Dicati e Minotti 15enni più veloci d’Italia
03 Ottobre 2020di Luca Cassai
Pomeriggio sprint a Forlì, nei Campionati italiani individuali e per regioni cadetti. Il più veloce sugli 80 metri è il veneto Federico Dicati con 8.92 (-0.2), un crono che vale il terzo risultato under 16 nazionale di ogni epoca. Al femminile titolo per l’emiliana Beatrice Minotti in 10.05 controvento (-1.4), stavolta al successo in pista dopo il terzo posto nel lungo della passata stagione. Nell’alto 2,02 vincente di Mattia Furlani, che quest’anno si è impadronito della migliore prestazione italiana con 2,10. Serve il fotofinish per decretare il campione della gara più lunga, i 2000 metri con il successo del trentino Francesco Ropelato (5:40.93) al quinto titolo della sua giovane carriera dopo tre nella corsa in montagna e uno nel cross, in volata sul laziale Davide De Rosa, secondo con lo stesso crono. È invece la 14enne fiorentina Sonia Tissi (6:35.09) a prendersi il tricolore femminile. Veneto sul gradino più alto del podio nel disco con Andrea Crestani (46,14) che segue l’esempio del fratello Lorenzo, campione l’anno scorso tra gli allievi, e sui 100 ostacoli con Giovanni Zuccon in 13.53 (-0.1). Doppietta del Lazio nella marcia: conquista i 3000 metri Giulia Gabriele (14:37.80 per l’atleta allenata da Lorenzo Dessi, compagno di vita dell’azzurra Antonella Palmisano) e sui 5000 si impone Andrea Di Carlo (23:54.85). Tra le cadette è invece la Lombardia a primeggiare con Celeste Polzonetti negli 80hs in 11.65 (-0.4) e con Melissa Casiraghi (11,80) nel peso vinto al maschile dal siciliano Mirko Campagnolo (15,82). All’ultimo salto la pugliese Yasmine Akakpovi si aggiudica il triplo con 11,67 (-1.0) e nel disco la friulana Annalisa Micco domina con 38,00. Domani la seconda e conclusiva giornata: in palio i 16 restanti titoli individuali e i trofei a squadre, con le classifiche parziali che vedono al comando i cadetti del Veneto e le cadette della Lombardia.
SPRINT - Ancora meglio che in batteria, dove Federico Dicati aveva eguagliato il personale di 8.95. Tre centesimi di progresso in finale: 8.92 (-0.2) e terzo tempo italiano di sempre per un cadetto negli 80 metri, al pari del veronese Giovanni Galbieri versione 2008. Davanti restano soltanto il recordman triestino Enrico Sancin (8.78) e il vicentino Yassin Bandaogo, 8.90 nella scorsa stagione prima del successo tricolore. Resta quindi nella stessa regione il titolo, con il padovano di Anguillara Veneta che nel settore giovanile delle Fiamme Oro è allenato a Monselice da Gianluca Cusin e studia al liceo scientifico sportivo di Rovigo. Al personale anche il romano Eduardo Longobardi (Fiamme Gialle Simoni, 9.24) e l’umbro Jacopo Titta (Educare con il movimento Foligno, 9.34). Molto equilibrata la sfida femminile con la squadra di casa, l’Emilia-Romagna, che esulta per la vittoria di Beatrice Minotti (Centro Atl. Copparo). Alla vigilia c’erano atlete più accreditate, ma dopo aver firmato il crono più veloce del primo turno si conferma in finale: stavolta non scende sotto i dieci secondi, anche per una folata di vento contrario, e si impone con 10.05 (-1.4). Terza un anno fa nel lungo, che rimane la sua specialità preferita, gli 80 metri diventano terreno di conquista per la ferrarese di Ostellato. Seguita a Copparo da Fabrizio Tezzon, ha scoperto l’atletica con le Miniolimpiadi del Reno dopo aver giocato a pallavolo, lo sport di famiglia. Appena due centesimi il vantaggio sulla marchigiana del 2006 Alice Pagliarini (Atl. Avis Fano, 10.07), poi la veneta Laura Franceschi (Assindustria Sport Padova, 10.12), con la campionessa uscente Ludovica Galuppi quinta (Pol. Olonia, 10.17) preceduta anche dalla 14enne trentina Sofia Pizzato (Usd Villazzano, 10.14).
