Cadetti: solo Howe meglio di Inzoli e Rocchi
03 Ottobre 2020di Luca Cassai
A Forlì, nella prima giornata dei Campionati italiani individuali e per regioni cadetti, due acuti dalle pedane dei salti. Protagonisti il 15enne lombardo Francesco Inzoli che nel lungo atterra a 7,11 (vento -0.3) e il triplista laziale Aldo Rocchi con 14,92 (+1.4) a 14 anni, una misura che non aveva mai raggiunto nessuno al debutto nella categoria. Meglio di loro, a livello nazionale tra gli under 16, soltanto un atleta: Andrew Howe, recordman italiano in questa fascia di età con 7,52 e 15,10 nel 2000. È la terza gara dell’anno sopra i sette metri per il milanese, talento emergente della specialità, pareggiando la seconda prestazione di sempre ottenuta nel 2014 da Mattia Zagotto. Non meno entusiasmante la prova del romano di Tivoli, classe 2006, che avrà quindi un’altra stagione da cadetto e si era già rivelato di recente con 14,83 ventoso. Sfida appassionante nel martello: all’ultimo lancio il romano Pietro Camilli spedisce l’attrezzo a 66,02 mentre il friulano Eric Tavano risponde con 64,96, due misure da top ten nella lista italiana di sempre per i cadetti, rispettivamente al nono e decimo posto, dopo la pioggia del mattino che ha fatto rinviare di un’ora l’inizio della manifestazione. Oggi si assegnano 20 maglie tricolori, domani in palio i restanti 16 titoli oltre ai trofei per regioni.
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INZOLI, SECONDO DI SEMPRE - Non si fermano i progressi di Francesco Inzoli nel lungo. Gran balzo a 7,11 (-0.3) nel quarto turno di gara a Forlì per il milanese, che quest’anno aveva già all’attivo 7,07 e 7,02. Il 15enne del Cus Pro Patria Milano continua a salire nelle graduatorie di sempre, fino al secondo posto eguagliando la misura saltata da Mattia Zagotto sei anni fa, alle spalle del 7,52 da primato di Andrew Howe. La passione per l’atletica arriva dalla mamma Danielle, originaria del Camerun, sprinter e lunghista in gioventù prima di trasferirsi in Italia per motivi di studio e diventare medico, specializzata in ginecologia, mentre il papà è lombardo di Cesano Maderno. Si allena al campo Saini di Milano sotto la guida tecnica di Rosa Anibaldi, seguito anche dall’ex azzurro Fausto Frigerio. Il giovane atleta quest’anno oltre che in pedana ha vinto il titolo regionale sui 100hs, capolista italiano dell’anno a livello nazionale con cronometraggio elettrico. Per il futuro vuole migliorarsi nella velocità e potrebbe provare i 400 metri. Seconda posizione all’emiliano Elias Salmi (Atl. Guastalla Reggiolo) con 6,59 (-0.1) davanti a Filippo Padovan (Csi Atl. Provincia di Vicenza), 6,46 (+0.1).
ROCCHI, IL MIGLIORE DEI 14ENNI - Pedana bollente nei salti in estensione a Forlì. Dopo il lungo, anche il triplo offre risultati a sensazione. Merito di Aldo Rocchi, il ragazzo di Tivoli classe 2006 che sfiora i quindici metri con 14,92 (+1.4) al secondo salto. In Italia, al primo anno di categoria, nessuno si era mai spinto così lontano: nemmeno Andrew Howe, detentore della migliore prestazione cadetti (15,10). Di grande sostanza la gara per il 14enne dell’Atletica Tiburtina che aveva aperto a 14,74 in una serie proseguita anche con 14,46 e 14,63. Tutti salti con vento nella norma, al contrario del Trofeo Bravin di due settimane fa a Roma dove era balzato a 14,83 con troppa brezza alle spalle. È stato il tecnico Alighieri Tarquini a portarlo sui campi di atletica, dopo aver praticato nuoto, mentre in Italia è arrivato a tre anni e mezzo di età: nato in Madagascar, adottato da una coppia di architetti, ha scelto il triplo “perché mi piace saltare sempre, anche i muretti”. Tripletta del Lazio, con il secondo posto di Nicolò Cannavale (Formia Atl. Leggera) al personale di 13,74 (+1.4) e il terzo di Leandro D’Amore (Fiamme Gialle Simoni), 13,06 (-0.1).
