4 luglio: i primi salti di Larissa Iapichino
12 Giugno 2020“Sì, finalmente! Torno a fare ciò che mi piace di più”. Passo dopo passo si arricchisce il mosaico degli esordi azzurri dopo il lockdown: il 4 luglio è la data del debutto in pedana per Larissa Iapichino. La campionessa europea under 20 del salto in lungo aprirà la propria stagione a Vittorio Veneto (Treviso) nell’ambito del meeting ATL-Etica - Memorial Prof. Ivo Merlo. Conclusa la scuola e le video-lezioni, lasciata alle spalle la quarantena e gli allenamenti in giardino, per Larissa è il momento di riprendersi la pedana: “È un primo test dopo diversi mesi di stop - spiega - ci serve per verificare alcune modifiche tecniche che abbiamo adottato e per vedere a che punto siamo. In corso d’opera capiremo anche se si potrà gareggiare all’estero, ma intanto abbiamo definito un piano di gare che inizia da Vittorio Veneto e prosegue con Savona il 16 luglio. Poi sicuramente gli Assoluti a Padova a fine agosto e i Tricolori Juniores e Promesse a Grosseto in settembre”.
Brillante, a dir poco, il suo 2019: 6,64 per il record italiano under 20, quando era ancora in età da allieva, poi il titolo continentale a Boras che ne ha messo in luce il talento e il carattere contro avversarie più grandi. Il 2020 era ripartito con un 6,40 al Palaindoor di Ancona che prometteva bene prima che scoppiasse la pandemia. Ora il nuovo inizio: “È stata dura, lo ammetto - parola della saltatrice dell’Atletica Firenze Marathon allenata da Gianni Cecconi e Ilaria Ceccarelli - non poter uscire, non vedere gli amici, stare continuamente davanti al pc. Mi manca anche ‘l’ansietta’ che precede le gare. Ora ci siamo e ce le godiamo”.
Nel gioco del “chi ci perde e chi ci guadagna” dal rinvio delle Olimpiadi di Tokyo al 2021, Larissa è sicuramente tra coloro che possono trarne beneficio: “È qualcosa di positivo per noi atleti giovani (compirà 18 anni il 18 luglio, ndr). Sempre considerando che nella prossima stagione potremmo avere anche i Mondiali under 20 e altri eventi di categoria, un anno in più vuol dire tanto. E una piccola percentuale in più, di essere a Tokyo, si è aggiunta”.
naz.orl.
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