Il saluto di Sergio a Gianni

Al mio caro amico Gianni

Ieri pomeriggio  ti ho chiamato al telefono per sapere come stavi, invece è arrivata la triste notizia che avevi appena cessato di vivere. Quando mi sono ripreso dalla infausta notizia, credevo fosse uno scherzo, purtroppo ho dovuto ricredermi alla terribile notizia.

 Caro Gianni come potrò dimenticare la oltre cinquantennale attività trascorsa insieme nel portare avanti la nostra opera al servizio delle società, degli atleti, dei giudici di gara, delle istituzioni ?

Mentre scrivo queste righe i miei occhi non resistono alle lacrime e alla rabbia nel pensare che non sei più con noi nel portare avanti le problematiche che  la nostra atletica ogni tanto ci riserva.

Come potrò dimenticare la tua burbera espressione buona, sempre disponibile con tutti al punto che eri diventato insostituibile, trasmettevi a tutti noi l’entusiasmo anche nei momenti in cui la nostra atletica registrava difficoltà ?

Come potrò dimenticare la preparazione e la competenza che avevi sui programmi delle gare, negli orari, nel settore informatico, eri il nostro professore dei regolamenti delle norme Statutarie, per queste tue doti hai ricevuto le prestigiose onorificenze da parte del CONI e della stessa FIDAL.

Con te, caro Gianni, è andato via anche un pezzo dell’Atletica Leggera Sarda, di questa nostra atletica che avrebbe bisogno non di uno, ma dieci, cento Gianni Piseddu.

Caro amico mio, non ti dimenticherò mai, porterò gelosamente il tuo ricordo nei campi e nelle piste dove tu sei stato protagonista indiscusso.

Sergio