MARTELLO - Vola il martello di Pietro Camilli, verso il tricolore. Secondo l’anno scorso, stavolta terzo fino all’ultimo turno della gara, ma il romano dell’Infernetto non ci sta e chiude con un notevole 66,02 per crescere di quasi due metri. Il titolo va così al portacolori delle Fiamme Gialle Simoni, che frequenta gli impianti di Castelporziano con il tecnico Valentino Brichese. Ha praticato anche nuoto, rugby e persino breakdance, che si è rivelata utile per trovare la coordinazione sulle pedane dei lanci verso cui è stato indirizzato dal papà, ex discobolo. E nel futuro si vede pilota di aereo: infatti all’istituto tecnico aeronautico ha già scelto l’indirizzo di conduzione del mezzo. La gara decolla anche con il lancio conclusivo di Eric Tavano (Atl. Malignani Libertas Udine) a 64,96: i primi due salgono quindi rispettivamente al nono e decimo posto di sempre tra i cadetti. A lungo in testa, il veneto Alex Lazzaretto (Asi Atl. Breganze) si accomoda sul terzo gradino del podio con 62,25.
Dall’Umbria arriva la campionessa del martello femminile: Angelica Gentili (Atl. Winner Foligno) con 48,09 e quasi tre metri di progresso. La bionda di Trevi è allenata dal papà Luca, ex lunghista, ma tutti e due si sono appassionati al martello: lui come tecnico anche di altre lanciatrici di livello nazionale come Elisabetta Barreca, seconda due anni fa tra le cadette e terza un mese fa nella rassegna allieve, e la giovane Angelica da atleta, dopo aver giocato a volley. E non ha una gabbia a Foligno, ma solo una piattaforma di cemento nell’impianto dove lancia. Sul podio anche Alice Lazzaro (Cus Pavia, 44,96) e Priscilla Munich (Csi Atl. Provincia di Vicenza, 42,30).
ASTA - Per la prima volta è un atleta della Sardegna il campione dell’asta cadetti. Vittoria e record personale a 3,90 per Andrea Demontis, 15 anni ancora da compiere: figlio d’arte, allenato dalla mamma Francesca Dessì che nel recente passato è stata una specialista di buon valore, mentre il papà Stefano si è dedicato al lungo.
Gareggia per il Cus Cagliari e vive a Quartu Sant’Elena. Il match point al secondo tentativo per sconfiggere Mattia Bucciarelli (S. Atl. Bolzano, 3,80), terzo Lorenzo Schiavon (Assindustria Sport Padova, 3,55).
LUNGO - Un solo centimetro per decidere il primo titolo della manifestazione, quello del lungo cadette. Festeggia il successo la piemontese Alice Gaggini (Atl. Venaria Reale) con 5,55 (+0.5) al quinto turno e supera il 5,54 (+0.2) di un’atleta di casa, la romagnola Arianna Rondoni (Atl. Endas Cesena). C’è anche il personale, migliorando il 5,44 di accredito, per la ragazza di Venaria Reale che si allena soprattutto nel parco della località alle porte di Torino, sede della rassegna tricolore di campestre nella scorsa stagione. Ha iniziato presto grazie al papà, appassionato di atletica, e non ha mai lasciato l’attività, neppure quando in parallelo ha giocato per tre anni a pallavolo. In pedana va a saltare un paio di volte alla settimana, allo stadio Nebiolo del capoluogo piemontese oppure a Rivoli, sotto la guida di Marta D’Apice. Al terzo posto Agnese Sofia Camurri (Csi Atl. Provincia di Vicenza), 5,43 (+0.2).
