010.
La sua svolta internazionale è arrivata cinque mesi dopo, quando ha vinto la medaglia d'argento mondiale U20 a Moncton con 5,40 m. Nel 2012, a soli 20 anni, ha migliorato il suo massimo a 5,60 me ha concluso ottavo ai Campionati Europei di Helsinki.
Da allora, però, i progressi di Stecchi sono stati ostacolati da una serie di infortuni. Ha subito un intervento chirurgico sul tendine di achille destro nel novembre 2015 e poi al tendine d'Achille della gamba sinistra nel marzo 2017. Nel frattempo ha terminato il suo master in giurisprudenza e successivamente si è iscritto alla facoltà di scienze motorie.
È tornato in azione nel 2017, eguagliando il suo primato personale di 5,60 metri guadagnando il bronzo ai World University Games. Il suo slancio è proseguito nel 2018, quando ha chiuso all'11° posto agli Europei di Berlino e ha migliorato il suo record personale dopo sei anni, superando 5,67 a Linz. Nei primi due mesi di quest'anno Stecchi ha migliorato quattro volte ottenendo 5,70 metri a Nevers, 5,71 e 5,78 metri a Stettino e 5,80 a Clermont Ferrand all'incontro organizzato dal detentore del record mondiale Renaud Lavillenie. Stecchi è diventato il secondo saltatore italiano a superare i 5,80 m dopo Gibilisco, campione del mondo del 2003, che detiene ancora i record nazionali indoor e outdoor rispettivamente a 5,90 me 5,82 m.
Stecchi ha chiuso la sua impressionante stagione indoor con un quarto posto agli European Indoor Championships di Glasgow, dove ha mancato di poco la medaglia di bronzo con 5,65 metri dopo aver superato 5,70 nel turno di qualificazione. Poi la finale e l'ottavo posto ai mondiali all'aperto di Doha con 5,70 m.


comunicato e foto a cura del Comune di Firenze




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