World Relays, 4x100 donne e mista sono d'oro!

02 Maggio 2021

A Chorzow (Polonia) il quartetto del miglio (con Scotti, Trevisan, Mangione e Re, 3:16.60) e quello veloce al femminile (Siragusa, Hooper, Bongiorni e Fontana, 43.79) salgono sul gradino più alto del podio. Seconda la 4x100 uomini (39.21)
Due vittorie, un  secondo, un quarto e un quinto posto. Il bottino azzurro alle World Relays di Chorzow è straordinario, e completa il successo già decretato ieri, in fase di qualificazione, con l'en-plein di ammissioni alle finali (cinque staffette promosse su cinque) e, conseguentemente, sia ai Giochi Olimpici di Tokyo (dove erano tre i pass mancanti), sia ai Mondiali di Eugene 2022. Questa sera, in una sessione di gare condizionata dalla temperatura autunnale (sempre al di sotto dei 10 gradi), finiscono sul gradino più alto del podio i quartetti della 4x400 mista (Edoardo Scotti, Giancarla Trevisan, Alice Mangione, Davide Re), primo in 3:16.60, e quello della 4x100 donne (Irene Siragusa, Gloria Hooper, Anna Bongiorni e Vittoria Fontana), capace di 43.79. Problemi nei cambi minano purtropo il rendimento della staffetta 4x100 uomini (Eseosa Desalu, Marcell Jacobs, Davide Manenti e Filippo Tortu), miglior crono delle qualificazioni ieri, e oggi seconda in 39.21 (dopo le squalifiche di Brasile e Ghana) alle spalle del Sudafrica (38.71). L'analisi delle singole frazioni di corsa evidenzia lo straordinario 8.91 di Jacobs, a precedere i fatali errori nei cambi. Quarta piazza per la 4x400 uomini (Lorenzo Benati, Alessandro Sibilio, Brayan Lopez, e Vladimir Aceti), impreziosita dal 45.38 dell'ultimo frazionista, autore di una notevole rimonta, e quinta per la 4x400 donne (Raphaela Lukudo, Eleonora Marchiando, Petra Nardelli, Ayomide Folorunso).

LA CRONACA DELLE GARE

4x400m uomini - finale -
Una notevole rimonta di Vladimir Aceti nella frazione conclusiva (cronometrata in 45.38) mette l'Italia ai piedi del podio nella staffetta 4x400 maschile che chiude le World Relays di Chorzow. L'azzurro prende il testimone da Brayan Lopez al sesto posto, nettamente staccato dal poker di avversari che sta battagliando per il successo; ma metro dopo metro, il gap si riduce sempre più, e alla fine saranno solo 34 i centesimi di secondo tra l'Italia (3:05.11) e il Botswana, terzo in 3:04.77. Il successo va all'Olanda in 3:03.45, davanti al Giappne (3:04.45).

La sensazione visiva del gran lavoro di Aceti viene confermata dall'analisi dei tempi dei frazionisti: il suo 45.38 è il miglior crono di tutti i finalisti (gli va vicino il 45.47 dell'olandese Van Diepen, e il 45.44 del gisapponese Kabawata); per gli azzurri, 47.07 di Benati, 45.70 di un ottimo Sibilio, e 46.96 di Lopez.

4x400m donne - finale -
Il coraggio delle nuove arrivate Eleonora Marchiando e Petra Nardelli, e la costanza delle veterane Raphalea Lukudo e Ayomide Folorunso, producono un buon quinto posto finale nella prova del miglio al femminile. Ad imporsi è il quartetto di Cuba (3:28.41), incurante del freddo di Chorzow, sulle padrone di casa della Polonia (3:28.81) e sulla Gran Bretagna (3:29.27). L'Italia non è lontanissima (3:32.69: tutti i tempi sono pesantemente condizjonati dalle temperature), e a conti fatti finisce in scia alle olandesi, in campo con il quartetto più titolato. I tempi delle frazioniste italiane: Lukudo 53.94; Marchiando 52.68; Nardelli 52.94; Folorunso 53.13.