BATTERIE - Nei 300 metri il romano Daniele Groos, quarto cadetto alltime con il recente 35.26, assaggia la pista di Forlì in 36.10 ma punta in alto anche Emanuele Stocchi, suo compagno di club nell’Atletica Tiburtina, che corre in 36.52. In mezzo c’è il pugliese Alessandro Danza (Us Foggia Scuola Naz. Asta), 36.37 nella propria batteria. L’emiliana Francesca Grisenti (Atl. Parma Sprint), dopo tre crono stagionali a ridosso dei 41 secondi, oltrepassa questa barriera con 40.71 ma attenzione alla 2006 veneta Elena Cambiolo (Atl. San Bonifacio-Valdalpone), scesa a 41.13.
Al femminile, sui 300 ostacoli, il primo round conferma le gerarchie stagionali. L’abruzzese Dalila Rocchio (Pol. Tethys Chieti) con 45.95 è davanti a Greta Donato (Fiamme Gialle Simoni): 46.24 il crono della figlia di Fabrizio, bronzo olimpico nel triplo, e dell’ex quattrocentista azzurra Patrizia Spuri. Dopo aver migliorato il personale, in batterie differenti, domani torneranno in pista per lo scontro diretto. Tra i cadetti il leader dell’anno Samuel Dunn (Cus Torino) si ferma alla terza barriera per infortunio e allora si candida il veneto Francesco Michieletto (Atl. Due Torri Sporting Noale) che toglie oltre sette decimi al suo primato con 39.46. Quasi un secondo il vantaggio provvisorio su Andrea Accettella (Atl. Roma Acquacetosa, 40.37), in attesa della finale.
È una freccia sugli 80 metri il capolista stagionale Federico Dicati (Fiamme Oro) che in batteria trova una gran partenza e poi pareggia al centesimo il suo primato di 8.95 (-0.4) con cui quest’anno è diventato il quinto cadetto italiano di sempre. Ma lasciano un’ottima impressione anche il laziale Eduardo Longobardi (Fiamme Gialle Simoni), 9.21 (0.0), e il 14enne Daniel Ohua (Cus Bergamo Atletica), 9.25 (-0.1), entrambi al personale. Sotto i dieci secondi per la prima volta in carriera nelle batterie degli 80 metri l’emiliana Beatrice Minotti (Centro Atl. Copparo), che in 9.96 (-0.2) precede la campionessa in carica Ludovica Galuppi (Pol. Olonia, 10.03), e Laura Franceschi (Assindustria Sport Padova), 9.99 (+1.1).
Crescono le cadette sugli 80 ostacoli: la lombarda Celeste Polzonetti (Atl. Desio) si conferma leader dell’anno e scende a 11.71 (-0.1) ma dovrà guardarsi dalla triestina Giovanna Girardi (Fincantieri Wartsila), 11.83 (-0.1). Sarà una finale tutta da seguire, quella dei 100 ostacoli nel pomeriggio. Nel primo turno Tommaso Triolo (Fiamme Oro Padova) firma il personal best di 13.75 (-0.7) con cronometraggio elettrico (quest’anno ha già corso in 13.3 manuale) però incombe Luca Manzoni (Bergamo Stars), allo stagionale di 13.82 (-0.5). E poi c’è un altro veneto, Giovanni Zuccon (Trevisatletica), con 13.94 (-0.3).
MULTIPLE - Dopo il rinvio di un’ora dovuto alla pioggia, spunta il sole e nell’esathlon parte subito forte Nicola Testa (Csi Atl. Provincia di Vicenza) che demolisce il proprio limite sui 100 ostacoli con 13.71 (-0.5) per quasi mezzo secondo di progresso. Si migliorano anche Manaseb Scotto (Atl. Livorno), 14.07 (-0.5) e Andrea Belvisi (Atl. Latina 80), 14.22 (-0.5) come il pugliese Pasquale Di Terlizzi (Allenamenti Molfetta).
RISULTATI/Results - FOTO/Photos - ORARIO - I CAMPIONI ITALIANI 2019 - I RECORD DI CATEGORIA (agg. 22 settembre) - I PRIMI 8 IN GRADUATORIA (agg. 20 settembre)
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