Covid Step 3. La rivincita dell'Atletica isolana
18 Giugno 2020(Guido Lai) - L’Atletica Sarda riparte da Sassari e lo fa con una manifestazione su pista chiamata volutamente “1° Manifestazione Regionale su Pista” dove il numero “1” sta ad indicare un nuovo inizio. Si conoscerà, forse, una Atletica atipica, sconosciuta nei suoi preamboli, che oltre alle regole di gara conterrà quelle norme sulla sicurezza anti COVID-19 emanate dai recenti DCPM e fatti propri dal “Disciplinare” che la Fidal Nazionale ha diramato al mondo dell’Atletica nazionale. Tutto questo in attesa di tornare ad una normalità prossima che sicuramente risentirà, anche in futuro, degli effetti imposti da queste misure che comunque hanno garantito un declino consistente dell’infezione fino a dare l’etichetta di “Covid Free” alla nostra regione. Complicato? Non credo perché l’algoritmo della prestazione è dato dalla somma della “fatica” e dell“agonismo”. Quindi l’invito a partecipare alla gara di Sassari è l’invito a conoscere questo nuovo corso dell’Atletica, almeno per ora. Il Fiduciario Tecnico Regionale Giorgio Fenu è abbastanza ottimista sulla ripresa. “Il Consiglio Regionale, previsto per il 19 Giugno a Cagliari, chiarirà ulteriormente tutti gli aspetti legati alla prevenzione dal Covid-19 e formalizzare, speriamo, un calendario regionale che, visti i tempi, fa fatica ad essere elaborato”. Ma come hanno vissuto i nostri atleti questo momento critico? E quali sono le loro speranze future? Abbiamo chiesto ad alcuni protagonisti di spicco dell'Atletica Leggera Sarda di condividere le loro esperienze passate e gli obiettivi futuri. “Sicuramente questo periodo non è stato facile per nessuno” afferma Dalia Kaddhari atleta della Tespiense Quartu e plurinazionale – “io ho approfittato di questa permanenza in casa per potermi dedicare più a me stessa, allo studio e ovviamente svolgendo, per quello che si poteva fare, il mio allenamento. Ho sperato che si potesse riprendere a gareggiare e non ho mai perso l’entusiasmo e le giuste motivazione. Sono sicura che con le giuste precauzioni si possa riprendere gradualmente l’attività agonistica. I miei prossimi obiettivi saranno i campionati assoluti a Padova a luglio, i campionati italiani di categoria e ovviamente, se c’è ne sarà l’occasione, fare anche qualche gara in Sardegna ”. Nadia Neri atleta sassarese e medico in forza al Cus Cagliari - “nella vita di tutti i giorni trattiamo il tempo come un nemico (non a caso diciamo “ammazzare il tempo”), qualcosa da “imbrogliare”, intersecando quanti più impegni possibili e quante più attività ci consentono le 24h giornaliere. La quarantena per me ha segnato la rivincita del tempo: ci siamo all’improvviso ritrovati a dover convivere con lui e a doverlo investire anziché sfruttare. Nelle lancette che rallentavano e mi impedivano di correre ho riscoperto il piacere dei piccoli momenti con noi stessi e per noi stessi, dallo studio alle relazioni personali anche nella loro versione più sottovalutata: la nostalgia. La lontananza dal campo ha confermato la fame che già sapevo di avere e in questi giorni, in cui ho ripreso ad allenarmi, ho capito ancora una volta di essere sempre pronta a “tornare in pista”. Sono contenta che l’attività in pista stia riprendendo, penso che l’allenamento e la fatica che ogni atleta spende nella propria disciplina non possa prescindere dalla competizione che rimane sempre il fulcro e il traino per giustificare il sudore (che assicuro che dopo tre mesi di stop è davvero tanto!). - Ora come ora mi preme tornare in forma. La finale ai campionati indoor mi aveva lasciato una grande voglia di rendere questo 2020 speciale. C’è stato questo grosso intoppo, ma l’obiettivo è sempre quello e lavorerò duramente per raggiungerlo. Nei miei prossimi obiettivi ci saranno i campionati italiani a fine agosto a Padova”. Dello stesso parere Massimiliano Luiu “big-one” del salto in alto regionale in forza all’Atletica Sassari – “Questa sosta forzata a livello personale mi ha fatto riflettere tantissimo. Ho scoperto che non abbandonerò mai questa disciplina proprio perché nel momento di quarantena ho capito quanto fosse importante per me, mi mancava. Certo ho perso qualcosa, ma sto riprendendo confidenza con la pedana e sono sicuro di riuscire ad arrivare ad ottimi livelli. Vedo questa ripresa atletica come un punto di ripartenza per riprendere a saltare e raggiungere nuovi obiettivi. Attualmente La mia preparazione sta andando bene ed ora sono di nuovo a quota 2.00m. I miei programmi futuri saranno sia i Campionati Italiani Assoluti che di categoria”. In sintonia con i colleghi anche Federica Loi ostacolista cagliaritana del Cus Cagliari – “Questo periodo di quarantena, mi ha permesso di capire quanto l’atletica sia importante per me. Dopo tre mesi ho riniziato ad allenarmi con una leggerezza e spensieratezza mentale che prima avevo perso. Sono felice che la Sardegna si stia riprendendo pian piano da questo momento. La mia speranza è che si possa tornare il prima possibile alle condizioni precedenti a questa pandemia. Per quanto riguarda il mio futuro atletico attualmente mi sto concentrando su un esame di stato un pó particolare ma con la testa penso ai prossimi Campionati Italiani programmati a Grosseto. Devo dire che non vedo l’ora di tornare a gareggiare ma faremo tutto con calma visto che durante la stagione indoor ho avuto un problema fisico”. Ithocor Meloni, atleta del Cus Sassari, racconta la sua esperienza ed i suoi programmi futuri – “Bloccare la mia vita per tutti questi mesi non è stato semplice, come per tutti credo. Mettere in pausa la quotidianità ha lasciato spazio alla scoperta di nuove attività come i momenti di riflessione interiore. Ho cercato di realizzarmi all’interno dello spazio domestico e mi sono concentrato sullo studio, focalizzando gli obbiettivi a lungo termine. Ho preso coscienza della situazione che stavo vivendo trovando il modo di proseguire con i miei allenamenti. Essenziali le videochiamate col mio allenatore, i “circuiti”, che ho realizzato sulle scale di casa e in giardino. Sono contento di questi primi segnali di ripresa dell’Atletica perché il fattore agonistico è importante per noi atleti infatti la lontananza dalle gare ha pesato molto dal punto di vista motivazionale. Grazie alla riapertura dello stadio dei Pini i primi di maggio sono tornato subito in pista, però ho avuto dei problemi dal punto di vista fisico, la ripresa è stata un po’ traumatica, penso sia stato un problema condiviso. Mi sembra giusto dare l’esempio e non mollare proprio ora affrontando questa difficoltà in modo positivo. Come obbiettivo ovviamente c’è quello di tornare a correre gli 800m inizialmente ai livelli dell’anno scorso e poi puntare ai campionati italiani, poi ovviamente se sarà possibile fare le staffette, noi del Cus Sassari possiamo fare grandi cose!”
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