2000 - Che volata nei 2000 metri! Arrivano praticamente insieme sul traguardo Francesco Ropelato (Us Quercia Trentingrana) e Davide De Rosa (Esercito Sport & Giovani): stesso tempo di 5:40.93, ma per questione di millesimi vince il trentino, in gran rimonta dopo l’attacco in progressione dell’avversario. Non solo un testa a testa elettrizzante, perché c’è anche una prestazione cronometrica di assoluto valore per questa categoria, la migliore delle ultime quattro stagioni. E così il 15enne di Spera, in Valsugana, centra il pokerissimo: quinto tricolore da cadetto ma il primo su pista, che si aggiunge ai tre successi in montagna (doppietta individuale oltre alla staffetta dell’anno scorso) e a quello di cross nel 2019. Ha iniziato insieme al gemello Filippo, dopo aver giocato a calcio, ed è allenato da Antonio Purin. Terzo posto a un ragazzo del 2006, il veneto Lorenzo De Fanti (Gs Quantin Alpenplus, 5:41.61). Al femminile in tre allungano nel giro conclusivo ma qui non riesce l’impresa alla campionessa tricolore della montagna Anna Hofer (Sportclub Merano) che all’ultima curva subisce il sorpasso di Sonia Tissi: otto secondi di progresso con 6:35.09 per l’appena 14enne scricciolo della Toscana, cresciuta nello storico impianto dell’Assi Giglio Rosso Firenze con il tecnico Daniele Staderini dopo aver iniziato con una campestre scolastica. Si deve accontentare della seconda posizione l’altoatesina (6:36.97), più staccata l’emiliana Sara Arrigoni (Atl. Parma Sprint, 6:43.01).
SALTI - Con il secondo salto della sua gara Mattia Furlani è già sicuro del successo a 1,91 nell’alto. Poi il figlio d’arte dell’ex azzurro Marcello e della sprinter senegalese Kathy Seck prosegue con un percorso netto fino a 2,02, prima di tre nulli a 2,06. È la conferma del titolo per il 15enne della Studentesca Rieti Milardi, che quest’anno ha realizzato tre migliori prestazioni italiane di categoria: 2,08 e 2,10 nell’alto, ma anche 16.57 sui 150 metri. La seconda piazza si gioca a 1,87 con il marchigiano Riccardo Ricci (Atl. Avis Macerata) a segno al primo tentativo, mentre Filippo Rodeghiero (Assindustria Sport Padova) ci riesce dopo un errore ed è terzo.
Sfida sul filo dei centimetri nel triplo cadette ed è il giorno di Yasmine Akakpovi (Atl. Altamura). All’ultimo ingresso in pedana torna al comando con 11,67 (-1.0) superando la 14enne Giorgia Galiazzo (Atl. Galliera Veneta), stessa provenienza della primatista italiana juniores Veronica Zanon, diventata leader provvisoria con 11,65 (+2.3) nel quarto turno. La pugliese di Polignano a Mare che ha origine africana del Benin da parte del papà, dopo aver praticato basket e danza, si è convinta a passare all’atletica con i primi allenamenti ed è seguita a Pezze di Greco dal tecnico Michele Cuoco. Terza la toscana Clarissa Pacini (Atl. Futura) con un doppio 11,46 (+1.6 e +1.5).
OSTACOLI - Si ribalta il verdetto parziale delle batterie nei 100hs cadetti. A esultare è Giovanni Zuccon in 13.53 (-0.1) per l’orgoglio di un’intera famiglia votata a questo sport: il papà Rolando presidente della Trevisatletica, la mamma Mary Massarin tre volte campionessa italiana assoluta degli ostacoli con undici presenze in azzurro, il fratello Giacomo che nel 2011 era stato terzo nel pentathlon. Studente al liceo scientifico, toglie ben venticinque centesimi al personale con crono elettrico per aggiudicarsi il testa a testa con Luca Manzoni (Bergamo Stars Atletica), sceso a 13.57 per salire un gradino rispetto all’anno scorso, che precede l’altro lombardo Daniele Lanzini (Centro Olimpia Piateda, 13.90) mentre Tommaso Triolo (Fiamme Oro Padova), il più rapido del turno eliminatorio, si sbilancia in finale alla sesta barriera e chiude quarto in 14.00. Confermate invece le gerarchie di partenza negli 80hs femminili con il dominio di Celeste Polzonetti (Atl. Desio), al secondo personale della giornata in 11.65 (-0.4). Allieva di Diego Vismara, arriva dalla ginnastica ritmica la non ancora 15enne brianzola che ha scoperto l’atletica alla Festa dello sport della sua città. La triestina Giovanna Girardi (Fincantieri Wartsila, 11.98) non si fa sfuggire il secondo posto, poi dietro emerge la laziale Elisa Fossatelli (Fiamme Gialle Simoni, 12.31) dalla prima corsia.