4x100m donne - finale -
Ancora una volta le sprinter di casa Italia, quasi mai nei pronostici della vigilia (come a Doha, dove senza clamori entrarono in finale conquistando la qualificazione olimpica) regalano una sopresa. Solo che questa volta la sorpresa è davvero straordinaria, e prende le forme di una clamorosa vittoria nelle World Relays, conquistate da Irene Siragusa, Gloria Hooper, Anna Bongiorni e Vittoria Fontana in 43.79. L'errore nell'ultimo cambio (con il testimone che praticamente si ferma per evitare la squalifica) sottrae all'Olanda una vittoria ormai praticamente già ottenuta, ma questo non sminuisce il valore delle ragazze italiane, perché , in fin dei conti, si tratta della dura legge delle staffette: che toglie (come accaduto qualche istante prima con gli uomini) e poi, talvolta, restituisce. Vittoria Fontana è superlativa (10.47 la sua frazione lanciata) e taglia il traguardo con lo stupore sul volto, prima di sciogliersi in lacrime con le compagne, avvolte nel tricolore. Sul podio Polonia (44.10) e Olanda (stesso tempo). Nota a margine. Il buon lavoro del gruppo veloce è confermato anche dall'esito positivo del cambio operato nel quartetto alla vigilia: l'ingresso della Fontana e lo spostamento in prima della Siragusa non creano difficoltà nel meccanismo dei cambi.



4x100m uomini - finale -
Un contatto maldestro nella fase di cambio tra Marcell Jacobs e Davide Manenti (con quest'ultimo che rischia di cadere), e il successivo cambio con frenata di Filippo Tortu (costretto quindi a ripartire praticamente da fermo) privano l'Italia di un piazzamento in linea con le attese della vigilia. Il crono conclusivo (39.21) risente del doppio problema, anche se poi, le squalifiche di Brasile e Ghana rimettono gli azzurri al secondo posto, alle spalle del Sudafrica, che taglia per primo il traguardo in un 38.71 decisamente alla portata delle frecce tricolori. Il freddo condiziona la corsa, ma Eseosa Desalu e Marcell Jacobs cambiano come da copione; il campione europeo, probabilmente aiutato da un filo d'aria alle spalle, corre in un clamoroso 8.91. Non c'è tempo di gioire, perché succede qualcosa nel cambio: gli azzurri si toccano, Manenti rischia di cadere, si riprende, ma deve inseguire. Il cambio con Tortu, inevitabilmente, ne risente: il milanese si ferma per non uscire dalla zona di cambio, e poi riparte, costretto a gettarsi al'inseguimento. Il quarto posto diventa secondo per le squalifiche del Sudafrica (che aveva concluso in testa) e del Ghana (terzo). Podio completato (dopo le squalifiche) dal Giappone, terzo in 39.42.

4x400m mista - finale -
Si comincia col botto. L'Italia è per la prima volta sul gradino più alto del podio delle World Relays, grazie ad una prova maiuscola di Edoardo Scotti, Giancarla Trevisan, Alice Mangione e Davide Re. E va detto subito che per quello che si era visto ieri nelle batterie, il pronostico è pienamente rispettato, perché il successo del team azzurro, davvero mai in discussione, si era intuito fin dall'esordio in questo mini torneo. Buon avvio di Scotti, con rimonta nei metri finali sul Brasile che consente a Giancarla Trevisan di partire agganciata alla testa della corsa. Sul rettilineo conclusivo, l'italiana produce una rimonta prodigiosa, al punto che Alice Mangione può partire in solitaria, nettamente al comando. La frazione della siciliana (cronometriata in 51.76!) mette di fatto la parola fine alla gara, con Re che riesce ad amministrare il vantaggio e tagliare il traguardo in 3:16.60 (split: 46.29; 52.17; 51.76; 46.38). Non arriva il record italiano (fissato nel primo crono al di sotto dei 3:16.00) ma con queste condizioni atmosferiche difficle attendersi di meglio. Podio completato da Brasile (3:17.54), e Repubblica dominicana (3:17.58). 

m.s.

LE FOTO (di Giancarlo Colombo/FIDAL) - WORLD RELAYS, LE BIO DEI 28 AZZURRI - RISULTATI/ResultsTUTTE LE NOTIZIE -

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Da sinistra, Jacobs e Desalu (Colombo/FIDAL)


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