Bogliolo c’è: 8.05 nell’esordio di Karlsruhe
29 Gennaio 2021Bel debutto stagionale per Luminosa Bogliolo. A Karlsruhe, in Germania, l’atleta delle Fiamme Oro comincia il 2021 nei 60 ostacoli con un quinto posto internazionale e il tempo di 8.05, in finale, dopo aver corso in 8.09 in batteria, due crono che soddisfano lo standard d’iscrizione per gli Europei indoor di Torun (5-7 marzo) fissato a 8.12. Nella prima tappa del principale circuito mondiale, il World Athletics Indoor Tour Gold, l’azzurra affronta a viso aperto le quotate rivali, molte delle quali la attendono nella rassegna continentale in Polonia tra poco più di un mese, e termina la sua prova a tre centesimi dal primato personale di 8.02 realizzato lo scorso anno sempre a Karlsruhe. Il successo è della finlandese Nooralotta Neziri che in 7.92 centra il record nazionale e beffa la nigeriana quarta a Doha nei 100hs Tobi Amusan (7.94) e la campionessa europea indoor in carica, l’olandese Nadine Visser (7.96). Davanti a Bogliolo anche la bielorussa oro europeo dei 100hs Elvira Herman (7.99), ma l’azzurra tiene a bada altre avversarie di prestigio come la finlandese Reetta Hurske (8.08) e la bielorussa pluricampionessa europea Alina Talay (8.09) oltre alla ventenne francese Cyrena Samba-Mayela (8.31).
“Sono contenta per questo inizio di stagione - commenta a caldo la 25enne ligure - un 8.05 alla prima uscita mi lascia buone sensazioni, soprattutto perché penso di aver fatto bene nell’ultima parte di gara, migliore rispetto ai primi due ostacoli, diversamente dalla batteria nella quale penso di essere partita meglio. Come prima uscita va benissimo e non vedo l’ora di entrare sempre più in gara, già a partire da sabato 6 febbraio a Metz”. Già in batteria, per tutti i cinque ostacoli sul rettilineo tedesco, era stata praticamente appaiata alle più forti, salvo perdere qualcosa negli appoggi finali, chiudendo il primo turno alle spalle della Amusan (8.01), della Herman (8.02) e della Hurske (8.04). I riscontri migliori del round iniziale erano stati quelli della Visser, nell’altra batteria, già sotto gli otto secondi con 7.98, davanti alla Samba-Mayela (8.00), alla Neziri (8.01) e alla Talay (8.02).
Promettente anche l’esordio di Paolo Dal Molin (Fiamme Oro): l’argento europeo del 2013 timbra il quarto posto in finale nei 60hs con 7.65, suo miglior tempo dal 2014, nonostante un’incertezza sul secondo ostacolo, dopo il 7.77 della batteria. Meglio dell’azzurro - che a sua volta si assicura lo standard per Torun indicato in 7.74 - soltanto il francese Wilhem Belocian (7.49), lo statunitense Aaron Mallett (7.59) e l’altro transalpino Aurel Manga (7.64). “In batteria mi sono ‘schiantato’ sul primo ostacolo ma prima della gara c’era un po’ di agitazione perché tornavo a correre indoor dopo tre anni - le parole del 33enne primatista italiano - In finale mi sono svegliato e ho sentito che in effetti le gambe ci sono: ho avuto qualche problemino sui primi due ostacoli, ho temporeggiato un po’, ma poi ho gestito bene e direi che come ripresa non è male”. Era rimasto a casa, invece, Filippo Randazzo (Fiamme Gialle): il saltatore in lungo ha comunicato oggi pomeriggio, tramite il profilo Instagram, la propria positività al Covid.
Tra le star della serata alla Europahalle vola Renaud Lavillenie: il francese ex primatista mondiale dell’asta porta a 5,95 la migliore misura dell’anno del pianeta, in attesa del debutto di Armand Duplantis domenica a Düsseldorf, sempre in Germania. Non tradisce nemmeno la sprinter britannica Dina Asher-Smith, alla migliore prestazione mondiale dell’anno nei 60 metri con 7.08, un’ora dopo il 7.11 della batteria. Alla sfilza di prestazioni da “world lead”, piuttosto naturale per un meeting di inizio stagione, si iscrivono anche la keniana primatista mondiale delle siepi Beatrice Chepkoech, 8:41.98 nei 3000, imitata dal connazionale Bethwell Birgen al maschile (7:34.12), il lunghista cubano Juan Miguel Echevarria (8,18), la portoghese d’origine camerunense Auriol Dongmo nel peso con il record nazionale lusitano di 19,65, il britannico Elliot Giles (1:45.50 negli 800), la tedesca Katharina Trost nei 1500 (4:12.02), nel triplo la cubana Liadagmis Povea con 14,54.
naz.orl.
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