DISCO - L’anno scorso è stato il fratello Lorenzo a indossare la maglia tricolore nel disco, ad Agropoli da allievo. Stavolta la gioia del successo tra i cadetti tocca ad Andrea Crestani (Gs Marconi Cassola): subito il personale con 44,54 per incrementare il 44,30 di accredito e quindi un nuovo progresso con la spallata a 46,14. Poi anche altri due lanci oltre i 42 metri per ribadire la supremazia dell’ex calciatore di Cassola, che si è avvicinato all’atletica dopo un infortunio e riceve i consigli del tecnico Piero Bordignon. Si migliorano nettamente anche il lombardo Yuri Licini (Atl. Brusaporto) a 40,23 e il piemontese Massimo Genovese (Safatletica) che con 39,19 difende il terzo posto dall’assalto del figlio d’arte Pietro Dal Soglio (Carabinieri Bologna), 39,17 all’ultimo turno. Al femminile tutti e sei i lanci di Annalisa Micco (Libertas Majano) sono superiori a quelli delle avversarie. In poco più di un anno, dall’esordio in pedana al titolo italiano: prima la ragazza di Sammardenchia di Tarcento si dedicava al crossfit, ma è stato lo zio a convincerla che avrebbe potuto avere soddisfazioni dal disco. A Udine si è affidata a un tecnico esperto come Adriano Coos e quindi condivide gli allenamenti con l’azzurrino Enrico Saccomano, oltre che in parte anche con la pluricampionessa italiana Giada Andreutti. Sul podio anche la 14enne Sofia Tralli (Cus Pavia, 34,20) e Luisa Emovon (Team Atletico-Mercurio Novara), al proprio limite con 32,68.
PESO - Le migliori tre, nel peso cadette, si ritrovano in un fazzoletto di sette centimetri. Ma il lancio iniziale di Melissa Casiraghi (Atl. Concorezzo) con il personale a 11,80 rimane il più lungo per tutta la gara. Si è innamorata dell’atletica guardando le Olimpiadi in tv, dopo un paio di anni di pattinaggio artistico, e adesso la lombarda di Agrate Brianza, seguita a Concorezzo da Marco Contotto, vince il tricolore davanti alla veneta Maya Aurora Maldina (Confindustria Atl. Rovigo, 11,76) e alla friulana Giada Cabai (Atl. Malignani Libertas Udine, 11,73). Tra i cadetti festeggia la Sicilia, presente a Forlì con tre atleti a livello individuale. Alla sesta gara della sua giovanissima carriera, la quarta nel peso e la prima fuori dai confini regionali, Mirko Campagnolo (Atl. Iblea 2012) è campione italiano. Ha iniziato soltanto a metà luglio il ragusano di Acate, allenato da Giuseppe Catarrasi. Soltanto un giorno dopo essersi migliorato, con il 16,10 di venerdì pomeriggio a Siracusa, è volato a Forlì per imporsi con 15,82 e quasi un metro di vantaggio sul veneto Francesco Suppa (Asi Atl. Breganze), 14,85 all’ultimo lancio con cui ha sopravanzato il lombardo Leonardo Selmani (Atl. Bienate Magnago 1980), terzo a 14,59.
MARCIA - Duello appassionante nei 3000 di marcia cadette. Quando comincia il terzo chilometro prende l’iniziativa Giulia Gabriele (Fiamme Gialle Simoni), però resta in scia Elisa Marini (Atl. Avis Macerata) che aveva dettato il ritmo fino a quel momento e che poi tenta il sorpasso sul rettilineo opposto all’arrivo. Ma è immediata la risposta della romana, campionessa italiana in 14:37.80. Dopo diversi anni di ginnastica artistica, è passata all’atletica con le gare scolastiche e quindi alla marcia per farsi seguire dall’ex cinquantista Lorenzo Dessi, marito di Antonella Palmisano: per lui un’altra gioia, nel giorno del rientro agonistico dell’azzurra. La 14enne marchigiana, tuttora capolista stagionale, è seconda in 14:40.17 e anche quest’anno finisce terza l’umbra Francesca Vinti (Atl. Libertas Arcs Perugia, 15:02.24). Al maschile, nei 5000 metri, sosta di mezzo minuto in “penalty zone” per la coppia di testa: dopo il terzo richiamo Omar Moretti (Atl. Livorno) viene fermato a poco più di un giro dal traguardo, poi anche Giuseppe Disabato (Atl. Giovanile Acquaviva) all’imbocco dell’ultimo rettilineo. E allora si invola verso il titolo un altro marciatore laziale: Andrea Di Carlo (Esercito Sport & Giovani), romano di Palestrina, allenato da Teodoro Pucci alla Cecchignola e fratello del saltatore in alto Matteo, più volte finalista alle rassegne tricolori. Il crono vincente è di 23:54.85, per una manciata di secondi davanti al pugliese (23:58.38) e al toscano (24:01.85).
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RISULTATI/Results - FOTO/Photos - ORARIO - I CAMPIONI ITALIANI 2019 - I RECORD DI CATEGORIA (agg. 22 settembre) - I PRIMI 8 IN GRADUATORIA (agg. 20 settembre)
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