Mondo: grandi salti sotto il tetto
10 Febbraio 2020SALTI D'AUTORE - Nel fine settimana dello storico primato mondiale di Armand Duplantis, il settore concorsi ha scritto altre pagine importanti nell'attività indoor internazionale, tutte a firma di atleti campioni del mondo. In ordine di grandezza, il 15,03 della triplista venezuelana Yulimar Rojas nella ruinone francese di Metz, sesta prestazione all-time al coperto, primato sudamericano e miglior risultato indoor degli ultimi dieci anni, ottenuto con una serie di salti validi mai inferiore ai 14,90! Nel Russian Winter moscovita, ieri, lo straordinario 2,05 nell'alto di Mariya Lasitskene, personale indoor e, come nel caso della Rojas, sesta prestazione di sempre in sala.
Sabato, altre gemme di matrice statunitense nell'asta: a Rouen il 6,01 di Sam Kendricks, record nazionale e del Nord America al coperto, migliorato dopo diciotto anni, e a New York il 4,91 di Sandi Morris (primato mondiale stagionale), che ha poi provato il primato al coperto a 5,04, fallendolo. Sempre da Mosca, ha risposto un'altra iridata, quella di Doha Anzhelika Sidorova, volata a 4,86 per il record europeo stagionale (nella gara uomini 5,86 del vicecampione europeo 2018 Morgunov). Aldilà delle vette, tanti progressi, come quelli di due britannici, l'astista Coppell, salito a 5,80 alle spalle di Kendricks nel Perche Elite Tour di Rouen, e l'altista Gale, che a Hustopece ha eguagliato il mondiale stagionale a 2,33 per la migliore prestazione europea stagionale.
NEW YORK, BRAZIER FAVOLOSO - Il campione del mondo degli 800 metri a Doha Donavan Brazier ha abbassato ancora il primato USA sulla distanza indoor (1:44.22) togliendo quasi due decimi a quanto registrato un anno fa, ancora ai Millrose Games. L'ultimo 200 metri, favoloso, è stato più rapido di tanti ottenuti anche all'aperto, ma con più curve sull'anello indoor. Grande meeting, con record-bis sulla distanza anche per Ajee' Wilson (1:58.29), e un miglio donne dai contenuti eccelsi, il migliore mai visto su una pista di 200 metri, con protagonista un'altra miler statunitense, Elinor Purrier, prima con la seconda prestazione di sempre di 4:16.85 sulla tedesca Klosterhalfen (4:17.26), la britannica Reekie (4:17.88) e la canadese DeBues-Stafford (4:19.73).
Record nazionali a cascata, anche nel trantito ai 1500 metri, dove la Klosterhalfen era ancora prima (3:59.87, sesta all-time e miglior tempo 2020) sulla Purrier (4:00.20, nona all-time), sulla Reekie (4:00.52, udicesima all-time) e sulla DeBues (4:00.80). A New York anche il rientro positivo di Ronnie Baker, che sui 60 metri (6.54) ha preceduto il capofila stagionale Kemp (6.56). Chiusura con l'attesissima gara di peso: per Ryan Crouser 22,19, largamente vincitore sul campione mondiale Joe Kovacs (21,34). I rimpianti di Crouser, per l'esito della finale di Doha, non finiranno mai. Altre world lead
STRADA - Nella Lagos City Marathon vince il keniano David Barmasai in 2h10:23, da anni lontano da crono di discreto livello, con secondo posto dell'etiope Debeko Damako (2h10:55, grande progresso). Più battagliata la 42 km donne vinta dalla veterana Sharon Cherop in 2h31:40 sull'etiope Kebene Chala Urisa (2h31:47). Doppietta keniana anche in Thailandia (Buniram), con successi di Cornelius Kibiwott Chepkok in 2h11:46 e Immaculate Chemutai in 2h32:41. In Giappone, l'altro keniano James Rungaru ha vinto la mezza maratona di Yamaguchi in 1h00:27, con crono interessanti dei due runner locali Kiyoshi Koga (1h00:49) e Hiroki Suzuki (1h00:50). Negli Stati Uniti, rientro di Galen Rupp, vittorioso in una mezza maratona in Arizona in 1h01:19.
DACRES VICINO AI 70 - Ottima gara a Kingston, dove le schermaglie tra discoboli sono già al quarto capitolo da inizio anno. Stavolta arriva anche l'acuto, firmato dall'argento mondiale Fedrick Dacres, che sabato si è espresso a 69,67, seconda miglior prestazione della carriera e ovvia world lead 2020. Molto buono anche il 66,54 di Chad Wright, record personale migliorato di oltre un metro. In Giamaica anche le Milo Western Relays di Montego Bay, con sprint brevissimo sui 60 metri (7.32 di Shelly-Ann Fraser-Pryce per scaldare i razzi) e tre diverse formazioni maschili di 4x100 sotto i 39 secondi (38.56 la migliore). Nel lungo, 8,20 di Shown-D Thompson, che se ottenuto con vento legale pareggerebbe il mondiale stagionale outdoor già condiviso dall'australiano Roper e dal sudafricano Johnson.
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