EuroTeam: le azzurre alla sfida di Chorzow
24 Maggio 2021AGGIORNATO MARTEDÌ 25 MAGGIO ORE 18
Si riparte dal podio sfiorato nel 2019, mezzo punto soltanto dal terzo posto della Francia e un punto e mezzo dal secondo gradino occupato dalla Germania. Due anni fa a Bydgoszcz la migliore edizione azzurra degli Europei a squadre (l’evento che dal 2009 ha raccolto l’eredità della Coppa Europa) e nel weekend si torna in Polonia, stavolta a Chorzow, nello stadio Slaski del recente cinque-su-cinque delle staffette, per compiere un altro passo in avanti, esaltando nuovamente il gioco di squadra e perfezionando i dettagli in vista delle Olimpiadi di Tokyo. Due pomeriggi di gare, sabato e domenica, niente batterie ma soltanto finali dirette, con gli azzurri che puntano in alto nella massima serie della competizione, la Super League, al cospetto dei campioni in carica della Polonia, probabili favoriti per il bis, e di Germania, Francia, Gran Bretagna, Spagna e Portogallo (non l’Ucraina che ha rinunciato). Al femminile l’Italia schiera una vincitrice della scorsa edizione come Luminosa Bogliolo, a segno due anni fa nei 100 ostacoli, già 12.84 in stagione. Dopo il record italiano di 4,70 può volare nell’asta Roberta Bruni, mentre cerca il decollo Alessia Trost, fin qui 1,88 nell’alto. Il lungo è invece affidato alla finalista continentale indoor Laura Strati. Nello sprint, il gruppo-staffetta comprende tutte le vincitrici delle World Relays con la 4x100, tra cui Gloria Hooper scesa sabato scorso a 11.24 nei 100 metri (quarta italiana di sempre). Nel mezzofondo fari su Nadia Battocletti appena piombata a 15:16.70 nei 5000 metri e su Gaia Sabbatini quinta all’esordio in Diamond League nei 1500 a Gateshead dopo il PB di 4:08.14 a Ostrava. Nei lanci, 55esima presenza azzurra per Chiara Rosa (peso), Sara Fantini nel martello.
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SPRINT - Ricordi freschissimi, e magici: lo storico primo posto alle World Relays con la 4x100, nello stesso impianto polacco all’inizio di maggio. Una gioia da ripetere per il gruppo delle velociste azzurre, pronte a catapultarsi di nuovo in Slesia e accumulare punti pesanti per il team.
Da Gloria Hooper (Carabinieri) ad Anna Bongiorni (Carabinieri, 11.31 sabato scorso), da Vittoria Fontana (Carabinieri) a Irene Siragusa (Esercito), da Dalia Kaddari (Fiamme Oro) a Chiara Melon (Atl. Brescia 1950 Metallurgica San Marco), tutte vogliono farsi trasportare dalla scia di buonumore che dura dai Mondiali di Doha e far bene nei 100, nei 200 e con la 4x100. Il panorama delle avversarie propone soprattutto la tedesca Lisa Mayer e la britannica Imani Lansiquot nei 100, Beth Dobbin (GB) e Rebekka Haase (Germania) nei 200, le britanniche con la baby Amy Hunt in staffetta. Quattrocento metri per Alice Mangione (Esercito) che di staffetta ne ha vinta un’altra, la 4x400 mista, e si presenta nel giro di pista dopo i progressi di Savona (52.54): iscritta la francese Floria Guei. E la 4x400 femminile che può contare anche su Raphaela Lukudo (Esercito), Eleonora Marchiando (Atl. Sandro Calvesi), Petra Nardelli (Suedtirol Team Club) e Virginia Troiani (Cus Pro Patria Milano) va in pista per dare fastidio alle più forti: in pole c’è la Polonia di Justyna Swiety-Ersetic.
