Il Miglio di Roma e L'Aquila aspettano...

08 Aprile 2020

Le due manifestazioni Atleticom sono sospese per l'emergenza coronavirus, ma pronte a rimettersi in moto una volta passata la pandemia

L’Atleticom, nel giorno della ricorrenza del terremoto dell’Aquila, ricorda l’esperienza vissuta l’anno scorso con l’organizzazione della prima edizione della Mezza Maratona L’Aquila Città del Mondo. Notizie anche per la manifestazione de Il Miglio di Roma, alla sua quinta edizione.

6 APRILE 2020: ANNIVERSARIO DEL SISMA - A distanza di 11 anni dal sisma, e nel pieno della drammatica situazione che sta riguardando l’intero pianeta, gli organizzatori della "Mezza Maratona dell'Aquila - Città del Mondo” realizzata con il fondamentale contributo dei fondi Restart del Comune dell’Aquila, partecipano all’anniversario ribadendo la più sincera riconoscenza nei confronti della città e l’auspicio di tutti gli associati di poter presto tornare al lavoro per la prossima edizione.

IL RICORDO –Un anno fa, proprio oggi - le parole di Camillo Franchi Scarselli, presidente di Atleticom - iniziammo ad aprire prima in pochi, poi via via sempre più amici, quel magnifico cantiere che poi divenne il comitato organizzatore della Mezza Maratona. Sembra ieri. Ora che vorremmo e dovremmo ritornare al lavoro, anche il nostro ufficio è chiuso come è giusto che sia; abbiamo tutti da fronteggiare ben altre priorità. Ma l’entusiasmo di quei giorni è ancora grande, più forte di prima. Non vediamo l’ora di riaprire quelle porte e quelle finestre. Grazie L’Aquila, Città del Mondo. Per noi, anche Città della Corsa”.

SI GAREGGERÀ? - Impossibile al momento annunciare date, ma l’impegno è confermato: appena le condizioni lo consentiranno, il comitato organizzatore della "Mezza maratona dell'Aquila - Città del mondo” tornerà al lavoro.

L’AQUILA ILLUMINATA - Nei giorni scorsi è stato lanciato l’appello (accolto da numerosi Comuni italiani, Anci, e associazioni) sottoscritto dai Comitati familiari delle vittime e dal sindaco Pierluigi Biondi, di accendere un lume o il proprio cellulare alla finestra, nella notte tra il 5 e il 6 aprile per commemorare le vittime del sisma e tutti coloro che in questi giorni stanno perdendo la vita in solitudine a causa del coronavirus. Candele in ogni casa, ad ogni finestra e balcone, per illuminare la notte più lunga dell’Aquila, quella dell’anniversario del terremoto di undici anni fa.

Le fiammelle sono rimaste accese fino alle prime luci dell’alba, in un segnale di speranza per la nostra città e per quanti stanno combattendo contro la pandemia di Coronavirus.

(Comunicato di Fabrizio Tomasello/Ufficio stampa Atleticom)

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IL MIGLIO DI ROMA – La 5^ edizione de Il Miglio di Roma, manifestazione organizzata dall’Atleticom, prevista per il 6 giugno, rimane sospesa a causa del coronavirus, in attesa di ulteriori notizie e aggiornamento. L’evento spettacolare e affascinante per il luogo di svolgimento della gara: partenza da piazza Venezia, correndo tutto il rettilineo di via del Corso per 1609,34 metri fino all’arrivo in piazza del Popolo! Riuscitissima l’edizione del 2019 che, vide una massiccia presenza di pubblico ad incitare i grandi campioni italiani e stranieri!

LASER RUN – In concomitanza con Il Miglio di Roma, si svolse anche una gara di Laser Run. Manifestazione di corsa su strada sulla distanza 4X400 metri, intervallata da 4 serie (per colpire cinque bersagli) di tiro con la pistola Laser, una serie prima di ogni 400 metri.

SULLA SCIA DELL’ANTICA CORSA DEI BARBERI - Il palio dei barberi era una gara ippica e una festa popolare in varie città, tra cui Roma, Firenze, Padova, Chieti, Pistoia (oggi giostra dell'orso). Una versione si disputa ancora oggi a Ronciglione. Il Carnevale romano contava su una lunga tradizione di tornei e corse quando nel 1462, con l'elezione al pontificato di papa Paolo II, venne appositamente realizzata l'attuale via del Corso, allora via Lata. Di tutte le corse del Carnevale romano, la corsa dei cavalli barberi era l'evento principale. I cavalli “scossi” venivano raggruppati proprio sotto l'obelisco di piazza del Popolo accanto al quale venivano costruite delle tribune dalle quali le persone più ricche e potenti della città potevano assistere da vicino alla partenza della gara. Le altre persone affittavano dei posti lungo la via Lata per assistere alla corsa. I balconi che affacciavano sulla via erano gremiti di gente che lanciava fiori e confetti ai forestieri, e adornati con drappi e broccati. Nei momenti che precedevano la partenza, i cavalli erano tenuti dai barbareschi (gli odierni stallieri) con difficoltà perché aizzati e infastiditi da spilli inseriti in palle di pece che venivano attaccate sulla loro groppa. Quando si udivano gli spari a salve, tutti sapevano che la Corsa era cominciata. I cavalli venivano lanciati lungo via del Corso verso piazza Venezia, dove un grosso drappo sospeso in aria segnava la fine del percorso. L'arrivo e la “cattura” dei cavalli scossi, intimoriti e per nulla propensi a fermarsi di fronte ai barbareschi sono ricordati come momenti estremamente spettacolari per quella folla vogliosa di emozioni forti. Tanti nobili, reali, artisti e viaggiatori accorrevano a Roma per la corsa e ne lasciarono traccia nei loro scritti fino all'unità d'Italia quando, nel 1874, Vittorio Emanuele II decise di abolire per sempre questo evento. Questo fatto segnò così l'inizio del declino del Carnevale romano.

SUL PODIO – Ecco i risultati della stupenda edizione del 2019, che vide la presenza di tanti atleti di varie nazionalità di alto spessore: il podio femminile fu vinto dalla marocchina Siham Hilali in 4:41.05, subito in scia la nostra soldatessa Joyce Mattagliano (C.S. Esercito), a poco più di un secondo con 4:42.88, terza ancora un’italiana: Gaia Sabbatini (Atletica Gran Sasso Teramo), in 4:48.90. Sul gradino più alto del podio maschile, c’è il keniano Edwin Kiplagat Melly, fa suo il record della manifestazione con uno strepitoso 3:54.80, grande il divario con il secondo arrivato, il belga: Tarik Moukrime, il suo crono fu di 4:01.42, terzo il nostro Joao Bussotti (C.S. Esercito), in 4:09.19.

Moreno Saddi



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