MEZZOFONDO - Come cresce Nadia Battocletti! Venti secondi di scossone al personale sui 5000 metri ad Andujar per avvicinare lo standard olimpico (15:10) e sognare in grande. A Chorzow, in una gara senza stelle, la ventunenne trentina delle Fiamme Azzurre si affaccia con il primo accredito: occasione da non perdere. Apprezzabili anche i progressi di Gaia Sabbatini (Fiamme Azzurre) nei 1500 metri, a viso aperto contro le big mondiali e d’Europa tra Ostrava e Gateshead, uno spirito che se confermato agli Eurosquadre può portare molto avanti, in un parterre guidato dall’esperta polacca Angelika Cichocka. L’altra mezzofondista delle Fiamme Azzurre Elena Bellò trova negli 800 metri la spagnola Esther Guerrero e la britannica Adelle Tracey. Per Martina Merlo (Aeronautica) nelle siepi due rivali da sub-9:30 come la spagnola Irene Sanchez-Escribano e la tedesca Elena Burkard, prima esperienza con la maglia della Nazionale assoluta per Micol Majori (Pro Sesto Atl.) nei 3000 metri.
OSTACOLI - L’ultima volta, Luminosa Bogliolo è finita davanti a tutte. Obiettivo back-to-back, per la 25enne ligure delle Fiamme Oro, già brillante con 12.84 nel debutto di Savona a sei centesimi dal personale nei 100hs (e otto dal record italiano) e terza in Diamond League a Gateshead contro una bufera di vento (13.45/-3.9).
Nella corsa al bis, deve guardarsi in particolare dalla francese Laura Valette che ha appena pareggiato il personale con 12.87 e dalla polacca Pia Skrzyszowska, quinta agli Euroindoor di Torun nei 60hs, proprio davanti alla Bogliolo (sesta). Nel giro di pista con ostacoli è convocata Linda Olivieri (Fiamme Oro), 56.48 a Ostrava, e qui la qualità è garantita dalla britannica Jessie Knight che in Repubblica Ceca è scesa a 54.74.
SALTI - Quota 4,80 - l’ha detto lei - non è più un mondo parallelo. Non esistono limiti per Roberta Bruni (Carabinieri), galvanizzata dalla tripla scalata a 4,60, 4,62 e 4,70 nel giro di nove giorni, seconda misura europea stagionale e primato italiano superato di dieci centimetri. In Slesia non gareggia la Grecia, di conseguenza non c’è la leader continentale Stefanidi e quindi è l’azzurra la donna da battere. Nell’alto, gli EuroTeam possono dare gli stimoli giusti ad Alessia Trost (Fiamme Gialle), 1,94 in inverno a due centimetri dal minimo a cinque cerchi, 1,88 in primavera, per due volte, compreso domenica scorsa a Gateshead (quinta) dove però si è imbattuta condizioni meteo proibitive. Con l’assenza del’ucraina Iryna Gerashchenko, resta un nome forte nel cast: la polacca padrona di casa Kamila Licwinko. Tocca a Laura Strati (Atl. Vicentina) nel salto in lungo, senza l’ucraina campionessa europea indoor e argento mondiale di Doha Maryna Bekh-Romanchuk: per la vicentina un buon debutto da 6,52 a Savona. “Garona” nel triplo: l’azzurra Dariya Derkach (Aeronautica), alle porte dei quattordici metri in stagione (13,90 sabato scorso a Rieti) deve fronteggiare l’intero podio degli Euroindoor di Torun, dalla portoghese medaglia d’oro Patricia Mamona, all’argento Ana Peleteiro (Spagna) al bronzo Neele Eckhardt (Germania).
LANCI - Oltre i settanta metri, questo è l’orizzonte del martello di Sara Fantini (Carabinieri), già fiondata a 70,21 quest’anno e opposta alla francese Alexandra Tavernier e alla polacca Malwina Kopron, a segno in Coppa Europa a Spalato. Tutta l’esperienza di Chiara Rosa (Fiamme Azzurre) sia in pedana nel peso, sia fuori dal campo per motivare i compagni, dall’alto dei suoi 54 caps azzurri: nella sua specialità spicca la portoghese Auriol Dongmo, oro agli Euroindoor di Torun. Disco per Stefania Strumillo (Fiamme Azzurre) e anche in questo caso la favorita è una lusitana (Liliana Cá), giavellotto per Zahra Bani (Fiamme Azzurre), 57,15 in Coppa Europa, stavolta in gara con la tedesca campionessa d’Europa Christin Hussong.
naz.orl.
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